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giovedì 19 novembre 2015

Hawthorne e Heathcliff by R.K. Ryals: recensione I più attesi

Care Crazy,
oggi con piacere, vi parlo di Hawthorne & Heathcliff, il nuovo New Adult della scrittrice americana R.K. Ryals, per la sezione de I più attesi. Hawthorne & Heathcliff è uscito negli States all’inizio di Agosto. Ad attirare la mia attenzione su questo libro , come potete immaginare, è il titolo, infatti ero curiosissima di capire il motivo per cui l’autrice avesse usato questi due nomi così importanti nella letteratura mondiale. E tra un po’ cercherò di svelarvi il perché….

Titolo: Hawthorne & Heatchcliff
Autore: R.K. Ryals
Serie: No serie
Editore: Autopubblicato
Data: 31 luglio 2015
Genere: New adult
Categoria: First love - High school
Narrazione: #1 persona
Finale: No Cliffhanger
Coppia: Macy, adolescente insicura - Max Vincent, adolescente tenace


Due nomi che non ci appartengono. E due scarpe che invece si.  Intensa e introspettiva, la diciassettenne Hawthorne Macy sa tutto sull'essere abbandonati. Lei conosce il forte dolore dell' essere lasciati dalle persone che dovrebbero amarla di più: i suoi genitori. Cresciuta dal premuroso zio in una vecchia piantagione, Hawthorne vive la sua vita ai margini della sua piccola città del sud. Fino a quando non incontra la sua scarpa.L'ultimo anno, l'ultima ora d’inglese, e un paio di scarpe da tennis che sono posate accanto alle sue in fondo alla stanza gettano Hawthorne all'interno del mondo che aveva imparato a tenere fuori. Il suo nome è Max Vincent, ma nella sua mente, lui è Heathcliff. Il bel ragazzo diciottenne che si nasconde dietrole scarpe coinvolgerà  Hawthorne in un'avventura passionale e indimenticabile alla scoperta di sé in un momento in cui l'amore sembra impossibile. Le scarpe possono dire molto di una persona. Il viaggio che intraprendono possono dire molto su quelli che le posseggono.



Cosa succede se nell’ultimo anno del liceo, durante l’ultima ora di inglese della giornata, due paia di scarpe si incontrano?
Hawthorne, la chiameremo così come la chiama lo zio - e non con il suo vero nome -  è una ragazza di diciassette anni, che quando ne aveva sei è stata abbandonata dai suoi genitori. Ad accogliere la bimba, ci pensa il suo zio Gregor, che la porta con sé in una piantagione nel sud degli Stati uniti. Durante tutta l’infanzia e in parte dell’adolescenza, Hawthorne cresce con suo zio, in questa piccola città, e con lui non ha problemi a rapportarsi o parlare onestamente e esprimere i propri sentimenti. Peccato però che questo non accada anche con i compagni di scuola. Infatti, Hawthorne decisamente non è popolare e fa di tutto per rimanere in disparte. Cerca di tenere tutti lontani, per paura di essere abbandonata di nuovo. Fino a che non incontra un paio di scarpe da ginnastica che appartengono al ragazzo seduto accanto a lei, durante l’ora di inglese che chiude le lezioni della giornata. Lui è Max Vincent. Ma per Hawthorne, per tutto il romanzo sarà Heathcliff. Perché? Beh è l’ora di inglese, no?
E Cime Tempestose è uno dei classici della letteratura inglese e poi perché, secondo Hawthorne, lui nasconde molto di più di quello che lascia trasparire alle persone, proprio come l’Heathcliff di Cime Tempestose. Heathcliff saprà vedere le sue sofferenze dovute al passato, saprà capirle e in qualche modo curarle, cercando in tutti i modi di non arrendersi e non permettere a Hawthorne a sua volta di arrendersi e continuare a fuggire. Quando Max deciderà di accompagnarla a casa, inizierà a dare una voce a quelle scarpe che per tanto tempo Hawthorne ha guardato di nascosto, immaginando i mille posti in cui avevano portato quel bel ragazzo.
Non che lei cambi totalmente e all’improvviso, anzi, ma inizia ad aprirsi al mondo, alle relazioni, all’amicizia, al mettersi in gioco e in discussione e decide di tenere davvero finalmente davvero a qualcuno, nonostante la sua paura di essere abbandonata. La storia è molto particolare, in quanto il libro copre ben  otto anni della vita e della storia tra Hawthorne e Heathcliff, dalla fine del liceo fino all’inseguimento dei loro sogni: Hawthorne che vuole diventare una chef e Heathcliff che vuole scoprire ed esplorare il mondo. Conosceremo insieme le scelte e gli eventi  che porteranno i due ragazzi ad allontanarsi fisicamente per ben cinque anni , ma a rimanere vicini con il cuore, fare nuove conoscenze, nuove amicizie, cambiare prospettive e punti di vista. Non voglio darvi altri dettagli sulla trama, che è abbastanza da scoprire. Una cosa che mi è molto piaciuta è tutta la simbologia nascosta che è presente nel libro, che leggendo ti fa pensare automaticamente a qualcosa di più profondo e personale. I sentimenti  e le emozioni al suo interno possono essere paragonati ad una tempesta, che a sua volta è associata al titolo di un libro e alla sua protagonista. Anche l’importanza che l’autrice riserva alle scarpe è importante: le intende come il mezzo con cui una persona può decidere se andare in un posto in cui dovrebbe andare oppure in un posto che dovrebbe evitare, un po’ come se, in fondo, fossero il mezzo per decidere tra bene e male. Questo non è un romanzo che parla dell’amore tra due adolescenti.
E’ un romanzo che è al limite tra il Young Adult e il New Adult, proprio perché racchiude diverse fasi della vita dei ragazzi. Racconta l’amore sotto diversi punti di vista,  racconta l’amore di uno zio che è diventato un padre, di una ragazza abbandonata che si apre al mondo e ritrova l’affetto di un genitore in uno zio, l’amore tra due ragazzi così diversi tra loro ma che in fondo sono molto simili e che intrecciano i loro percorsi.  Racconta i cambiamenti che inevitabilmente la vita ti mette davanti e che non puoi non accettare.  In conclusione, consiglio davvero la lettura di questo New/Young Adult, che per quanto mi riguarda è davvero ben fatto, sia dal punto di vista della trama, sia della scrittura. L’unica pecca forse, è che alla fine non tutte le risposte sono state date, e risulta difficile capire alcuni cambiamenti e alcune scelte, per una chiusura del romanzo  un po’ frettolosa.  E poi non siete curiose di sapere il motivo per cui lo zio Greg la chiama Hawthorne?.... correte a leggere. 

Alla prossima, baci, Vitalba!

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