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venerdì 13 maggio 2016

Maestra di Lisa Hilton, recensione

Buonasera bimbe,
Maestra di Lisa Hilton è il libro di cui vi parliamo oggi. È una novità per il blog perché non si tratta di un libro romance ma il grande successo ottenuto da questo romanzo in tutto il mondo e le venature di erotismo deciso che lo attraversano ci hanno fatto decidere di leggerlo per voi e per noi, e abbiamo fatto decisamente bene. Primo di una trilogia, pubblicata da Longanesi il 2 Maggio, che sarà tutta incentrata sulla sua risoluta protagonista, questo romanzo, scritto da una docente di storia dell’arte quarantenne, è stato tradotto e pubblicato in 38 paesi al mondo e ad Hollywood stanno già lavorando per farne una versione cinematografica. Siete pronte ad avventurarvi, per una volta, fuori dai nostri consueti territori romance ed immergervi nel thriller erotico di alta classe? Allora venite con noi.

maestra Titolo: Maestra
Autore:
Lisa Hilton
Serie:  #1 trilogia senza titolo
Editore:
Longanesi
Data:  2 Maggio
Genere: Thriller
Categoria: erotico; donne con gli attributi
Narrazione: prima persona, pov della protagonista
Finale: No cliffhanger
Coppia: Judith Rushleigh, giovane stagista di una casa d’aste.


Maestra ci racconta la storia di Judith Rushleigh, giovane laureata in storia dell’arte e stagista in una delle due più importanti case d’asta di Londra che ha una grande voglia di emergere e dimostrare quello che vale, ma che verrà risucchiata in una girandola di eventi che la porteranno a cambiare profondamente e a dover lottare con le unghie e con i denti per la sua stessa sopravvivenza.
Com’è difficile emergere quando si parte dai bassifondi. Quanta fatica, quanto sudore, lacrime, bocconi amari, umiliazioni e cattiverie si devono subire per riuscire ad elevarsi, a far valere il proprio talento, la propria intelligenza, la propria cultura così faticosamente conquistata con lo studio e con l’impegno. Ne sa qualcosa Judith Rushleigh, laureata in storia dell’arte, stagista in una delle due più grandi case d’asta londinesi, che tenta faticosamente di fare carriera ma viene trattata come un’assistente personale dal suo capo, viscido e senza scrupoli. Per distrarsi dal lavoro poco gratificante Judith lavora un paio di sere a settimana in uno Champagne Bar come accompagnatrice di facoltosi clienti e ogni tanto si lascia andare a festini privati in cui sfoga la sua grande carica sensuale. Poi all’improvviso qualcosa cambia il corso degli eventi, e a causa della sua intelligenza e della sua perspicacia Judith scopre qualcosa che non doveva scoprire e viene licenziata. Uno dei suoi clienti fissi al bar la invita per consolarla a fare un weekend in Costa Azzurra e lei decide di accettare, senza sapere che per un bel po’ non tornerà più a casa, e che il corso degli eventi di cui sarà protagonista le cambierà completamente la vita. Judith si scoprirà capace di cose che non avrebbe mai creduto di poter fare, e lotterà come una leonessa per la sua stessa vita.



