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martedì 4 marzo 2014

Rischio Letale di Pamela Clare, recensione

Buongiorno ragazze,
oggi vi parlo di Rischio letale di Pamela Clare, uscito il 30 Gennaio per la Leggereditore. Mi scuso se il mio parere arriva con tanto ritardo ma ne scoprirete il perché!

 
Serie I-Team
1. Rischio letale - Extreme exposure, 30 gennaio- ebook, 13 Febbraio-cartaceo.
1.5 Heaven can't wait
2. Hard Evidence
3. Unlawful contact
4. Naked Edge
5. Breaking point
5.5 Skin deep
5.9 First strike
6. Striking distance
Autore: Pamela Clare
Editore: Leggereditore
Genere: romantic suspense




Probabilmente molte non saranno d'accordo con me nel mio giudizio su questo libro, ma può capitare del resto. Grazie alla Leggereditore attualmente è ritornato in auge il genere romantic suspanse e tra i titoli proposti insieme a Maya Banks e Susanne Brockmann, c'è anche "Rischio Letale" di Pamela Clare, che inaugura la serie I-team.
Adesso mi chiedo: ma sono io ad essere sfortunata visto che ogni volta che decido di tuffarmi in un genere mai letto becco sempre il titolo più scricchiolante? Bah, non so rispondervi!
So solo che sono una lettrice esigente e che "Rischio Letale" è stato un libro debole. La lettura comincia bene, anche con una certa vena di ironia che si fa apprezzare e un protagonista maschile davvero avvenente, che sfodera il suo fascino sin dalle prime pagine. Lo smalto iniziale però va perdendosi quando la storia si concentra su Kara, la sua vita sentimentale e le difficoltà nel conciliare il ruolo di madre con quello di reporter… sicuramente problemi reali ed effettivi ma trattati in modo, devo dire, del tutto banale e che a volte cede nel melenso in modo gratuito (capita spesso, quando ci sono bambini piccoli in un romance, che ogni scena si traduca in un commovente momento di unione familiare che fa venire il voltastomaco - almeno a me capita spesso!). Tra l'altro queste continue scene che dipingevano la delusione del bambino mi davano una sensazione di de-javù che non riuscivo ad identificare, finché per caso non mi è capitato di rivedere il film "Erin Brockovic"… a questo punto le analogie con la trama -  tra figli abbandonati, indagini improrogabili su disastri ambientali ed eroine del ventesimo secolo- sono talmente tante ed evidenti che non c'è bisogno di elencarle. Si procede comunque abbastanza spedite nella lettura, perché la Clare ha uno stile di scrittura impeccabile, e grazie anche al racconto dal punto di vista alternato la narrazione acquista una certa scioltezza.
 Ci godiamo dunque l'evoluzione di una storia d'amore che però mi è sembrato vivesse solo il dolcissimo senatore, che si trova sempre a forzare e convincere una Kara restia a concedere alcuna possibilità ad alcun tipo di relazione dalla prima alla 450esima pagina su 500, dove la nostra protagonista, che per tutto il libro ha affermato di non volere e non aver bisogno di un'uomo nella sua vita rivolge al senatore testuali parole "Ti amo (…) ma voglio un marito". Potete immaginare il mio sconcerto. Non fraintendetemi, Kara è un personaggio ben costruito e ben approfondito e i difetti che non mi hanno apprezzare questa lettura non sono riconducibili ad una carenza della tecnica della scrittrice: sono stati proprio il modo di fare della protagonista e il tipo di storia in cui è stato inserito che non mi sono andati giù. La storia d'amore mi ha coinvolto nel primo quarto del libro poi ha perso verve, fondamentalmente perché poggiata sulle spalle del protagonista maschile. Parliamo dunque dell'affascinante senatore Sheridan: avvenente, spiritoso e peccaminoso all'inizio, con delle punte di dolcezza e premura graditissime che mi hanno fatta sciogliere.
Purtroppo però anche lui viene trascinato dalla china discendente di questo romanzo ed a un certo punto, dal week-end nella baita in poi, si è trasformato in una specie di incrocio tra Ken di Barbie e MacGyver! Insomma ha costruito una baita perfettamente arredata, con tronchi di pino sin dalle fondamenta, anzi ha pure disboscato la zona della montagna dove si doveva erigere la baita e con i rami dei tronchi infine ha costruito il mobilio con le su mani! Senza contare che riesce a salvarsi, rigorosamente solo, da un tentativo di omicidio a sessanta metri di altezza e che corre a salvare Kara in ostaggio di un gruppo di uomini armati, di nuovo solo e pure disarmato. Per concludere, e questo è stato il colpo di grazia che ha ucciso per me la credibilità del personaggio, fa nascere sua figlia in casa, con le sue nude mani.
 Ho capito che ci piacciono gli uomini forti, che sappiano proteggerci e prendere in mano ogni situazione ma non bisogna mai perdere di vista completamente la credibilità, altrimenti ci si trova a leggere una pantomima. Fondamentalmente tutte queste carenze sarebbero state attenuate se l'intero romanzo fosse stato svolto in modo più stringato: per la storia che si prefigge di raccontare, il libro è troppo lungo e soprattutto nella prima metà ci sono circa un centinaio di pagine superflue, dato che non aggiungo niente allo sviluppo emotivo dei personaggi o all'indagine della stessa Kara. Un romanzo ben scritto, la cui lettura rimane un piacevole svago con i suoi difetti; sottolineo che questi ultimi possono dare fastidio o meno alla lettrice a seconda dei gusti personali ma certo, se la banalità vi irrita come irrita me, magari scegliete un'altra lettura.

