Io voglio lei di Ava Lohan, recensione e giveaway!

Ciao Crazy!

Dopo il successo riscosso da Lui vuole me (qui recensione), oggi torniamo a parlarvi di Rose e Kegan con Io voglio lei di Ava Lohan, il secondo volume che segue le vicende dei due raccontate dal pov di lui. In questa storia vagamente ispirata alla fiaba della Bella e la Bestia, ritroverete tutto ciò che vi aveva colpito nel libro precedente, ma avrete modo, in più, di entrare dentro la testa della “bestia” e scoprire tutti i suoi più intimi (e sordidi) pensieri…
Inoltre lasciando un commento alla recensione avrete modo di partecipare al GIVEAWAY guadagnandovi la possibilità di vincere UNA COPIA CARTACEA AUTOGRAFATA DI IO VOGLIO LEI!!

Titolo: Io voglio lei Autore: Ava Lohan Serie:  #2 Kegan Editore: Self Publishing Data: 21 Dicembre 2016 Genere: erotic romance Categoria: dominazione/sottomissione Narrazione: prima persona, pov maschile Finale: No cliffhanger Coppia: Rose, novizia costretta a concedersi al proprietario del convento; Keagan, proprietario del convento e di un club privato. Rece I volume

Io ottengo sempre ciò che voglio. E adesso voglio lei, una novizia incontrata per caso.

Per tre anni non ho fatto altro che pensare a lei mentre fottevo.

Ma le cose stanno per cambiare, ora conosco il nome della mia ossessione: Rose Davis.

Ho ereditato il suo convento e lo userò per ricattarla. Diciassette giorni e Rose prenderà i voti. Due settimane e le farò cambiare idea. Quattordici giorni in cui vivrà con me nel Lust, il mio bordello di lusso. Io voglio lei, e non soltanto perché ne sono ossessionato.

Rose mi darà il suo corpo e io le darò soldi. Un sacco di soldi.

Ma non dovrà innamorarsi di me.

Perché io sono Kegan Anderson. Io sono la bestia. Io non amo. Io scopo e basta.

Io volevo solo darle del sesso indimenticabile e liberarmi dalla mia ossessione.

Io non volevo il suo amore. Non ne avevo bisogno. E non lo meritavo neanche.

In questo mondo di merda esisteva qualcuno che ne era all’altezza. E non ero io.

Io ero marcio. Ero il figlio di puttana che le aveva rovinato la vita.

Prima di raccontarvi le mie impressioni su Io voglio lei, voglio fare una premessa che assomiglia quasi ad una confessione: non ero tra coloro che avevano amato particolarmente Lui vuole me. Come scrissi in occasione della recensione precedente, non sono molto attratta da libri in cui i protagonisti hanno il ruolo del maschio alpha irresistibile e dominante e che, forti del loro fascino e del loro ego smisurato, tutto vogliono e tutto ottengono anche a costo di calpestare moralità e sentimenti della povera malcapitata di turno. Così come non amo i personaggi femminili troppo remissivi, pronti a capitolare alla vista del primo accenno di addominale. Chiamatelo femminismo o anche solo il destino di chi legge troppi libri: si ha voglia di novità a partire dai personaggi. Eppure…

Eppure non posso negare che, già con il primo romanzo, la storia tra Kegan e Rose mi aveva in qualche modo colpito ed incuriosito. Desideravo quindi conoscere meglio quel ragazzo che, con il suo comportamento sopra le righe e con le sue frasi sprezzanti e volgari mi aveva sì fatto incavolare a più riprese, ma mi aveva anche affascinato in modo, per me, inspiegabile.

Bene, senza perderci ancora in chiacchiere, posso dire che Kegan e la sua autrice sono riusciti a tenermi incollata alle pagine di questo libro, nel modo che solo i pov maschili scritti bene riescono a fare. 

Io voglio lei è un viaggio lungo e tormentato nella vita e nella mente di un ragazzo che ha subito delle enormi ingiustizie: chi avrebbe dovuto amarlo e proteggerlo l’ha gettato in pasto ai leoni, plasmando la sua personalità e rubandogli ogni brandello di umanità. Il risultato è l’uomo arrogante, presuntuoso, narcisista, egocentrico ed edonista che Rose, novizia in un convento nordamericano, incontra in un confessionale. Kegan è un involucro senza sentimenti, senza remore morali e senza guida che non sia la smania di sesso e di denaro, le uniche certezze della sua vita.

Il Kegan che avevamo conosciuto tramite gli occhi, prima affascinati, poi spaventati  ed infine innamorati di Rose, si presenta a noi quasi come fosse un nuovo personaggio, grazie alla bellissima analisi psicologica che ne viene fatta. L’autrice, di cui ho apprezzato anche una crescita stilistica, riesce a dare spessore al suo protagonista, descrivendo in modo accurato i suoi drammi interiori e le sue autoconvinzioni. Ed è interessante seguire le contraddizioni  che sorgono nella sua mente dal momento che Rose entra nella sua vita, sconvolgendola come mai prima. Il personaggio di Rose, in questa versione, ne esce un po’ celato: questo è, in tutto e per tutto, il libro di Kegan.

Ho gradito anche il fatto che, nonostante questo volume ripercorra avvenimenti già letti, il ritmo della storia non rischia mai di calare, anzi è molto interessante ripercorrere tutto attraverso gli occhi della “bestia”. Così come è carino un particolare che mi era sfuggito dalla memoria, ossia l’ispirazione che l’autrice ha preso in prestito dalla storia della Bella e della Bestia.

Ciò che proprio non sono riuscita ad apprezzare, come era accaduto nel primo romanzo, sono i momenti in cui Kegan, in pieno delirio di onnipotenza, pronuncia frasi che sviliscono la religione cattolica. Non è necessario addentrarsi in diatribe e dibattiti su Chiesa e religiosità, né voglio aizzare una caccia alle streghe non necessaria (stiamo, in fondo, parlando di libri di evasione e sarebbe bene tenerlo sempre a mente); ribadisco solo che, il mio gusto e la mia sensibilità personale, non hanno gradito molto le esternazioni di Kegan. Detto questo, sono grande, vaccinata e obiettiva q.b. per sorridere di fronte alle parole di Kegan e proseguire con la narrazione senza farne un dramma.

Concludo ricordandovi che l’autrice non ha ancora messo la parola fine alla storia di Kegan e Rose. I due hanno ancora qualcosa da raccontare, per cui, aspettiamoci sviluppi.

Buona lettura,

Liliana

VINCE IL GIVEAWAY 
IL COMMENTO numero 90
di Laura Tartaglia!

Alla Chiusura del contest, noi crazy assegneremo un numero ad ogni commento, in maniera progressiva a partire dal primo commento lasciato (al primo commento corrisponde il numero 1). Faremo poi un’estrazione per determinare il numero vincente e vi annunceremo la vincitrice. Semplicissimo, no?

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