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mercoledì 3 febbraio 2016

Malerva di Festa Enza, recensione

Buon giorno care crazy per i libri (e non solo),
oggi vi parlo di un libro che si chiama Malerva di Enza Emira Festa, edito da Piemme il 19 gennaio scorso. Vi devo confesssare che mi aspettavo una classica e semplice storia d’amore ed invece mi sono trovata tra le mani un libro forte, profondo, che fa riflettere e pensare! Non vedo l’ora di farvi leggere nello specifico di cosa si tratta….

Titolo: Malerva
Autore: Enza Emira Festa
Serie: No serie
Editore: Piemme
Data: 19  gennaio 2016
Genere:  narrativa contemporanea
Categoria: odio/amore
Narrazione: #1 persona
Finale: No cliffhanger
Coppia: Imma, quattordicenne arrivista e fredda - Pepè, laureando potente e senza scrupoli


Imma vive a Napoli, in uno di quei quartieri tutti casermoni scrostati e rifiuti, dove la Camorra fa paura ma è anche un'aspirazione sociale. La sua vita è come quella di tante ragazze: scuola (poca), famiglia (complessa), amici (e nemici)... Finché un giorno, sulla via di casa, non viene notata dal fratello maggiore di un suo compagno, che oltre a essere più grande e bellissimo, è anche il figlio maggiore del boss della zona. Inaspettatamente inizia il corteggiamento, e dopo qualche tempo Imma diventa la sua fidanzata ufficiale. Le tocca crescere rapidamente, acquisendo una serie di privilegi ma anche di doveri. Così, quando il padre di Imma viene catturato durante una retata e comincia a parlare, lei non ha dubbi: rinnega la famiglia di origine e si rifugia a casa del boss. Ma ogni favola ha un prezzo…


Come vi dicevo, all’inizio sono rimasta scossa dal libro che ho letto. Il motivo è molto semplice: mi aspettavo una storia d’amore piena di romanticismo e progetti ed invece ci si trova a vivere le emozioni aride di Imma, una bambina di quattordici anni, che pur di arrivare ai “piani alti” come dice lei, rinnega il padre e non versa nemmeno una lacrima in pubblico per il fratello.
Tutto inizia con il racconto di ciò che prova Imma: lei è stanca di non essere nessuno, si vergogna di avere una famiglia povera e odia il suo mondo. Non vede i sacrifici della madre per arrivare a fine mese, chiama "fesso" il padre che invece prende sempre le sue difese e si arrabbia sempre con il fratello Gennaro perchè studia e si ribella alla situazione in cui vivono.
Imma è sempre alla ricerca di un’occasione per scappare dalla sua realtà che tanto l’opprime ma, a differenza del fratello, lei non vuole fuggire e salvare la famiglia, lei vuole diventare potente e ricca, non guardando in faccia a nessuno.
L’occasione perfetta le si para davanti su una BMW nuova e luccicante... Il ragazzo al volante si chiama Pepè ed è bello quanto pericoloso; è il figlio maggiore del Clan camorristico più potente e più crudele della città.
Pepè si sta laureando in legge e gestisce un traffico di droga: essendo il figlio maggiore si interessa anche a tutti gli altri traffici illeciti del padre.
Il ragazzo da un passaggio ad Imma ad un concerto e nell’immediato secondo in cui i due si vedono si innamorano: così inizia anche l’ascesa di Imma.
La ragazzina inizia a fuggire di nascosto e a firmare giustificazioni per saltare la scuola per stare con l’amato, a scuola finalmente viene rispettata perchè tutti sanno con chi va in giro.
In pochissimo tempo Imma si ritrova “adottata” dalla famiglia di lui, che la porta ai piani alti di un palazzo maestoso della zona più bella della città, le da vitto e alloggio con tanto di abiti firmati e cabina armadio... tutte cose che Imma nemmeno si sognava nel buco di appartamento in cui viveva con i genitori!
La giovane è al settimo cielo perchè è ricca, invidiata dalle amiche e innamorata di un uomo potente!
E’ letteralmente accecata da tanta opulenza che finge di non vedere la realtà dei fatti: Pepè è ricco perchè traffica droga, esseri umani e fa lo strozzino.
Ad Imma non interessa minimamente e con la suocera inizia questo “addestramento” per essere una donna crudele nella vita ma serva del marito.
Ecco... Imma è esattamente l’opposto delle eroine dei libri, che salvano il mondo con la forza dell’amore, lei rinnega il padre in difficoltà e procede con la propria vita anche dopo ciò che accade al fratello.


Gennaro, il fratello, è l’unico che si ribella, che alza la voce e che si sfoga contro il sistema. Detesta la scelta fatta da Imma e sogna di scappare al nord per liberare la famiglia dal clan mafioso in cui sono stati accolti (i genitori di Imma “vendono” la figlia volentieri, senza ribellarsi, per la ricchezza consegnata dalla famiglia di Pepè).
Il fratello è davvero la parte principale del libro, colui che ragiona razionalmente, che non si lascia comprare e che lascia un vuoto in chi legge che fa riflettere, fa ragionare e pure arrabbiare.
Tramite un diario lui scrive tutta la verità e chi legge si  trova a lottare silenziosamente con lui.
Il libro si divora, è scritto bene e la lettura è fluida pagina dopo pagina, fino all’ultima che si chiude con un colpo di scena che lascia presagire un seguito.

Baci, Giulia







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