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venerdì 18 luglio 2014

Sei il mio buio. Sei la mia luce di J. A. Redmerski, recensione

Buongiorno Crazy,
oggi sono qui per parlarvi di Sei il mio buio. Sei la mia luce, nuovo titolo di J. A. Redmerski, autrice che abbiamo imparato a conoscere grazie a Il confine di un attimo (qui recensione) e Il confine dell’eternità (qui recensione), tradotti per noi dalla Fabbri Editori.



Titolo: Sei il mio buio Sei la mia luce , Song of the Fireflies

Autore: J.A. Redmerski

Data: 14 Luglio 2014

Casa Editrice: Fabbri

Genere: New Adult





Si può amare tanto da sentirsi mancare il fiato? Tanto da perdersi, da piangere, da urlare? Si può amare troppo? Elias e Bray sono fatti l’uno per l’altra, da sempre. Sono le metà perfette di una meravigliosa unità. Il loro amore è sbocciato una calda sera d’estate, quando erano solo due bambini, in un prato illuminato da centinaia di lucciole. Crescendo, però, la paura di soccombere a un rapporto così intenso, così esclusivo da essere quasi insopportabile, li ha allontanati l’uno dall’altra. Finché Bray non si rende conto che Elias è l’unico legame vero della sua vita, l’unica persona che può salvarla dagli abissi in cui sta per sprofondare, e decide di tornare. Di tornare da lui che, nonostante tutto, non l’ha mai dimenticata. Le cose sono finalmente perfette e la passione che hanno cercato di soffocare in tutti i modi può finalmente vivere di nuovo... Almeno fino a quando una notte fatale non cambia tutto. Bray commette un terribile errore dalle conseguenze drammatiche: potrebbe essere accusata della morte di una ragazza. Il sogno d’amore di Bray ed Elias rischia di andare in frantumi, e i due ragazzi decidono di fuggire. Insieme. Inizia così un’avventura on the road in cui il rischio di perdersi – tra alcool, droghe e incontri sbagliati – è forse più grande del pericolo da cui stanno scappando. Sono due anime in fuga. Dal passato, da se stessi, dal destino. L’unico rifugio è il loro amore, quell’amore oscuro che li può salvare o perdere.

Avendo amato profondamente “Il confine di un attimo”, un po’ meno “Il confine dell’eternità”, devo ammettere di essermi avvicinata a questo terzo capitolo della serie con scetticismo. È come se il primo romanzo avesse tracciato una linea impossibile da superare, o quantomeno da eguagliare.
Non che le vicende di Elias e Bray siano meno interessanti, ma in questo caso è valso il detto “il primo amore non si scorda mai”. Procediamo per gradi.

I genitori di Elias sono separati e in genere il bambino trascorre con il padre le sue vacanze. Ma quell’estate di 17 anni fa, il destino ha voluto mettersi in mezzo. Elias si innamora a prima vista di Bray, la bambina “nuova”, esuberante ed estroversa. Come ogni amore infantile, inizia con scherzi e prese in giro, ma presto il loro rapporto diventa sempre più profondo e non potranno più fare a meno l’uno dell’altra. Bray però è molto diversa da Elias. Dietro la sua facciata da ribelle cela un universo di buio dal quale sembra non riuscirà mai a scappare e che le impedisce di creare qualsiasi tipo di rapporto con le persone che la circondano. Il disturbo bipolare del quale soffre, nascosto a tutti come qualcosa di cui vergognarsi da dei genitori che non hanno saputo amarla, la porta spesso a superare i suoi limiti, a cacciarsi nei guai e a rifugiarsi nell’autolesionismo. Elias vorrebbe qualcosa di più da quell’amicizia dai contorni sempre più indefiniti: il suo amore per Bray è profondo e totalizzante e spera che un giorno lei possa rendersi conto di quanto sia importante per lui. Ci vorranno 4 anni di lontananza, sofferenza e demoni interiori per mettere Bray davanti all’impossibilità di rinunciare al suo amore per Elias, ma questa volta il destino non sarà così benevolo e li costringerà presto a fuggire non solo dalle conseguenze dei propri gesti, ma anche da se stessi. 
Ed è qui che torna la tematica del viaggio dalla quale la Redmerski sembra proprio non riuscire a staccarsi: il viaggio on the road di Bray ed Elias. Un viaggio sinonimo di ricerca interiore, in cui ogni chilometro percorso porterà Bray a mettersi a nudo e a rivelare tutti i segreti che fino ad allora aveva tenuto nascosti all’unica persona che l’abbia mai amata, per paura che potesse allontanarsi come tutti gli altri. Un viaggio durante il quale incroceranno il loro cammino con le persone più disparate, spesso sbagliate, e che man mano diventerà sempre più un incubo dal quale non potranno scappare a lungo. È verso la fine che la situazione si fa davvero intensa, soffocante, ed esplode con la potenza di una granata. La profondità dei sentimenti dei protagonisti e il loro amore disperato ti coinvolgono tanto da chiederti “si può amare troppo? Si può amare a tal punto da morire per qualcuno?”.
La strada per raggiungere la luce in fondo al tunnel è lunga e dolorosa, e il lieto fine si farà desiderare fino all’ultima pagina.
Alla luce di quello che avete letto finora vi chiederete cosa penso di questo libro. In realtà non ne sono sicura e probabilmente la votazione finale lascerà un po’ perplessi anche voi. Immagino vi starete chiedendo cosa non mi convinca e la risposta è che non c’è una spiegazione razionale. Non dico che le vicende che portano al finale rocambolesco di questa storia non mi abbiano colpita, ma “a pelle” non è uno di quei racconti che mi hanno fatto sospirare. Elias è il classico ragazzo innamorato la cui devozione per la donna che ama è commovente ed è il pilastro della narrazione, ma in generale mi è risultato difficile entrare in empatia con il vissuto dei personaggi, se non verso la conclusione.

Se “Il confine di un attimo” mi ha emozionata dall’inizio alla fine, “Sei il mio buio. Sei la mia luce” si avvicina più a “Il confine dell’eternità”: un bel libro, sicuramente ben scritto, ma non indimenticabile. Nonostante tutti questi sentimenti contrastanti, sicuramente vale la pena di leggerlo anche solo per il finale.

Un bacio, Francesca

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Davvero bello


Più che sexy


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3 commenti:

  1. Ho appena finito di leggerlo e confermo il fatto che il primo amore non si scorda mai. Ben scritto ma a tratti noioso. Nulla a che vedere con il confine in un attimo che mi ha letteralmente rubato il cuore evidenziando le scene con brani musicali

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    Risposte
    1. Sono perfettamente d'accordo con Monica. A tratti era noioso! Comunque ho apprezzato il finale, anche se facilmente intuibile!

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  2. Non mi ha preso particolarmente, ma non posso dire che non mi e' piaciuto. Se già conoscete la scrittrice, se avete amato la storia di Camryn e Andrew in "Il confine di un Attimo" , allora credo che dovreste leggerlo!!

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