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sabato 21 settembre 2013

Recensione de "La Sposa del Guerriero" di J. Ravera


Buongiorno carissime Crazy,
come d’abitudine il sabato vi proponiamo un racconto dallo store de La Mela Avvelenata.
Per questa occasione ho scelto il racconto di Jessica Ravera “La Sposa del Guerriero”, prima parte di una trilogia di genere storico/erotico.



Titolo: La Sposa del Guerriero

Autrice: Jessica Ravera

Casa Editrice: la Mela Avvelenata BookPress

Collana: Nodo alla Gola

Data pubblicazione: 2013

Genere: Romance storico



 “A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere”
F.Scott Fitzgerald, Tender is the Night

Nell’antica Britannia, terra di gente devota alla loro religione, Freya, la figlia del nobile governatore di un piccolo villaggio, vive libera e serena. Cresciuta con i maschi, ha trascorso la sua infanzia correndo e giocando con loro fra i boschi, senza alcuna idea di quali siano i doveri e le occupazioni di una ragazza in età da marito. Ha già dalla vita quanto le basta per essere felice.Un giorno, suo fratello e il suo migliore amico devono lasciare il villaggio: un esercito invasore sta mettendo a repentaglio la sicurezza del regno. Gran parte dei giovani uomini devono essere addestrati alle armi per fronteggiare un eventuale attacco futuro, e Freya è disperata: entrambi i ragazzi non sono in grado di combattere e lei teme per la loro sorte.Ma non è l’evento più tragico: la sua famiglia riceve la visita di una ricca signora e del suo seguito da una lontana contea, alla ricerca di una nobile sposa per il figlio guerriero della loro padrona, in modo da sancire l’unità dei due regni.Nonostante il giovane sia molto attraente e dai modi gentili, Freya non lo tollera in quanto guerriero. Lei detesta tutto ciò che ha a che fare con la guerra, perché la associa alla perdita dei suoi cari e a questo matrimonio imposto, impossibile da accettare. Ogni notte, si rifiuta categoricamente di adempire ai suoi doveri di moglie.
Nonostante la brevità del racconto che di solito mi crea disturbo perché, come ho sottolineato più volte, non mi permette di contestualizzare al meglio la trama e la caratterizzazione dei personaggi, devo ammettere che questa storia mi ha sorpreso piacevolmente. Ho apprezzato innanzitutto la scelta di ambientare il racconto in un contesto storico non usuale e tradizionale. Di solito, quando si fa riferimento al romance storico, ci si immagina un’ambientazione regency o vittoriana, ne “La Sposa del Guerriero” invece ci ritroviamo nell’antica Britannia tra il 615 e il 619 D.C, un periodo storico molto antecedente alla nascita della Gran Bretagna in cui piccoli regni si scontravano tra loro in sanguinose battaglie per imporre il rispettivo predominio sull’isola.
In questo scenario prende forma la storia di Freya, una giovane donna, primogenita di una stirpe nobile ormai decaduta, dotata di una straordinaria bellezza e dal carattere vivace ed indipendente. Cresciuta libera e felice, trascorrendo le sue giornate insieme al fratello Camden e Cedric, il figlio di un cantastorie, ad un certo punto della sua adolescenza, Freya viene venduta come moglie a Feran, un principe invasore, mentre i suoi compagni d’avventure vengono arruolati per essere addestrati come guerrieri per le imminenti battaglie contro il nemico. Questo evento pone fine alla spensierata giovinezza di Freya che, per tre stagioni, viene educata meticolosamente alla futura vita matrimoniale.
Feran, il suo sposo, è un principe guerriero, sempre impegnato in lunghissime campagne militari di conseguenza, il matrimonio, celebrato in tutta fretta, non ha nemmeno il tempo di essere consumato e Freya si ritrova da sola, in un freddo castello, lontanissima da casa sua e con la mente ed il cuore tenacemente attaccati al passato e al ricordo di suo fratello e del suo amico di gioventù. Contrariamente a quanto si potrebbe supporre tuttavia non sarà la protagonista femminile a sottomettersi alla crudeltà del suo bruto oppressore ma, con un innovativo stravolgimento dei ruoli, si assiste ad uno scontro di volontà tra un principe affabile e generoso ed una donna che si dimostra invece viziata e astiosa.
Decisamente, ne “La Sposa del Guerriero” si prova un moto di tenerezza ed un’immediata empatia nei confronti di Feran, un uomo, segnato dalle barbarie della guerra e che, nonostante il matrimonio combinato, si sforza in ogni modo di compiacere la sua giovane sposa sillabando pochissime parole ma esprimendosi nella concretezza dei suoi gesti.

Freya viceversa, appare fredda e distaccata, ancorata al suo passato, ai candidi e felici ricordi della sua infanzia non concedendosi mai la possibilità di scoprire suo marito. E’ pervasa da un’insaziabile e meschino spirito di vendetta per quell’uomo che le ha strappato via ciò che di più caro possedeva. Tuttavia, alcuni scambi di battute sul finale lasciano sperare che, nel prosieguo della storia, ci possa essere un’evoluzione in chiave romantica del suo personaggio.
Oltre allo stravolgimento dei ruoli classici, c’è un altro aspetto che ho apprezzato molto in questo racconto, ovvero il frequente ricorso ai time lapse nel corso della narrazione. La storia non si sviluppa secondo un andamento lineare ma ripetutamente vengono proposti degli scorci sul passato di Freya o precisazioni di carattere storico confluendo al racconto un ritmo incalzante ed un guizzo di originalità.
Ciò che invece mi ha lasciata decisamente perplessa è che “La Sposa del Guerriero” viene proposto come Romance storico/erotico benché, almeno in questa prima parte della trilogia, di erotico non ci sia nemmeno la più esigua traccia, nemmeno un vago accenno… Non resta che attendere il seguito per scoprire se a questa storia originale ed intrigante si aggiungerà anche un pizzico di pepe…

Un abbraccio, Lavinia

Giudizio:
Bello
Freddo








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