martedì 18 febbraio 2014

“Quello che voglio da te” di Beth Kery: Recensione


Buon giorno bimbe, 
il libro di cui vi parlo oggi è Quello che voglio da te di Beth Kery. Si tratta del terzo capitolo della serie “Because you’re mine”, il seguito diretto di “Quello che mi lega a te”, insomma torniamo a seguire le vicende di Ian Noble e Francesca Arno, dopo aver assistito alla nascita e allo sviluppo dell’amore tra Lucien Lenault ed Elise Martin in “Quello che mi piace di te”. È questo il capitolo conclusivo di questa serie, che tra luci e ombre avete comunque dato segno di apprezzare.


Serie “Because you’re mine”

1. Quello che mi lega a te, Because you’re mine -  2 Gennaio 2013

2. Quello che mi piace di te, When I’m with you - 11 Giugno 2013

3. Quello che voglio da te, Because we belong - 11 Febbraio 2014

4. Since I saw you 

Autore: Beth Kery

Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Erotic romance
 

 ATTENZIONE: sembrava che questa serie si concludesse con questo terzo capitolo invece, come potete noatre dalla scheda sopra, Beth Kery ha deciso di regalarci un altra parte della storia e ci racconta le vicende amorose di due personaggi secondari. Si tratta della sua assistente personale Lin e del suo appena ritrovato fratellastro Kam, che ha bisogno di essere "addomesticato"... uscirà in Maggio e si chiamerà "Since I saw You" chissà se arriverà anche da noi.... speriamo, Kam mi è piaciuto come personaggio e l'efficientissima Lin si merita una sua ribalta.
 




Alla fine del secondo libro (qui recensione) della serie (che seppur incentrato sulle vicende di Lucien e Elise ci fa intravvedere sullo sfondo anche un po’ di Ian e Francesca), ad Ian Noble, giovane e rampante imprenditore di Chicago di origine inglese, viene rivelato un segreto che gli sconvolge completamente la vita, il suo amico Lucien è suo fratello naturale, hanno cioè lo stesso padre. Ian scopre che questo padre, morto da poco in un ospedale psichiatrico giudiziario, era uno stupratore seriale che aveva violentato sua madre mettendola incinta. Come se non bastasse sua madre, ricoverata da molti anni in una struttura e gravemente malata di schizofrenia, muore.
 Questo manda completamente in tilt Ian che scompare per sei mesi lasciando Francesca, la sua fidanzata, senza una spiegazione e nella disperazione più totale. Dopo un prologo, in cui assistiamo al profondo rapporto che Ian e Francesca hanno subito prima delle shockanti rivelazioni che li allontaneranno, la narrazione riprende sei mesi dopo e troviamo Francesca distrutta che si lecca le ferite in un angolo in silenzio. Non riesce a darsi una spiegazione, Ian l’ha abbandonata a se stessa senza più darle notizie di se, ma nonostante questo non riesce a dimenticarlo, non riesce ad uscire da questo angolo buio. Ha preferito tagliare completamente i ponti con tutto quello che gli ricordava Ian, tanto che ha deciso di non partecipare neanche al matrimonio di Elise e Lucien, ma il destino vuole altrimenti e a seguito di un importante affare che coinvolge la Noble Enterprises, proprio Lucien va da lei e la invita a presiedere il ristretto gruppo dirigente che Ian ha lasciato a capo della sua azienda e di cui fa parte anche lei.
Rientrare nel mondo che era stato suo e di Ian, tornare nel suo attico, dormire di nuovo nel suo letto, fa riaffiorare dolorosi ricordi in Francesca, che però sembra determinata a farsi valere e a fare del suo meglio per il bene della Noble. Accanto a lei, oltre a Lucien ci sono i nonni di Ian, nobili inglesi, e suo cugino Gerard, che si mostra interessato a lei. Francesca accetta l’invito dei signori Noble di recarsi presso la loro villa in Inghilterra a passare le vacanze di Natale, ma poco prima di partire subisce quello che sembra un maldestro tentativo di rapimento. Dopo pochi giorni di soggiorno a Belford, nella villa di famiglia, improvvisamente ricompare Ian, e Francesca rimane sconcertata. Non sa cosa fare, la rabbia e la sensazione di tradimento per il suo abbandono sono fortissime, ma sono altrettanto forti il desiderio che la lega a lui e la consapevolezza che solo lui riesce a placarle l’anima. Il fatto è che Ian e Francesca sono due pezzi della stessa calamita che la vicinanza inevitabilmente riunisce e salda insieme di nuovo. Ma ci sono ancora misteri da risolvere prima del loro dovuto happy ending. Perché Ian è sparito? Cosa sta cercando e perché è tornato proprio adesso? Perché Gerard, che sembrava essere tanto unito al cugino, prima tenta di sedurre Francesca e poi appena può insinua nelle menti degli altri il dubbio che Ian possa essere affetto dalla stessa malattia della madre? Perché hanno tentato di rapire Francesca e chi vuole farle del male? Direi che ce n’è abbastanza per stuzzicarvi l’appetito, non vi racconterò altro della storia, ve la dovrete leggere da voi. Carissime bimbe, in questo terzo libro, finalmente, assistiamo al riscatto del personaggio di Ian, che vi confesso nel primo libro (qui recensione) non mi era affatto piaciuto. Troppo freddo, distaccato, troppo dominatore, troppo tutto. L’uomo che non si poteva permettere di innamorarsi di Francesca! Puah!
Con la conclusione della storia si capisce decisamente meglio chi è Ian e perché è così. E ne vedremo anche il lato insicuro, tenero e disperato. Alla fine vedremo l’uomo dietro la maschera fredda del manager, e vedremo un bell’uomo, non solo fisicamente (quello lo sapevamo già), ma ne vedremo la purezza, le paure e il lato dolce, anche se rimane pur sempre un dominatore, in particolare in camera da letto e in fondo va bene così perché è quello che vuole Francesca. Ecco, Francesca, lei ha fatto un altro bel percorso dal primo libro al terzo. Insicuro e candido “brutto anatroccolo” trasformato in cigno da una Madre Natura generosa, come Cappuccetto rosso sul suo cammino ha incontrato un gran bel lupo, che le ha fatto conoscere la bellezza del lato oscuro e a lei è piaciuto così tanto che adesso che il lupo se n’è andato lei non riesce più a stare bene. Ma l’esperienza l’ha fortificata e quando Ian ricompare, tanto improvvisamente quanto era sparito, saprà fargli capire che non è una preda scontata, che dovrà riconquistarla. E una volta che ciò sarà avvenuto avrà la forza e la “luce” necessarie per aiutare il suo uomo ad uscire dalle tenebre in cui è caduto.Insomma questo terzo libro per me è il migliore della serie, forse perché chiude tutti i cerchi, fa arrivare in fondo tutti i percorsi, spiega ogni cosa che era rimasta sospesa.
Ha anche una bella sottotrama gialla, per quanto comunque non ci sia necessità di scoprire un colpevole che è subito palese e la parte erotica, seppur molto, molto hot come sempre accade nei libri della Kery, è meno brutale che nel primo libro, stemperata dal sentimento e i comportamenti dei due protagonisti sono via via più comprensibili. Insomma, alla fine della lettura le sensazioni sono buone, lo stile di scrittura della Kery è fluido e accurato, usa un bel dirty talking che però è ben contestualizzato, utilizzato nei momenti giusti e ben dosato. Se avete letto i precedenti capitoli dovete assolutamente leggere anche questo libro, se invece non li avete ancora letti, adesso che la storia di Ian e Francesca è completa, mi sento di consigliarla, ma va letta tutta di seguito, altrimenti l’amarezza e il cattivo sapore che ti rimane in bocca dopo aver letto i primi due libri non ti va più via.

