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domenica 11 maggio 2014

Bruciare di Fleur Du Mar, recensione.

Dolce Crazy buongiorno,
vi parlo oggi della mia ultima opera self published che ho letto: Bruciare di Fleur Du Mar. Il libro, autopubblicato il 14 aprile, ha attirato subito l’attenzione di molte lettrici che curiose come me si sono avventurate in questa lettura che già dalla trama lasciava presagire grandi tormenti…





Titolo: Bruciare

Autore: Fleur Du Mar

Data: 14 aprile 2014

Editore: Self Published

Genere: Contemporary romance





Ethan, Lydie, James e Judith: quattro individui completamente diversi tra loro, quattro vite che portano dietro di loro passati ingombranti, pregiudizi da sfatare, paure da vincere. Quattro persone che loro malgrado s’incontreranno, si scontreranno, si ameranno e forse, alla fine, troveranno un compromesso agli strani casi della vita. Perché la vita può giocare brutti scherzi, può far avverare desideri che pensavi di volere e che poi scopri di non volere più, può costringerti a fare scelte che normalmente non avresti mai fatto. La vita è un gioco e in questo gioco talvolta si può rimanere scottati. I due protagonisti principali della storia sono Lydie, una giovane traduttrice di romanzi ed il suo vicino di casa Ethan, un ragazzo difficile, costretto agli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di droga. I due, travolti da una passione che va oltre la loro volontà, si troveranno a dover rivedere la loro vita, il loro passato, le loro relazioni con gli altri personaggi, nel momento in cui Lydie scopre di aspettare un bambino, la cui paternità potrebbe essere attribuita al fidanzato ufficiale, James, con il quale convive da due anni, o l’amante Ethan, col quale ha un rapporto burrascoso e violento. A travolgere completamente i personaggi, sovvertendo l’ordine delle cose e mischiando ancor più le carte, sarà una scoperta ancor più dolorosa da parte di Lydie. Il Caso imprevedibile spingerà tutti i personaggi a mutare a loro volta, investendo perennemente nei sentimenti che il tempo ha rafforzato.

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo..
J. Prèvert

Bruciare? A mio parere è il libro che si può facilmente amare follemente o odiare del tutto. È il contrasto di una amore passionale, inizialmente violento e burrascoso e di un amore dolce, consolatore e porto sicuro. Io personalmente di "Bruciare" ho amato la parte che forse molte lettrici hanno odiato ovvero la prima metà del libro  e viceversa non amato molto la seconda.
Sulle prime l’autrice ci fa conoscere  tre dei quattro protagonisti del libro ovvero James -fidanzato modello, consigliere perfetto e pilastro saldo a cui potersi sempre appoggiare- Lydie, fidanzata in crisi, che ha appena scoperto di essere incinta e che non fa che chiedersi se il figlio che porta in grembo sia del fidanzato o del suo dirimpettaio di pianerottolo Ethan con il quale ha instaurato una relazione-non relazione incentrata sul sesso sterile e violento soprattutto verbalmente, e infine per terzo appunto Ethan, pregiudicato agli arresti domiciliari. Quest’ultimo personaggio per me è stata la croce e la delizia del libro, la chiave vincente che ha sostenuto da solo tutta la narrazione, nonostante i suoi modi spesso -soprattutto all’inizio- riprovevoli. Ethan è il protagonista che ti inorridisce per il suo modo violento e alquanto volgare con cui aggredisce ogni volta la povera Lydie e ti spiazza e ti lascia senza parole quando per trasmettere tutto il suo amore, per l’incapacità di comunicare i suoi sentimenti più intimi, si  affida alla declamazioni di versi famosi che fanno breccia dentro al cuore…

 Ha mai amato il suo cuore finora?..
Se dice si, occhi miei, sbugiardatelo,
perch’io non ho mai visto
vera beltà prima di questa notte. 
W. Shakespeare - Romeo e Giulietta

