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giovedì 7 maggio 2015

La fuga di Lara Adrian e Tina Folsom, recensione

Buon giorno bimbe
La Fuga di Lara Adrian e Tina Folsom  è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta del primo capitolo di una serie scritta a quattro mani da queste due grandi regine del paranormal che per una volta hanno accantonato, anche se solo in parte, il loro genere prediletto, per cimentarsi in una serie romantic suspense.
Lo spunto è la storia di un gruppo segreto della CIA, un gruppo di uomini dotati di percezioni extrasensoriali, in particolare in grado di prevedere il futuro tramite premonizioni. Il gruppo, denominato Progetto Fenice, era stato fondato da Henry Sheppard, agente anche lui dotato del dono, che li aveva fatti addestrare come agenti segreti e che poi li teneva divisi e all’oscuro delle identità reciproche per la loro stessa sicurezza. Le Fenici avevano continue premonizioni su vari avvenimenti più o meno fatali che venivano così impediti grazie alle loro visioni.  Scopriamo quindi in questo primo libro della serie, formato da due racconti distinti (Lo strappo e La fuga uno scritto dalla Adrian e l’altro dalla Folsom), la storia delle prime due fenici e quello che accade dopo che il terribile messaggio “La Fenice è morta” è stato recapitato telepaticamente a tutti i membri del gruppo.


Serie Phoenix code

1. La Fuga - Cut and Run), 30 aprile  2015

2. Hide and seek  inedito

Autore: Lara Adrian e Tina Folsom
Editore: Leggereditore
Genere: Romantic suspense






Lo strappo

Ethan e Tori vivono nel Maine e sono innamorati, lui è professore al liceo e lei infermiera e stanno cominciando a parlare di andare a vivere insieme. Poi una mattina all’improvviso Ethan scompare nel nulla, senza un addio, senza una parola, volatilizzato, inghiottito dalle tenebre. Tori non sa che Ethan è un agente della CIA molto speciale, un agente che ha appena ricevuto un segnale telepatico preciso e fatale al quale ha reagito come gli hanno insegnato a fare.. fuggire, scappare, rompere tutti i ponti senza spiegazioni, ed è quello che ha appena fatto, in un certo senso anche per salvare la vita di Tori. Dopo tre anni troviamo Tori a passeggio per Seattle con un’amica e improvvisamente si trova davanti Ethan, sporco, ferito e sanguinante lanciato all’inseguimento del misterioso individuo che lo ha appena accoltellato. I sentimenti che la ragazza prova per lui, nonostante l’abbandono repentino di tre anni prima, sono ancora molto forti e deciderà quindi di aiutarlo e di curarlo, e anche se stargli accanto è pericoloso, scoprirà che il suo posto è proprio quello.


La fuga

Scott fa il meccanico, è un motociclista, ed è una Fenice. Dopo che tre anni prima gli era arrivato il messaggio telepatico in codice non ha fatto altro che nascondersi e stare in guardia, anche se di tanto in tanto, ha dato retta alle sue premonizioni e ha corso il rischio di andare a salvare qualcuno che lui aveva visto morire nelle sue visioni. Ed ora ne ha appena avuta un’altra terribile: un pullman carico di bambini abbandonati da un pazzo maniaco a cavallo delle rotaie ad un passaggio a livello in balia di un treno in arrivo. Scott ovviamente li salverà insieme alla loro accompagnatrice, Phoebe, che però non è un’insegnante ma una giornalista. Scott ovviamente fugge immediatamente dopo aver salvato lei e i bambini ma Phoebe non demorde e col suo fiuto da reporter lo cerca e inizialmente lo trova, ma poi lui scappa di nuovo e lei sarà costretta a inseguirlo per mezzo Midwest, perché ormai i due sono legati insieme a doppio filo.



Eccoci qui a parlare di uno strano libro, bello, scritto piuttosto bene (la parte della Adrian forse leggermente migliore di quella della Folsom) e decisamente particolare.

Particolare per via dell’originalità della struttura narrativa e per lo spunto della trama, il libro è formato da due distinti racconti che si fondono solo sul finale del secondo dove ritroviamo anche i protagonisti del primo e leghiamo le due vicende al filo conduttore della serie. Troveremo le storie di altre due Fenici nel prossimo libro ancora inedito anche in originale, non sappiamo però se ne sono previsti altri né quanti eventualmente sarebbero, vedremo.
Intanto godiamoci questo, che ci regala momenti di adrenalina e suspense alternati a scene d’amore ad altissimo tasso erotico.
Ho apprezzato lo stile narrativo delle due autrici e mi piace anche la storia  che lega in sottofondo le vicende delle due coppie.
I quattro protagonisti sono profondamente diversi tra loro ma hanno fascino e stile evidenti. In particolare Phebe, giornalista d’assalto pronta a tutto per uno scoop, che poi non riesce a resistere alla divampante passione che suscita in lei Scott, il sexy motociclista ragazzaccio dal cuore d’oro. Di Ethan e Tori purtroppo perdiamo l’inizio della storia d’amore perché in realtà, dopo il primo capitolo che ci illustra lo strappo di Ethan all’arrivo del comando delle Fenici e il flash back che ci fa conoscere come si sono incontrati non abbiamo il quadro della loro storia d’amore e ci viene raccontata solo la loro seconda possibilità. 
Nonostante questo però la loro tra le due è la storia d’amore più verosimile, mentre lo scoppio improvviso tra Scott e Phoebe sembra un po’ frettoloso, colpa forse della struttura a racconti che non lascia molto spazio alla completezza della narrazione.   

Se non consideriamo questi piccoli difetti il libro è bello, di piacevole lettura e dalla trama avvincente, e lascia la voglia di conoscere anche le successive storie per completare il quadro della vicenda, ve lo consiglio se avete voglia di leggere qualcosa di diverso dal solito. Avvincente.

A presto, Zia D.







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