A presto e buona lettura, Zia D. 


Bello

Erotico
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7 commenti:

  1. Concordo decisamente con la tua recensione. Più che 1 libro + 1 seguito (il secondo lo considero solo in funzione della storia di Ian e Francesca, perchè il resto non mi gusta), io vedo la vicenda come una storia unica, parte prima e seconda, incapaci di avere un senso se lette separatamente, come tu giustamente affermi. La Kery a me piace quando usa misura in quello che racconta, perchè tende a scrivere scene forti, anche molto, mantenendo un registro freddo che non mi emoziona. Se ci inserisce più sentimento scatta in me la scintilla e la trovo coinvolgente, come in questo libro. Mi è piaciuto quasi tutto: come ha fatto evolvere i personaggi, i loro patemi e le loro riconciliazioni, così sofferte, fino alla scoperta finale che ciascuno dei due trova se stesso nell'altro. Facevo a meno della parte gialla che, mi sembra, non ha aggiunto nulla alla storia. Decisamente promossa dopo l'esame di riparazione. Rileggerò il tutto, sicuramente, e la biblioteca rimarrà a bocca asciutta. Brekke

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    1. Sono lieta che la pensiamo allo stesso modo, cara Brekke. Hai visto? Avremo un libro su Kam e Lin... Io sono contenta, questo nuovo personaggio mi ha intrigato e Lin si merita un po' di luce anche lei. A presto
      Zia D.

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  2. Avevo letto il primo libro, ma nn mi aveva entusiasmata piu' di tanto, l'ho riletto ultimamente in previsione dell''uscita di quello che voglio da te e devo dire che mi sono ricreduta..Il personaggio di Ian mi e' piaciuto ed in quest'ultimo libro devo dire che l'ho apprezzato ancora di piu'... Il secondo, quello che parla di Lucien sinceramente non mi ha trasmesso niente, e credo che anche se collegato ad Ian e Francesca si possa evitare di leggerlo...

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Si, Letizia, leggendo tutta la storia si apprezzano di più i personaggi le me. Un bacio.
      Zia D.

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  3. ok, ho letto i primi due, il primo mi è piaciucchiato il secondo ho molto molto faticato a finirlo e mi ero detta che non avrei letto il terzo, ma dopo questo forse ci ripenso. Forse perchè oltretutto è anche costoso e non va mai in promozione e il secondo proprio non mi è piaciuto. D'altronde Ian e Francesca mi erano piaciuti, quindi oddio dubbio!

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