Quando ho iniziato la lettura di Bruciare ho pensato subito di trovarmi di fronte al mio prossimo libro indimenticabile, gli ingredienti c’erano tutti: primo fra tutti l’originalità e una capacità narrativa indiscussa di cui va dato merito a Barbara Barone, il bastardo di turno che avrebbe avuto la sua metamorfosi, tormenti e difficoltà legate ad un amore impossibile e infine quella dose di tragicità degli eventi che mi facevano presagire un finale al cardiopalma e carico di phatos..  Bene dopo tutto queste premesse ecco che tutto va però a scemare lasciando me lettrice con un pugno di mosche in mano e con la lacrima inespressa e mai più riuscita a scendere. Infatti dopo una buona parte del libro che mi ha tenuta avvinghiata alle pagine l’autrice ha pensato di deviare l’attenzione su una seconda coppia e appesantire la storia con incisi e particolari che non hanno fatto scorrere più facilmente la lettura.
 La storia secondaria che si va sviluppando fra James e Judith sposta il centro focale del romanzo facendo perdere interesse nella lettura. Questa nuova relazione, per quanto finalizzata a permettere la conclusione programmata, non ha aggiunto alcun tipo di emozioni al romanzo, facendo inoltre perdere il momento magico e anche quello doloroso che stavano vivendo i due veri protagonisti della storia, ovvero Lydie e Ethan, momenti salienti in cui i sentimenti dovevano divampare e sommergere il lettore: ma purtroppo è pervenuto tutto sbiadito e incolore. Fermo restando che se non ci fosse Ethan il romanzo perderebbe di qualsiasi interesse perché è l’unico personaggio veramente approfondito, sviluppato e che da emozioni, siano esse buone o cattive, ho molto apprezzato anche il coraggio dimostrato da Lydie quando si è trattato di fare la sua scelta, il suo modo di dimostrare il suo amore e la sua dedizione nel superare il dolore e continuare a godersi la vita. E oggi nel giorno della festa della mamma non può che andare il mio pensiero a tutte queste mamme coraggiose. Al contrario, invece, mi sono risultati del tutto non pervenuti James e Judith, cosa che ahimè ha pesato parecchio sulla riuscita del libro per quanto mi riguarda.  Con quanto detto, e nonostante i miei piccoli appunti, considero comunque che sia un libro da valutare personalmente, una volta assodato che l’autrice abbia una buona qualità narrativa, molto ricca e corretta, e che la storia abbia ottimi requisiti di partenza, tutto il resto sarà dato dalla vostra sensibilità personale verso alcune tematiche, comportamenti dei personaggi e dinamiche del romanzo, quindi care crazy vi consiglio di leggerlo e poi di farmi sapere il vostro parere spassionato..

A prestissimo, Alessandra. 








5 commenti:

  1. Ho letto questo libro, carica di aspettativa ma la lettura mi ha delusa...è inutile che ci giri intorno, delusione è quello che ho provato quando ho girato l'ultima pagina.
    La prima parte del libro mi ha rapita: bella trama, bei personaggi e bellissime e forti emozioni. Ma da un certo momento in poi...dal momento in cui il libro avrebbe dovuto affrontare il tema più forte....tutto è diventato debole, freddo e prolisso.
    Immaginavo di emozionarmi, vibrare, disperarmi e piangere e invece...ho provato poco e niente.
    Forse sono io che non sono riuscita ad entrare nell'atmosfera del libro, forse non era il momento giusto per leggerlo...non saprei, quello che so per certo è che alcuni passaggi avrei voluto fossero approfonditi dalla scrittrice e non semplicemente accennati, lasciando il lavoro di fantasia in mano al lettore.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Ciao Ilde, scusa ma leggo solo ora il tuo commento, che immagino sia anche quello che ho visto in amazon sempre di una tale Ilde. Ti spiego il mio punto di vista, anche se mi rendo conto che ognuno, leggendo un testo, provi emozioni differenti ed abbia aspettative diverse. Io non volevo scrivere un romanzo strappalacrime, sarebbe stato semplice e per chi come me ha visto morire molte persone, alcune giovanissime, non mi andava. Non era quello il messaggio che a mio modo volevo far passare. Da giovane (ahimè non lo sono più tanto) ho perso una persona cara e ho trascorso anni difficili. Ho voluto esprimere a modo mio ciò che ho imparato negli anni. La morte ed il dolore devono spingerci ad apprezzare di più la vita, anche scendendo a compromessi. Mi spiace se non sono riuscita ad emozionarti. Con affetto Barbara
      P.S. Scusate devo aver fatto del casino perché mi si era cancellata la risposta :-)

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  2. Anche a me la prima parte e' piaciuta, quella centrale in cui si parla della storia di James e Judith sinceramente mi ha un po' annoiata, ma devo dire che l'ultima parte mi ha emozionata...certo nn da farmi venire le convulsione come mi e' successo con IO PRIMA DI TE ma qualche lacrimuccia mi e' scesa, specialmente alla fine...

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