Mie care Crazy, mi sono presa una piccola vacanza dal romance; ne avevo bisogno, perché ormai, per noi lettrici mature, viene pubblicato ben poco al di fuori di romanzetti new adult, e l’uscita di questo romanzo è stata una sorpresa inaspettata e gradita. Devo ammettere che quello che mi ha attirato in un primo momento è stato il tanto pubblicizzato lato erotico e il titolo che promette vaghi spunti BDSM. Ma quello che ho trovato leggendo Maestra, in realtà, è stato un magnifico thriller, sorprendente nei toni e nel coinvolgimento che provoca in chi lo legge. La componente erotica è certamente presente ma non è affatto essenziale nell’equilibrio della storia e anzi, il sesso descritto dalla Hilton è asettico e fine a se stesso, e lei è stata bravissima a rendere alla perfezione come lo vive Judith, perché per la protagonista il sesso è solo uno sfogo fisico, una necessità fisiologica come bere e mangiare o dormire, e lo vive completamente arida di sentimenti, anzi spesso è un mezzo per arrivare ad uno scopo più alto.
Judith è un personaggio spettacolare, al netto delle implicazioni morali delle sue azioni; è quella donna che tutte, dentro di noi, nel più profondo del nostro io, vorremmo essere per avere nei confronti degli uomini la rivalsa di genere che sogniamo da generazioni. Bella e intelligente, furba, colta e calcolatrice, determinata e coraggiosa, forte e cazzuta seppur amorale e priva di scrupoli, è una donna che, stanca degli atteggiamenti maschilisti e arroganti di chi le sta intorno, decide di prendere nelle sue mani il proprio destino e di non lasciare mai più che siano gli altri a decidere per lei. Non si fermerà davanti a nulla, e rimarrete sorprese, leggendo le sue vicende, nel vedere quanto oltre sia disposta ad andare per arrivare ai suoi scopi. Non voglio soffermarmi sulla moralità di quello che fa Judith, ma vi confesso che tra me e lei è scattato un legame empatico incredibile, forse dovuto alla narrazione in prima persona, o forse dovuto al fatto che le sue vicende hanno acceso un certo fuoco femminista dentro di me, sta di fatto che mi sono ritrovata a fare il tifo per lei, a sperare che ce la potesse fare, nonostante tutto.
Altro aspetto che ho apprezzato moltissimo è lo stile estremamente raffinato dell’autrice; il libro è scritto benissimo, zeppo di riferimenti alla storia dell’arte, curato nei dettagli, nelle citazioni e nella descrizione dei luoghi. Quest’ultimo aspetto mi ha particolarmente colpito perché la Hilton è stata capace di variare l’atmosfera del suo racconto a seconda dei luoghi in cui si svolgono le varie vicende. Quando all’inizio siamo a Londra c’è un aria fumosa e snob che aleggia su tutto, quando poi la narrazione si sposta in Costa Azzurra e nel Mediterraneo assolato di luglio si sente il caldo, il sole, il sale e l’odore del mare; a Roma hai la sensazione di essere uno dei tanti turisti che la affollano d’estate e infine quando Judith si sposta a Parigi la descrizione dei luoghi e delle atmosfere è così curata che è come se fossi li, con la protagonista.
Gli uomini, tutti gli uomini, non escono affatto bene da questo romanzo, meschini, traditori, viscidi, arrivisti, opportunisti e doppiogiochisti, Judith incontrerà sulla sua strada una fauna al testosterone variegata e finalmente realistica.
L’autrice infatti non ci propina il solito prototipo di prince charming al quale siamo abituate, ma orridi galleristi disonesti, laidi grassoni micro dotati, ricchi faccendieri asessuati, aitanti skipper pronti all’uso, viscidi tenutari di sordidi club per clienti dai gusti particolari, detective privati dai muscoli flaccidi ma dagli appetiti voraci, insomma il trionfo dell’antisantino, ma tutto ha un suo perché in questo splendido libro, ogni tassello fa parte di un puzzle più grande e ogni tessera troverà il suo incastro perfetto.
Non posso fare altro che invitarvi a prendere anche voi una breve ma intensa vacanza dal romance e leggere questo libro sorprendente, avvincente e sottilmente perverso. Sono certa che Maestra diventerà un grande classico della narrativa mondiale e se a Hollywood saranno in grado di farne un film decente (ho scoperto solo a fine libro che ne faranno un film ma durante la lettura non ho fatto che pensare che sarebbe stato perfetto per il grande schermo), prepariamoci a un prossimo possibile blockbuster. Non gli do indimenticabile solo perché in fondo sono sempre un’inguaribile romantica e, anche se solo un po’, mi sono mancati i sentimenti.

A presto.
Zia D.

5 commenti:

  1. Fantastico!Proprio qualche giorno fa avevo letto l'anteprima su "Il libraio" e il libro mi ha incuriosita tantissimo. Se poi leggo queste belle recensioni scritte da voi, non saprei proprio come fare a non prenderlo.

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  2. Io sono una lettrice compulsiva.
    Questo libro l'ho aperto e richiuso in mezz'ora. Vuoto, insulso!

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  3. Ben scritto, sicuramente di classe, ma mi ha lasciata molto perplessa. La protagonista che viene descritta come eroina femminista è una psicopatica assassina che alla fine la fa franca, direi abbastanza immorale come libro, che merita comunque di essere letto

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  4. secondo me è stata fatta molta pubblicità ma nn penso e spero ke sia piaciuto molto ai critici letterari altrimenti siamo messi male!!!!!!!è brutissimo cn una brutta storia èla prima volta ke la protagonista nn mi piace,è UNA STRONZA PSICOPATICA........L UNICA COSA KE L AUTRICE HA SCRITTO BENE è LA DESCRIONE DEI QUADRI

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  5. Il libro si presenta all' inizio abbastanza scorrevole ed interessante per poi diventare un susseguirsi di vicende sempre uguali.. lei che scappa in continuazione, lei che commette nuovi omicidi, un tantino monotono e deprimente.

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