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lunedì 2 gennaio 2017

Flower di Elizabeth Craft & Shea Olsen, recensione in anteprima

Buon anno, Crazy!
Iniziamo l’anno nuovo parlandovi in anteprima di Flower, romanzo scritto a quattro mani dalle scrittrici americane Elizabeth Craft e Shea Olsen.
Ci ritroviamo nell’assolata Los Angeles, dove prende vita la storia tra Charlotte, diciottenne studentessa modello, apparentemente allergica alle relazioni, e Tate, celeberrima star del pop a livello mondiale. Due mondi inconciliabili che solo l’amore più puro può fare in modo di congiungere. Ma la strada per lieto fine è tutt’altro che facile.
Eccovi le opinioni di Sissy e Valentina. 

Flower Titolo: Flower
Autore:
Elizabeth Craft & Shea Olsen
Serie:  non fa parte di una serie
Editore:
Newton Compton
Data: 2 gennaio 2017
Genere: Young Adult
Categoria: music romance, drama
Narrazione:  prima persona, pov femminile
Finale: No cliffhanger
Coppia: Charlotte, studentessa modello allergica alle relazioni; Tate, popstar in crisi.


Charlotte vive con la nonna ed è una ragazza con la testa sulle spalle: bravissima a scuola, lavora in un negozio di fiori per pagarsi gli studi e nel tempo libero si prepara per l’ammissione alla prestigiosa università di Stanford. È molto concentrata e non si concede distrazioni, niente uscite serali e soprattutto niente ragazzi: la sua più grande paura è infatti quella di fare la fine di tutte le donne della sua famiglia, che hanno rinunciato a seguire le proprie aspirazioni a causa dell’amore. Una sera, all’ora di chiusura, entra nel suo negozio un misterioso e affascinante cliente, ombroso ma gentile, che le fa strane domande. Nonostante ne rimanga colpita, Charlotte è sicura di non rivederlo mai più… E invece la mattina dopo le viene recapitato in classe un mazzo di rose purpuree, i suoi fiori preferiti. A mandarglieli è stato proprio Tate, il ragazzo della sera prima, che inizia a corteggiarla in modo molto discreto ma deciso. Charlotte, dopo le resistenze iniziali, decide di uscire con lui per una sola sera. Ma appena fuori dal ristorante vengono assaliti da folla di paparazzi che grida il nome di Tate… Chi è davvero quel misterioso ragazzo e cosa nasconde dietro quei bellissimi occhi malinconici?



Scrivere questa recensione è stato davvero difficile. Ho letto questo libro piano piano, iniziato con un entusiasmo a dir poco elettrizzante che si è poi leggermente affievolito quando le cose sono iniziate ad andare male, quando le scelte, soprattutto del protagonista maschile, mi sono sembrate sempre più senza senso. Ho avuto a che fare con una protagonista all’apparenza forte, ma le è bastato passare del tempo con il notoriamente famoso playboy della musica pop, per trasformarsi in gelatina. Questa è una cosa che non ho molto apprezzato.
Charlotte Reed è sempre stata alla larga dai ragazzi. Gli uomini sono sempre stati il proverbiale tallone d’Achille per le donne della sua famiglia, a cominciare da sua nonna, passando per la madre e sua sorella maggiore. Si innamoravano perdutamente di uomini che per un motivo o per un altro non le ricambiavano e che lasciavano con un regalino d’addio. Già, avete capito. Così Charlotte ha giurato che nessun ragazzo l’avrebbe distolta dal suo obiettivo: la facoltà di medicina all’università di Stanford. O almeno quello era il piano, finché un giorno, un ragazzo di nome Tate non si presenta al negozio in cui lavora nel tempo libero per acquistare un mazzo di fiori. Lui sembra ammaliato da lei, le ronza sempre intorno cercando di convincerla ad uscire con lui e alla fine lei accetta. Ma quando Charlotte scopre che il tranquillo ragazzo, che le ha portato otto caffè perché non sapeva quale fosse il suo gusto preferito, altri non è che la star del pop, il famosissimo Tate Collins (sì, ho notato pure io che ha lo stesso nome della Tate Collins protagonista di Ugly Love di Colleen Hoover) le cose cambiano.
Charlotte viene come risucchiata in un vortice di cui non conosce ancora le dimensioni o la violenza con cui scaglierà la sua vita nel caos. Si innamorerà in un modo totale, ma scoprirà presto, a sue spese che amare una star del pop è tutto tranne che facile. 
Allora, come dicevo nel mio intro, ho letto questo libro piano piano, sperando di non incappare in una fregatura (io e gli young non andiamo sempre d’accordo). Quando la storia ha cominciato a ingranare – quasi subito a dire il vero – ho avuto una specie di trasformazione. Sono diventata praticamente di gelatina, perché i gesti che compiva Tate per conquistare e sorprendere Charlotte, erano tra i più romantici che mi fosse mai capitato di leggere. Sognavo a occhi aperti praticamente. Ma come succede spesso la favola non è durata e allora le cose si sono fatte complicate. La mia passione per questo romanzo ha cominciato a scemare quando la protagonista, accecata dall’amore, non riusciva più ad essere obiettiva riguardo alla sua vita. Immagino che sia questo quello che si prova quando si è accecati dall’amore. E quello di Charlotte è il genere di primo amore che ti tiene sveglia la notte o che ti fa controllare ossessivamente il cellulare in attesa di un suo messaggio o di una sua chiamata.
In alcuni punti avrei gradito molto il punto di vista di Tate, avrei voluto entrare nella sua testa, capire il perché di certi suoi comportamenti o decisioni. E non ho apprezzato che la sua storia, il perché di alcuni suoi comportamenti sia stata liquidata in poche righe. Mi aspettavo più dettagli, ecco. Ho amato tantissimo Hank, la guardia del corpo di Tate, perché è l’esempio perfetto di gigante buono. Un vero cucciolo di grizzly.
Poi c’è la famiglia di lei, la nonna, troppo giovane per avere questo soprannome, la sorella maggiore Mia e il suo figlioletto Leo. Diciamo che è una famiglia relativamente normale, anche se sembra avere addosso la maledizione delle gravidanze in tenera età.
Ma la vera star di questo libro è Carlos, il migliore amico gay di Charlotte, che non solo la spalleggia sempre e comunque, ma è davvero uno spasso. Il migliore amico che tutti vorrebbero.
Quindi diciamo che il romanzo è partito alla grande e per il 60% è stato come un sogno, poi ha avuto un leggero scivolone in cui il "Mainagioia" era all’ordine del giorno, per poi concludersi nel migliore dei modi. Ma per la prima volta mi sono sul serio scocciata per la mancanza di un epilogo, ne ho sentito la mancanza. E sono contenta che lei non gli abbia gettato le braccia al collo alla prima occasione. Ha dimostrato la dignità che aveva un po’ perso nella seconda metà del romanzo.
Adesso è meglio che mi fermi, ho detto fin troppo. Questo è il genere di romanzo adatto agli amanti dei mal di stomaco e del fumo che esce dalle orecchie per la rabbia. Ma soprattutto per le amanti dell’Amore con la A maiuscola!

