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venerdì 11 novembre 2016

Io e Te = Amore di Jessica Sorensen, recensione

Ciao Crazy
a distanza di un giorno dall'uscita a cura della Newton Compton, eccomi qui a parlarvi di Io e Te = Amore di Jessica Sorensen.  Siamo arrivati al terzo e conclusivo capitolo della storia di Nova (come la macchina) e Quinton, ma non della Serie Stelle Cadenti che si compone ancora di due novelle e due libri standalone inediti qui da noi, riguardanti altri personaggi della storia, che ci auguriamo di poter leggere presto anche in Italia! 

Ti amo ma non posso Titolo: Io e te= Amore
Autore:
Jessica Sorensen
Serie:  Stelle cadenti #3
Editore:
Newton Compton
Data: 10 Novembre 2016
Genere: New adult
Categoria: drama
Narrazione: pov alternati
Finale: No cliffhanger
Coppia: Nova, studentessa ventenne; Quinton, ex tossico ventunenne;


QUI SERIE


Oggi è il primo giorno della nuova vita di Quinton Carter. Il suo passato lo ha devastato, ma Nova Reed lo ha aiutato a rimettersi in piedi. Quinton ha ricominciato a vedere il mondo attraverso gli occhi di lei, così chiari e limpidi. Nova è l’unico motivo per cui il suo cuore batte ancora dietro la terribile cicatrice che ha sul petto. Gli piacerebbe averla tra le braccia ogni minuto della giornata… ma non è ancora pronto. Nova, nel frattempo, suona la batteria in una band e passa il tempo con i suoi migliori amici, ma la verità è che le manca qualcosa. O forse qualcuno. Con Quinton parla al telefono ogni notte. Vorrebbe toccarlo, baciarlo, anche se lei per prima sa di avere bisogno di altro tempo per guarire. Una notizia improvvisa e scioccante, arrivata come un fulmine a ciel sereno, però, le fa capire di aver bisogno di Quinton come lui una volta ha avuto bisogno di lei. Quinton sarà in grado di rompere per sempre con il passato e aprirsi al cuore di Nova?




 Un’altra persona morta.
Altre lacrime da versare.
Altri addii.
Bare.
Fiori.
Pianti.
È davvero troppo,
ma c’è una cosa che mi trattiene dal crollare del tutto,
e quella cosa è Quinton.

Se dovessi descrivere la storia di Nova e Quinton con una sola parola mi verrebbero in mente tanti aggettivi adatti, ma quello che vincerebbe su tutti sarebbe sicuramente,TRISTE!
Non sempre la tristezza in un libro è una qualità negativa, almeno non per me, ma se alla parola triste ti viene da aggiungere: accanimento, morte, depressione, angoscia... beh, direi pure che è troppo anche per me - che in fatto di gusti letterari mi sento abbastanza masochista. Ma d'altronde se siete qui a leggere questa recensione del terzo volume di questa serie, significa che un po' masochiste lo siete anche voi. 
Dopo un primo libro che descrive situazioni e ambientazioni squallide, dove la sregolatezza, la tossicodipendenza e l'alienazione fanno da padrone a trecentosessanta gradi, siamo passati ad un secondo libro in cui Nova esce dalla dipendenza e cerca di salvare Quinton. Questo fa si che il lettore, in parte, riesca a prendere una boccata d'ossigeno, riuscendo ad aprire sulla storia uno spiraglio di salvezza. Arriviamo ora, invece, a Io e te = Amore:
Mi aspettavo un libro introspettivo e lo è stato, molto.
Mi aspettavo un libro di rinascita e lo è stato.
Mi aspettavo un libro per certi versi più leggero, che desse spazio a questa coppia ormai quasi fuori pericolo: purtroppo non è stato così, o almeno non del tutto.
Il romanzo inizia con Quinton che esce dalla riabilitazione pulito e lucido e torna a vivere con il padre a Seattle, a chilomitri di distanza Nova continua a studiare e vive con Tristan, cugino ex tossico di Quinton, e Lea, la sua migliore amica. 
Per Quinton questa è la fase più delicata e per quanto il suo corpo ora sia disintossicato dalla droga, non lo è però dall'enorme senso di colpa che lo ha portato a drogarsi. Si sente ancora vulnerabile, debole e senza un obbiettivo. Grazie a sedute terapeutiche e gruppi di sostegno riesce a tirare avanti a piccoli passi. A ricostruire la sua fiducia ci penserà Nova, che se anche non è presente fisicamente al suo fianco lo è spiritualmente. Loro si sentono tanto al telefono. Parlano ore e ore. Si raccontano di tutto. Si aiutano e sostengono a vicenda. Ma Quinton non si sente ancora pronto ad incontrorla in carne ed ossa perchè per lui significherebbe cedere ai sentimenti che prova e di conseguenza venir meno alla promessa fatta alla sua fidanzata Lexy in punto di morte: non l'avrebbe mai dimenticata!
Arriva il punto però in cui Nova, sempre preoccupata per tutti e pronta a cercare di salvare chiunque sia in difficoltà per redimere il suo insuccesso con il fidanzato Landon - vittima di suicidio-, sta per crollare e ha bisogno di Quinton, ma lui sarà forte abbastanza per aiutarla?
Io e te = amore è un romanzo maledettamente realistico! Per quanto a volte ci piacerebbe pensare che non sia così, purtroppo ci sbagliamo e per quanto preferiamo leggere storie che ci portino via dalla realtà non sempre piacevole, ritrovarsi fra le mani libri così forti ci apre a nuove riflessioni e insegnamenti. In primis, mi piace pensare che ci sia una "Nova" per ogni "Quinton" che si perde, che ognuno nel momento in cui sente scivolare la propria vita fra le dita abbia qualcuno a cui aggrapparsi e che riasca a sostenerlo. Ma auguro a tutte noi anche di diventare un po' più "Nova" e imparare ad aiutare chi una "Nova" non ha avuto la fortuna di incontrorla!
Non vi nascondo che leggendo questa storia ho spesso maledetto la Sorensen per il suo accanimento sui suoi protagonisti, non gli risparmia nulla: morti su morti, tentazioni su tentazioni, sensi di colpa su sensi di colpa. Eppure, arrivata all'ultima pagina non posso dire di essermi pentita di aver letto questa storia, che comunque ha saputo a suo modo emozionarmi e mi ha dato la speranza che, anche se tanti non ce la fanno, ci sarà sempre qualcuno che riuscirà a venire fuori dall'orrore della dipendenza (di qualsiasi tipo essa sia)... e questo libro è per quel qualcuno!

“A tutti quelli che hanno sofferto una perdita 
e hanno imparato a vivere di nuovo.
Perché sappiano che non sono soli.”


ATTENZIONE SPOILER

Ps. Ma quanto può essere sadica un'autrice che scrive una novella 2.5 sul personaggio che poi nel terzo libro fa morire? No, vabbè questa proprio non mi va giù, anche se ora da masochista inside vorrei proprio sapere cosa abbia scritto su Dalilha!


Alla prossima Ale (masochista) romance!










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