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venerdì 21 ottobre 2016

Parole, ricordi e sciroppo d’acero di Susan Wiggs, recensione

Crazy,
oggi vi parliamo di Parole, ricordi e sciroppo d’acero di Susan Wiggs, uscito il 13 Ottobre per Harper Collins. È una storia di amori che ritornano, di piatti deliziosi e di tanto sciroppo d’acero. Venite a conoscere Annie e Fletcher.

Parole, ricordi e
sciroppo d’acero Titolo: Parole, ricordi e sciroppo d’acero
Autore:
Susan Wiggs
Serie:  non fa parte di una serie
Editore:
Harper Collins
Data: 13 Ottobre 2016
Genere: contemporary romance
Categoria: Seconde possibilità
Narrazione: terza persona, pov multiplo
Finale: No cliffhanger
Coppia: Annie, produttrice televisiva; Fletcher, giudice.


Annie, produttrice di un popolare show di cucina, innamorata persa di suo marito e del loro nido d'amore nel cuore di Manhattan, è anche incinta del loro primo figlio. Insomma, ha tutto ciò che ha sempre sognato. Ma il destino spesso è bizzarro e così come ti dà, ti toglie. Quando Annie si risveglia dopo un lungo periodo di coma scopre che il tempo non è l'unica cosa che ha perso, così per non soccombere alla solitudine fa ritorno nella fattoria di famiglia nel Vermont, dove da generazioni si produce lo sciroppo d'acero. Qui a contatto con il fratello dallo spirito libero, la loro madre divorziata e quattro nipotini tutto pepe, Annie riemergerà lentamente in un mondo che si era lasciata alle spalle molti anni prima. Riscoprirà i luoghi in cui è cresciuta, così come le persone che hanno continuato a vivere lì, tra cui il suo ex ragazzo delle superiori. Poi un giorno, come per magia, torna alla luce dal passato un vecchio libro di ricette della nonna, che forse non solo aiuterà a risollevare le sorti della vecchia fattoria, ma darà una seconda possibilità anche ai suoi abitanti.



Dopo quattro libri così così di fila, leggere questa storia è stata come una ventata d’aria fresca.  Avevo capito già dalla trama che aveva tutti gli elementi che mi avrebbero emozionato, il ritorno di un amore, il ripartire da zero con la propria vita, insomma avevo delle aspettative molto alte che non sono state deluse.
Scritto su due piani temporali, prima e dopo, il prima si riferisce alla vita di Annie prima dell’incidente. Quando era una produttrice televisiva di successo di una trasmissione di cucina e sposata con Martin, chef, con cui lavora. Insieme sono una coppia affiatata, sembra che niente riesca a fermarli. Il dopo, invece, incomincia quando si sveglia in un letto d’ospedale, non ricordando quasi nulla della sua vita. Il suo non è un recupero molto semplice, risvegliarsi dopo un coma come il suo durato quasi un anno, non è per niente facile. Il suo pregio è che non si è mai arresa, ha avuto qualche tentennamento ma ha avuto sempre il sostegno della sua famiglia intorno. Il suo pov è alternato con quello di Fletcher, che conosciamo sia diciottenne che uomo adulto, alle prese con dei sentimenti che non sono mai cambiati. I due sembrano stare veramente anticipatici al destino che ci mette sempre lo zampino per dividerli, nonostante l’amore grande che provano entrambi. Pure se ci mettono del loro, chiudendosi in loro stessi e non cercando mai un compromesso.
È stata una lettura colma di emozioni, nonostante sapessi già com’era finita la storia con Martin, che tra l’altro è un viscido, manipolatore, traditore, egocentrico, non vedevo l’ora di sapere come sarebbe stato quando Annie avrebbe ricordato tutto. Visto come era stato dettagliato il racconto del prima e del dopo, speravo che anche l’adesso non mi avrebbe deluso.
Ed è stato così solo in parte, perché la parte che più aspettavo è stata trattata un po’ troppo velocemente, lasciandomi un po’ con l’amaro in bocca. Anche se l’epilogo ha in parte corretto quell’errore, lasciandomi con gli occhi a cuoricino.
Ma anche così rimane una bellissima storia, mi ha fatto ricordare le emozioni di Non andare via di Sharla Lovelace, nonostante le trame siano molto diverse. Spero tanto che questo libro non passi inosservato tra le uscite di queste settimane perché è una lettura che merita decisamente il vostro tempo.

A presto, Valentina F.



Parole, ricordi esciroppo d’acero

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