Quello che c'è tra noi di Huntley Fitzpatrick, recensione.

Buona sera amiche,

oggi vi parlo di Quello che c'è tra noi di Huntley Fitzpatrick, un titolo pubblicato lo scorso 17 giugno da De Agostini, ma che se avete perso vale la pena recuperare. Sono lieta di presentarvi la dolcissima storia di Samantha e Jason...

Titolo: Quello che c'è tra noi

Autore: Huntley Fitzpatrick

Casa Editrice:  De Agostini

Pubblicazione: 17 Giugno 2014

Genere: New Adult

I Garrett sono l'esatto contrario dei Reed. Chiassosi, incasinati, espansivi. E non c'è giorno che, a insaputa di sua madre, Samantha Reed non passi a spiarli dal tetto di casa sua, desiderando essere come loro... finché, in una calda sera d'estate, Jason Garrett scavalca la recinzione che separa le due proprietà e si arrampica sul pergolato per raggiungerla. Da quel momento tutto cambia e, prima ancora di rendersene conto, Sam inizia a trascorrere ogni momento libero con il paziente e dolce Jase, a cui piace fare tutto quello "che richiede tempo e attenzione", come dedicarsi agli animali, riparare oggetti rotti e soprattutto... provare a far breccia nel cuore della sua diffidente vicina. Perché non c'è nulla di più appagante che riuscire a strappare un sorriso alla ragazza della porta accanto.

Rileggendo la trama ufficiale mi rendo conto che la colpa del pregiudizio iniziale su questo New Adult è solo mia e della mia disattenzione! Stavo infatti letteralmente evitando la storia  perché avevo capito che fosse una specie di rivisitazione di “Romeo e Giulietta”, due innamorati provenienti da famiglie nemiche che devono superare tanti ostacoli per coronare il loro sogno d’amore  bla bla bla ( chissà come mai). Quindi devo ringraziare pubblicamente Ale che ha insistito affinché iniziassi questo romanzo ,perché devo ammettere che sono rimasta piacevolmente deliziata da un racconto così bello. Ma partiamo dall’inizio. Come avrete ormai presunto tra i Garrett e i Reed non c’è chissà quale odio  profondo e atavico. Sono solo due famiglie vicine di casa  che non hanno rapporti tra loro perché non hanno nulla in comune. Una benestante e l’altra modesta e come succede quasi sempre, quella facoltosa non vuole mescolarsi con “gli inferiori”.  I Garrett sono un nucleo di 10 persone ( 8 figli), rumorose, chiassose e confusionarie, che vivono in una casa piena di caos ma anche di affetto e allegria. I genitori sono persone semplici, quasi umili,  alla mano ma che hanno ben saldi i valori in cui credono  e che vogliono tramandare ai loro figli. La famiglia Reed invece è composta solo da tre persone, Grace  e le sue due figlie adolescenti. Essendo stata abbandonata dal marito mentre era in attesa  della secondogenita, la signora Reed ha dovuto occuparsi da sola di tutto senza l’aiuto di nessuno e si è rinchiusa nel suo mondo fatto di regole, ordine , responsabilità e organizzazione.
E’ riuscita a farcela egregiamente ed ora è una donna importante, impegnata politicamente nella città in cui vivono, ma fondamentalmente sola e frustrata. Nonostante una situazione economica molto buona, le due figlie sono cresciute con  la severità e la fermezza  tipica del genitore solo e ferito  e  mentre la maggiore prova a ribellarsi a questi schemi opprimenti, la 17enne  Samantha si piega  allo stile di vita impostole  e finisce per cedere a qualsiasi pressione della madre fin quasi ad annullare se stessa. Un esempio di queste regole è ovviamente non fraternizzare con i vicini di casa, troppo inferiori a loro! Questo però non  impedisce alla ragazzina, di spiare dal terrazzino nascosto sul tetto, fin da bambina, l’allegra combriccola e immaginare un mondo diverso da quello in cui vive dove le regole sono diverse e la rigidità non esiste. Per dieci anni quindi i Reed e i Garrett si sono ignorati cortesemente fino a quando una sera, il giovane e bellissimo, Jase Garrett si accorge che Samantha li sta spiando dal balcone e salito sul tetto  si presenta.  L’attrazione tra loro è subito molto forte cosicché iniziano a passare sempre più tempo insieme, di nascosto dalla madre di lei che non approverebbe una simile amicizia, anche se presa dalla sua campagna elettorale e da un nuovo amore più giovane di lei, non si accorge di nulla. Samantha così  viene a contatto per la prima volta con una famiglia di estrazione sociale diversa dalla sua e rimane irrimediabilmente risucchiata in nel mondo di Jase pieno di allegria,caos , amore, ma anche responsabilità e sacrificio. Affascinata da tutto ciò e sempre più infatuata dal ragazzo dolce e premuroso , Sam scopre cosa significa la parola amore, ma scoprirà molto presto anche che il mondo in cui è cresciuta è in realtà pieno di persone subdole e corrotte capaci di compiere qualsiasi misfatto per ottenere i propri scopi  a discapito di innocenti.  Infine di fronte alla difficilissima scelta di poter salvare la carriera di sua madre o fare la cosa giusta,come le è stato sempre insegnato in merito ad un fatto gravissimo a cui ha assistito, Samantha si troverà confusa  e indecisa e rischierà di perdere il rispetto e l’amore di Jase.

Questo a grandi linee è (senza spoilerare troppo) la trama del libro. Quello che ancora non ho detto è che i personaggi sono  ben delineati, psicologicamente e caratterialmente, tutti, a partire dai protagonisti,  Sam e Jese (belli, dolci, innamorati, teneri, ma con una grande forza di volontà e onestà), ma anche quelli di contorno ( i fratelli e sorelle Garrett, la sorella di Sam, Tracy, Nan, la migliore amica e suo fratello Tim , la madre Grace) e questa cosa mi ha fatto venire voglia di leggere ancora le loro vicende, anche se non so se il libro avrà un seguito. La cosa che mi è veramente piaciuta è il fatto che l’autrice abbia voluto fare una netta divisione tra ricchezza  e “normalità”, in cui ricchezza(anche se non sempre) è sinonimo di corruzione e bassezza morale mentre la “normalità” è impregnata di buoni valori e sentimenti e per questo esaltata e trionfante. Ovviamente non è sempre così ma concediamo al libro il privilegio della generalizzazione perché mi piace pensare che almeno in per una volta, la giustizia abbia ben distribuito i propri doni!

A livello stilistico il romanzo si legge che è una meraviglia. La scrittura, fluida e scorrevole non ti fa nemmeno rendere conto di essere alla fine, nonostante una lunghezza di tutto rispetto. E quello che viene scritto, il modo con cui è fatto, è estremamente interessante. Non  ho trovato un solo punto noioso o ripetitivo,  tutto è concatenato perfettamente al fine dell’evoluzione della trama con un risultato di grande merito. Quello che mi è piaciuto particolarmente del libro è che nonostante non ci siano scene esplicitamente sessuali, l’autrice ha saputo rendere emozionanti le scene più prettamente “carnali” .  Dal finale potrei dire che il romanzo è autoconclusivo anche se ci sarebbe spazio (e spero vivamente di si) per  il proseguimento delle vicende sia dei due protagonisti che degli altri personaggi.

un bacio, Jean

Bello

assente