Un bacione,
Sissy











Sono passati un po’ di giorni da quando ho letto questo libro e ancora non so dirvi se mi sia piaciuto o meno. È una storia carina, a tratti sa anche emozionare ma che ha molti difetti che non fanno gridare al capolavoro.  
Charlotte è una ragazza decisa a seguire il suo piano, vuole diventare una dottoressa, e per questo non vuole distrazioni, quindi niente ragazzi. Questa scelta è motivata dal fatto che tutte le donne della sua famiglia, sono rimaste incinte giovani e lei vorrebbe evitarlo.
La sua vita è organizzata nei minimi dettagli, scuola, studio e il suo lavoro part time al negozio di fiori. Per tutti è una secchiona noiosa, ma a lei sta bene così. Finché in negozio non entra un ragazzo bellissimo che incomincia a scuoterla dalle fondamenta. Per Tate, non sarà facile conquistarla, anche perché ogni volta che i due faranno un passo avanti, Charlotte ne compirà due indietro. Lei non sa nulla di lui, tranne che sembra essere molto ricco e che è molto discreto sul suo passato.  Ovviamente non vi dirò qual è questo enorme segreto di Tate, vi dirò che mi è successo qualcosa che non accade mai: lui mi è rimasto indifferente per tutto il libro. Non so perché all’inizio sembrava essere perfetto, poi si è rivelato essere uno di quei ragazzi con la sindrome mestruale perenne. Prima la ama, poi no, poi non può rovinarle la vita, poi le deve dimostrare che è cambiato. Va bene che sono entrambi giovani, ma io ho visto solo una continua ripetizione delle dinamiche tra i due. Lei, al contrario, mi è piaciuta abbastanza, anche se in alcuni punti l’avrei voluta più “cazzuta” e meno arrendevole. Questo libro va nella lista “ha del potenziale, ma è sprecato”, avrebbe tutti gli elementi per essere un indimenticabile, ma ha parecchi difetti. Ho apprezzato molto di più la prima parte, poi la storia si è persa un po’ e la lettura ne ha risentito. Tutto sommato è una storia carina, ma nulla di eclatante, con un po’ più di approfondimento e attenzione avrebbe potuto essere un indimenticabile, così è un solo un romanzo da puro intrattenimento, non ti lascia nulla.  

A presto,
Valentina F.









3 commenti:

  1. L'ho trovato davvero meraviglioso.

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  2. Peccato! Secondo me questo libro aveva un potenziale straordinario, purtroppo le autrici non sono riuscite a tirarlo fuori. Mi capita raramente di non essere d'accordo con le vostre recensioni. Adoro le storie di musicisti strafighi che fanno perdere la testa a noi comuni mortali...ma cavolo noi donne dobbiamo pure saper tenere il punto...ogni volta che lui se ne va e poi torna lei non fa una piega!!! Ci vuole un po' di carattere. Il libro, anche se ben scritto, manca di passione, di suspance e soprattutto di pathos! Niente, non mi ha fatto emozionare neanche un po', sarà che io adoro il tipoco bad boy parecchio bastardo all'inizio, per poi scoprirsi dolcissimo alla fine...
    Il mio giudizio, in finale, è completamente negativo. Un saluto Adriana

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    Risposte
    1. Mi trovi pienamente d'accordo! Pensavo fosse uno di quei libri che mi avrebbe tenuta incollata alle pagine e invece mi sono dovuta ricredere già dal principio. La protagonista manca di personalità (l'ho trovata troppo disponibile ai capricci di Tate) e la storia fin troppo ripetitiva. Peccato davvero.
      ciao Michela

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