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sabato 1 luglio 2017

Lo sapevi che I need you di Estelle Maskame, recensione

Ciao crazy,
oggi parliamo dell’atteso seguito della serie Dimily della giovanissima autrice Estelle Maskame. Lo sapevi che I need you? è il secondo titolo di questa serie, arrivata anche da noi in Italia il 29 giugno grazie alla Salani Editore. Se la fine del primo libro ci aveva lasciato tutti un po’ con l’amaro in bocca, preparatevi ad altra sofferenza. Cambia la città ma i sentimenti restano gli stessi. Quindi andiamo a conoscere il proseguo della storia tormentata di Eden e di suo fratello Tyler..

Lo sapevi che I love you? Titolo: Lo sapevi che I need you?
Autore: Estelle Maskame

Serie: #2 Dimily Trilogy
Editore:
Salani Editore
Data: 29 giugno 2017
Genere: Young adult
Categoria: amore impossibile
Narrazione: prima persona, pov femminile
Finale: Si cliffhanger
Coppia: Eden, diciotenne che passerà l'estate da Tyler; Tyler, ex ragazzo e fratellastro più grande di Eden.


È passato un anno dall’ultima volta in cui Eden Munro ha visto Tyler Bruce e, anche se i due hanno posto fine alla loro storia proibita, Eden va in fibrillazione quando Tyler la invita a passare l’estate da lui a New York.
Eden adesso ha diciott’anni, è fidanzata con Dean e sta progettando di andare al college a Chicago, ed è sicura che anche Tyler è ormai andato avanti. Ma, una volta insieme a New York, non trascorre molto tempo prima che sia chiaro che il passato non è affatto superato.



Trecentocinquantanove giorni.
È il tempo che ho aspettato perché finalmente
arrivasse questo momento.
È la durata del mio conto alla rovescia.
Sono passati trecentocinquantanove giorni dall’ultima
volta che l’ho visto.

Sono passati due anni da quell’estate in cui per Eden Munro tutto è cambiato. Due anni da quando si è innamorata di suo fratello Tyler e due anni da quando l’ha perso. E’ bastata un estate, una camera l’una di fronte all’altro, e per loro toccarsi e desiderarsi è stato un attimo. Eppure gli amori impossibili devono restare tali. Così Eden, alla fine di quell’estate dei suoi sedici anni aveva preso una decisione che le aveva spezzato il cuore: lasciarlo e fingere che quell’amore che entrambi provavano non fosse mai esistito. Ha iniziato così ad uscire con il migliore di Tyler, Dean, e passato un anno sta ancora con lui. Così quando appena diplomata Tyler le propone di andare a trovarlo a New York, dove lui vive ormai da un anno, lei non se lo fa ripetere due volte. Non lo vede da trecentocinquantanove giorni e la sua mancanza è tangibile. Così decide di lasciare le assolate spiagge di Santa Monica e passare sei settimane nella grande mela con l’uomo che non ha mai smesso di amare. E nonostante non si vedano da un anno quando si ritrovano non sembra passato neanche un giorno. Si cercano, si guardano, si sorridono. E per Eden è chiaro da subito.
Questi sentimenti non sono mai stati sepolti. Sono sempre stati lì, pronti a colpire quando lei fosse stata più vulnerabile. Ma Tyler non è lo stesso Tyler che lei ricorda. Più maturo. Più uomo. Più equilibrato. Non c’è più traccia del diciassettenne arrabbiato e sempre strafatto. Ora Tyler è cresciuto ed Eden ha la certezza di aver scelto il ragazzo sbagliato. Non vuole il bravo e dolce ragazzo che l’aspetta a casa, ma suo fratello che non è mai riuscita veramente a dimenticare. Così inizia a cercare di capire cosa Tyler provi per lei e se per lui è troppo tardi o se invece sarebbe disposto a rinunciare a tutto per poter stare finalmente insieme. 
Sullo sfondo di una New York sfavillante e luminosa si intrecciano le passioni e le paure di questi sfortunati innamorati e del loro amore impossibile.
In questo secondo capitolo troviamo una Eden del tutto diversa. Se nel primo libro era la ragazza giudiziosa ed equilibrata del gruppo, qui tutto cambia. Nonostante abbia un ragazzo che la ama e stravede per lei, non ci pensa due volte a correre tra le braccia di Tyler e Dean sembra da subito quasi l’ultima ruota del carro. Eden è egoista fino all’inverosimile. Le interessa solo quello che desidera lei e il bisogno che nutre per Tyler e paradossalmente è proprio lui quello che tiene i piedi per terra. Non è pronto a tradire il suo migliore amico, riprendendosi la ragazza che ama da sempre. “Non posso fare questo a Dean” è il motivo principale per cui non si abbandona completamente ad Eden e a quello che desidera da quando la conosce. Se ritroviamo una protagonista femminile più immatura, è invece il protagonista maschile che stupisce. Non più egoista ma pronto a prendersi tutte le responsabilità per le sue azioni. E’ profondamente onesto con se stesso e con quello che prova, ma sa che anche per loro è arrivato il momento di crescere e prima di riprendersi Eden deve essere sicuro che questa volta lei non si tirerà indietro, distruggendolo di nuovo.
Nonostante questo secondo libro sia molto bello, devo ammettere che ha qualcosa in meno rispetto al primo. La narrazione si presenta ben strutturata e senza tempi morti. L’evoluzione dei personaggi ti fa toccare con la mano la storia e sembra quasi di poter interagire con gli stessi protagonisti. Rispetto al primo abbiamo anche una scrittrice più matura. Lo si nota dalla struttura narrativa più descrittiva e dal modo in cui in cui i suoi protagonisti si rapportano tra loro. Viviamo e respiriamo New York insieme a loro e ti sembra quasi di poter toccare con mano l’intera città. Se il primo romanzo presentava una denuncia alla società bene di Santa Monica, questo secondo capitolo è una lettera d’amore alla città che non dorme mai e te ne accorgi di pagina in pagina. Il senso di colpa di Tyler e il desiderio di Eden per lui conquistano interamente il lettore e leggerlo è sofferenza e bisogno di scoprire cosa succederà a questi sfortunati personaggi. Se vi siete innamorate di Tyler nel primo libro preparatevi a innamoravi nuovamente di lui, in una versione più matura e spezzata che mai e preparatevi a detestare un po’ Eden e la sua eterna immaturità.

Federica



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