Un abbraccio Simona



Sicuramente da leggere



Più che sexy



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Materiale grafico a cura di Crazy for Romance







9 commenti:

  1. L'ho letto prima della tua recensione ed effettivamente l'ho trovato carino ma non indimenticabile... effettivamente c'era quel qualcosa che stonava... ora so cosa! La poca credibilitá! Mi hai fatto morire dal ridere con l'incrocio Ken-McGyver...però devo dire che ci sta tutto!!! Complimenti... recensione calzante come sempre.

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  2. continuate a leggere le vostre cagate che di libri belli non ne capite niente

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    1. Nonostante il linguaggio offensivo non cancellerò il tuo commento perchè ritengo che descriva perfettamente la tua educazione e la tua signorilità: vergognati. Visto che siamo in un mondo libero però io continuerò a leggere i miei bei libri ma non permetterti mai più di rimettere piede su questo blog, perchè qui questo tipo di linguaggio non è tollerato. se si deve fare una critica (sempre ben accette) la si fa a viso aperto, firmandosi, come dal resto io firmo le mie recensioni. E' facile insultare dietro un account anonimo eh?
      Simona

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Se a me una cosa non interessa non la vado neanche a guardare, non la prendo proprio in considerazione... non la lodo ma soprattutto neanche la critico...(com'e' stato detto usando il termine cagata) non me la cago proprio...

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    1. Sei un tesoro Letizia, è sempre un piacere leggere i tuoi commenti!
      PS. Buon Compleanno!! <3

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  5. Il problema è che non voleva essere una critica, ma un insulto perchè non abbiamo tutti gli stessi gusti. Ma dico io, a chi importa cosa pensa e cosa legge una persona che ha dimostrato di essere ignorante? Io leggo molto e solo alcuni generi mi piacciono, ma non per questo giudico male chi li legge. E poi io mi firmo, metto il mio nome sotto quello che dico. Questa è semplice educazione, forse i libri che leggiamo un pò la insegnano...

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  6. A me il libro non e' dispiaciuto affatto e mi ha "attizzato" molto il bel senatore.

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    1. Infatti all'inizio il senatore è molto hot, anche con un pizzico di ironia che non guastava, come ho scritto in recensione: è stata la seconda metà del libro che per me ha tolto credibilità a tutto il resto. È chiaro che sono impressioni personali, anche se è una sensazione che non ho avuto solo io... Sicuramente i prossimi saranno ancora migliori
      Simona

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