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sabato 18 febbraio 2017

Fino all’ultimo respiro di Aurora Ballarin, recensione in anteprima

Ciao crazy,
oggi parliamo di Fino all’ultimo respiro, nuovo self pubblicato oggi il 18 febbraio da Aurora Ballarin, che per la primissima volta si cimenta nel romance.
Questa storia è una storia diversa. Nasce in modo diverso e si evolve in modo diverso. L’ospedale è il luogo in cui questi due sfortunati amanti si innamorano e sconsiglio da subito ai deboli di cuore di cimentarsi in questa folle corsa emotiva in cui la felicità sembra a tratti irraggiungibile..
Non ci resta che andare a vedere di cosa parla il libro..

Se mi lasci ti licenzio Titolo: Fino all'ultimo respiro
Autore:
 Aurora Ballarin
Serie: non fa parte di una serie
Editore: Self-published

Data:  18 febbraio 2017
Genere: new adult
Categoria: drama
Narrazione: prima persona, pov di entrambi
Finale: No cliffhanger
Coppia: Aurora, giovane donna che scopre di avere un tumore; Ivan, vicino di stanza di Aurora in ospedale.




Aurora non crede nell'amore. Né in Dio. Non crede in nulla che non sia la sua famiglia e la quotidianità monotona che rappresenta tutta la sua esistenza.
Non ricorda nemmeno più l'adolescenza spensierata, soppressa dagli avvenimenti che l'hanno costretta a diventare adulta fin troppo in fretta.
Eppure è proprio quando la vita sembra accanirsi di nuovo contro di lei, riservandole un colpo così duro da spezzare anche il più forte degli eroi, che il destino gioca le sue carte in modo inaspettato.
È proprio in quel momento, infatti, che un ragazzo piomba nella sua vita, stravolgendola. Ricoverato nella stanza di fronte alla sua, Ivan insegnerà ad Aurora a sperare, a sorridere, a combattere contro la morte.
E soprattutto, le insegnerà cos'è l'amore. Quello con la A maiuscola che si vive una sola volta in tutta l'esistenza.
Grazie a lui Aurora capirà che esiste un futuro oltre la malattia. 
Un futuro oltre al dolore.
Un futuro di cui lei sarà  l'unica e la sola artefice.


Questa è una storia di amore e dolore e di cosa succede quando l’amore si vive nel dolore e il dolore si vive nell’amore. È una storia di profonda sofferenza, speranza e accettazione... tutto insieme.  Immedesimarsi in questa storia è un attimo.
Per Aurora la vita fila liscia e senza troppi problemi. Ha un lavoro, una famiglia unita e amici con cui uscire. Eppure, di tanto in tanto, il cuore le fa brutti scherzi e la vista si annebbia. Pensa solo di essere stanca. Mette da parte il problema, come si fa con un banale raffreddore. Finchè non accade qualcosa che le impedisce di chiudere ancora gli occhi. Un mancamento a lavoro e la sua vita precipita in una spirale di visite mediche, tac e corse al pronto soccorso ed è proprio qui, in ospedale, che le viene rilevata la verità: tumore. In stato avanzato. Così, dopo aver perso il padre da meno di un anno, per Aurora torna la paura della morte, più forte di prima e più cattiva di sempre.
Eppure.. eppure, a volte, ci scopriamo ad essere grati di esserci trovati al posto giusto al momento giusto, nonostante le circostanze siano del tutto sbagliate. Infatti, è proprio qui che incontra quello che sarà il grande amore della sua vita: Ivan. Ha due anni meno di lei, ma una forza interiore che lo fa sembrare più grande e invincibile. Entrambi malati, l’uno orbita intorno all’altro. Fin dal primo giorno scatta qualcosa tra di loro e la scintilla è immediata. Provano. Desiderano. Amano. Vivono. Non sprecano un giorno e danno tutto quello che possono all’altro, pienamente consapevoli che prima o poi tutto questo potrebbe finire e non per una loro scelta. 
E’ un amore che lotta con le unghie e i denti pur di rimanere a galla, unito più forte di prima. “Fino all’ultimo respiro” è una promessa. Una condanna. Un principio in cui entrambi credono e che gli permette di continuare a lottare a testa alta, senza aver paura del domani.
Aurora è una ventunenne. Eppure ti da la sensazione di essere una persona molto più piccola. E’ fragile, impaurita, bisognosa di speranza e ama. Ama con la paura di perdere tutto, ma nonostante questo non lascia andare questo sentimento che la fa sentire viva forse per la prima volta nella sua vita.
Ivan ha solo diciannove anni e la vita gli ha già più volte dimostrato quanto possa essere bastarda. E’ forte, strafottente nei confronti della morte e dolce fino all’inverosimile. Il suo unico imperativo è amare Aurora senza pensare al domani e il suo coraggio diventa ben presto anche la forza della sua principessa.
Che dire.. devo ammettere che inizialmente la storia mi è sembrata zoppicante. I protagonisti si conoscono e si avvicino nel giro di poche pagine e questo genere di rapporti non sono molto nelle mie corde, eppure, a poco a poco, la trama mi ha interessata sempre di più. Sebbene la narrazione sia semplice, le emozioni dei due ragazzi ti coinvolgono. Entri nel romanzo e speri in un lieto fine. Dolore, amore e speranza sono i fili conduttori di questa storia dai toni forti e desideri un lieto fine per questi due sfortunati amanti.
Quello raccontato in questo libro è un argomento difficile da trattare, e per questo credo che sia doveroso fare i complimenti all’autrice per il modo in cui è riuscita a capirlo e trasmetterlo su carta. Ci tengo a sconsigliare questo romanzo a chi non sia incline a leggere delle storie così crude e vere come quelle di chi soffre per questo genere di malattia e lo consiglio invece a chi ama buttarsi a capofitto in una storia d’amore fatta di lacrime, sudore e speranza...
Con affetto,
Federica










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