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lunedì 22 dicembre 2014

Per sempre tu di Veronica S., recensione

Buona sera Crazy,
oggi vi parlo di Per sempre tu di Veronica S., libro d'esordio di questa autrice che ha auto pubblicato su amazon lo scorso 15 dicembre. Quello che vivrete leggendo questo libro saranno pure emozioni... ma andiamo per gradi e venite a conoscere la toccante storia di Ely...Andrew e Jason.


Titolo: Per sempre tu

Autrice: Veronica S

Editore: Self Publishing

Data di uscita: 15 dicembre 2014

Genere: New Adult





Elizabeth vive immersa fra i suoi pensieri e ancora non sa che il destino, ha deciso di fare la sua mossa e giocare le sue carte. Una ragazza e due fratelli…
Un’amicizia che profuma d’amore e un incontro che stravolgerà per sempre la sua vita.
Tra baci, sospiri, incomprensioni e dolore, Elizabeth imparerà che la vita non guarda in faccia nessuno, che l’amore è una ruota che gira e non sempre la direzione che prende è quella che ti aspetti. Una storia  d’amore, una storia di amicizie, una storia dove il destino sarà il protagonista indiscusso e l’amore cercherà il suo lieto fine.



Questo libro è ciò che definirei “emotivo”. Tutta la storia è un viavai di emozioni, le emozioni di Ely: una ragazza molto semplice, sensibile ma anche molto diretta. Nella vita di Ely potrebbe mancare tutto e lei continuerebbe ad essere felice: ha la sua amica del cuore Zoe, che con i suoi abbracci riesce a darle tutto il suo sostegno e a placare qualsiasi tempesta emotiva; e poi c’è il suo miglior amico Andrew, un splendido ragazzo che riesce a farla stare in pace con il mondo. Non le mancherà nulla fino a quando Zoe ed Andrew continueranno a starle accanto.
Andrew è un ragazzo dolce e premuroso, e stravede per Ely. Il loro è un legame talmente intimo che i loro occhi riescono ad avere conversazioni private, non servono parole. Basta uno sguardo, un piccolo gesto e si sono già detti tutto. L’equilibrio, però, viene spezzato dall’arrivo di Jason, il fratello maggiore di Andrew. Jason tanto attraente quanto antipatico, malizioso e donnaiolo. Il primo incontro con Ely è carico di elettricità. Ma non posso anticiparvi nulla di più sulla storia. E dato che, come ho già detto, questo è un libro emotivo, mi limiterò ad esporvi le mie emozioni.

Se dovessi riassumere il libro in poche espressioni, queste sarebbero “Ohh” (sospiro con dolcezza), “nooo”(sospiro angosciato), “no, ti prego” (non c’è ossigeno per respirare o sospirare, quindi un sospiro dolorosissimo), “sigh-sigh-sigh”( a questo punto della lettura avevo un dolore al petto che ho dovuto calmare con una pausa, e non ero neanche a metà libro), “forza, calma e sangue freddo” e qui mi fermo per non spoilerare troppo. Sapevo di dover confrontarmi con un libro che mi avrebbe tirato fuori delle emozioni represse, ma proprio perché sono descritte con rispetto e con delicatezza, queste si riescono a cogliere nel profondo: è possibile toccare con mano tutto ciò che la protagonista prova. Ely, la protagonista, affronta la perdita, e le tocca farlo nel modo più doloroso possibile, a mio parere. Perdere una persona cara, a cui è legata da un sentimento speciale e non poterle stare accanto. Non avere la possibilità di “condividere” un momento cosi doloroso, esserne privati senza avere voce in capitolo. Ok, posso anche capirlo, ma è troppo doloroso. Ely è costretta a farsi da parte: non deve accettare solo la perdita, ma accettare di farsi da parte senza una reale spiegazione . Uno degli addii più dolorosi di cui abbia mai letto. Il mio cuore è andato in frantumi, e in realtà non sono mai riuscita a perdonarlo per questo, o meglio non sono riuscita ad accettarlo, forse avrò bisogno di leggere il libro altre volte per farlo. La storia parla soprattutto di accettazione.

Accettazione di ciò che può accaderci. Nella vita nulla è certo, e l’unica cosa certa è quella a cui non riusciamo a pensare e che non possiamo accettare. Ma come accettare la perdita? Come si riesce ad accettare e a sopravvivere ad un dolore del genere? Questo è un tipo di dolore che dura per sempre, resta li dov’è. E tanto riusciamo a lottarci fino a quando lui si assopisce. Rimane dormiente, ma è li. Potrebbe risvegliarsi in qualsiasi momento, e non si sa se farà meno male.  Quindi come fare? Ely c’insegna che dobbiamo convivere con le cose che ci capitano, quelle volute e quelle non volute, ma dobbiamo tener presente che la vita è fatta di singoli momenti, e come tali vanno vissuti, perché ci saranno quelli piacevoli e quelli dolorosi, ed ognuno sarà parte di noi. Lei proverà dei sentimenti profondi, imparerà ad amare e ad aver bisogno di amore. Perderà quell’amore e crollerà. Ma ci sarà anche il tempo. Tempo che, nonostante non guarisca del tutto quel dolore al petto, riuscirà a curare le ferite superficiali, in modo che Ely possa rialzarsi e riprendere in mano la sua vita. Tra i momenti più belli della storia ci sono quelli tra amiche. In un mondo fatto di “amicizie” (tra virgolette appunto), è bello leggere di quelle vere, di quelle che sostengono, che ci sono sempre, pronte a schierarsi dalla tua parte (cosa che non capita spesso tra donne).
Una cosa che mi è mancata è il non sapere l’età dei personaggi, e non essere stata in grado di inserirli in un determinato contesto. La storia è molto concentrata sulle emozioni e questo mette in ombra il contesto (familiare, lavorativo, ecc) che viene solo accennato in generale. Avrei forse preferito sapere un po’ di più. Il linguaggio è semplice e il libro è uno di quelli che si “divorano” tra un pasto e l’altro (in mezza giornata, senza pause). 

Questo, infatti, è stato più un libro di emozioni che di dettagli e di scene: e se da una parte ho apprezzato tantissimo ciò che l’autrice ha investito nella storia, facendo emergere il lato “emotivo” del libro, dall’altra è possibile captare che si tratta di una scrittura ancora acerba, che non riesce a mettere bene a fuoco la parte più “materiale” della storia, lasciando il lettore senza alcuni dati importante. A volte mi spiego meglio con le metafore quindi direi che è come se ci fosse una fitta nebbia dove distinguiamo bene i personaggi, e ciò che loro provano, comprese le relazioni tra gli stessi, ma il resto è sfocato. 
Purtroppo poi non mancano gli errori e delle imperfezioni facilmente eliminabili con un lavoro più accurato. Quindi, concludendo, nonostante quel “caspita, poteva essere davvero di più”( in relazione alla tecnica, che purtroppo incide sul voto complessivo..perchè altrimenti sarebbe stato più alto) la storia merita molto. Mi ha ricordato (sempre in termini di sensazioni) “Sei sempre stata mia” di Jasinda Wilder, ma in “Per sempre tu” ciò che ho provato era amplificato. Comunque considerando che si tratta di un esordio.. ci sono da fare i complimenti a Veronica S. per averci regalato tanti diversi “sospiri”.

un abbraccio, Cinzia.



Lettura piacevole



Tiepido


3 commenti:

  1. Bellissima recensione Cinzia, hai colto in pieno quello che Veronica voleva farci sapere, piu' che altro farci vivere, provare...EMOZIONI, i suoi tanti SOSPIRI..

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  2. Io posso dirvi solo grazie per il temo che mi avete dedicato.... per questa meravigliosa recensione... per avermi non solo letta ma ascoltata e capita... grazie Cinzia e grazie Crazy for romance <3
    Veronica S.

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  3. libro molto molto emozionante ho solo un punto che non capisco e non so come fare a chiedere senza fare spoiller ma credetemi ho ancora il groppone dell'emozione è sento la necessità di risposte.....ma nella realtà fanno tutte due la stessa fine?lo stesso identico destino?mi riferisco logicamente ai maschietti.poi il finale non è questo lieto fine perchè "ely"non fa in tempo a recuperare o perchè decide di non recuperare?mi riferisco sempre alla realtà....ho questo tarlo avrei preferito una delucidazione più chiara prima del capitolo 18 perchè quella è stata la goccia che mi ha fatto stringere il cuore....comunque libro veramente bello da leggere e da consigliare

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