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martedì 1 agosto 2017

Il karma dell'amore inaspettato di Stefania Serafini, recensione

Buongiorno, crazy!
Uscito il 6 luglio scorso, grazie a Newton Compton, Il karma dell'amore inaspettato è il romanzo d'esordio di Stefania Serafini, autrice wattpad da due milioni di visualizzazioni.
Il karma dell'amore inaspettato è un romanzo piuttosto equivoco. Non lasciatevi ingannare dall'apparenza della copertina rosa "cuoriciosa" e dal genere young adult che prevede una storia leggera tra ragazzini del liceo. Juliet rientra in ogni cliché del caso, ma ciò non vale di certo per il suo fratellastro… Già, perché Alex è il figlio del nuovo compagno della mamma di Juliet, e tra i due inizia da subito una guerra di antipatia e dispetti, il che ci fa pensare ad una serie di preliminari che confluiranno in una storia d'amore, eppure sarà proprio così? Alexander è un personaggio davvero inquietante e anomalo.
Vogliamo scoprire qualcosa in più sul conto di questi due ragazzi?

Il karma dell'amore inaspettato Titolo: Il karma dell'amore inaspettato
Autore:
Stefania Serafini
Serie: non fa parte di una serie(forse)
Editore:
Newton Compton
Data: 6 luglio 2017
Genere: Young Adult
Categoria: collegial, family
Narrazione: prima persona, pov femminile
Finale: Si cliffhanger
Coppia: Juliet, adolescente pigra e superficiale; Alexander, giovane e inquietante nerd, fratellastro di Juliet.


È amore o dipendenza?
Londra, giorni nostri. Juliet ha diciassette anni ed è costretta a trasferirsi nella casa del nuovo compagno della madre, dove vive con il figlio, Alexander, un ragazzo bellissimo e dallo sguardo tormentato. Già dal primo incontro la relazione tra Juliet e Alexander è più complicata del previsto: lui è scontroso, arrogante e offensivo. Nei giorni seguenti le cose peggiorano addirittura, dato che frequentano la sua stessa scuola e Alex non si fa sfuggire occasione per prenderla in giro per i suoi risultati scolastici. Juliet ci rimane male, non capisce il motivo di tanto astio e si sfoga con le amiche, ma non dice niente al fidanzato. I brutti voti in fisica e la paura di una punizione spingono Juliet a cercare di persuadere il professore in modo poco ortodosso, Alex la vede e minaccia di spifferare tutto alla madre. Juliet è furibonda, ma la resa dei conti con quel secchione dagli occhi di ghiaccio è ormai vicina… anzi è già cominciata, ed è una guerra fino all’ultimo respiro…



Si tratta dell'ennesimo caso editoriale arrivato direttamente dal web, la piattaforma wattpad infatti è ormai diventata a tutti gli effetti la fucina da cui nascono molti fenomeni letterari dei nostri giorni.
Juliet è una ragazzina come tante, un puntino nell'immenso numero delle liceali facebook-makeup-feste. Non va benissimo a scuola, non ha un buon rapporto con la madre, ha un paio di amiche superficiali come lei e un fidanzato che sarebbe meglio buttare nella spazzatura ma che lei si tiene perché… a quell'età basta non stare da sole. Un orribile equilibrio perfetto in cui si incastra al meglio l'anomalia del "fratellastro" appena acquisito. Bravo a scuola, senza amici, tutto casa, studio e fumetti, educato all'inverosimile, addirittura parla a tavola con suo padre di finanza! E cosa sarà mai, la perfezione? Non direi. 
I due sono entrambi delle macchiette, le maschere di due opposti stereotipi, la sciocchina e l'intelligentone, e fondamentalmente i due personaggi restano uguali a se stessi per tutta la durata del romanzo, protagonisti di un insieme di scene tutte molto simili che scorrono per quasi cinquecento pagine. Ma attenzione, il lettore non sbadiglia, almeno all'inizio, perché Alex, questo il nome del fratellastro, non è ciò che sembra, ovvero il figlio perfetto che ogni genitore disattento vorrebbe. Alex ha un vizietto pericoloso… è un vero dominatore in erba. Stalker, onnipresente, dispotico, manipolatore, plasma la povera Juliet come si potrebbe fare con una bambolina di plastilina, fino a farne una figlia-modello per i sopracitati genitori assenti.
In tutto questo naturalmente nessuno si accorge di nulla. Né della Juliet bugiarda dell'inizio, né della Juliet plagiata del seguito. Né del troppo solo Alex dell'inizio, né dell'inquietante Dom finale.
Tuttavia è affascinante l'interazione tra i due, la totale fiducia di lui nel fatto che riuscirà a piegarla al suo volere, di qualunque cosa si tratti, e la recalcitrante ma costante resa di lei, come se non aspettasse altro che di trovare un guinzaglio, una guida. In molti punti mi sono soffermata a pensare come potrebbe apparire, visto durante l'adolescenza, uno psicopatico, o un uomo violento, mentre il suo carattere è, per così dire, ancora in "costruzione". Potrebbe apparire forse come Alex? E nello stesso tempo mi sono anche chiesta se la vittima ideale nasca come tale naturalmente o venga appunto plasmata man mano… Di certo Juliet la incarna benissimo.
Peccato solo per la esagerata lunghezza e la ripetitività delle scene, che hanno affievolito il senso di attesa, il fascino del "cosa accadrà nelle prossime pagine". E peccato che invece non accada niente fino al finale… in cui si resta con il fiato sospeso, in attesa di spiegazioni e conclusioni, semplicemente perché non c'è affatto un finale, il che lascia presupporre che ci debba essere un seguito, nonostante il libro ad oggi non faccia parte di una serie.
Avrete già capito che il romanzo ha per me una votazione in bilico, non posso infatti definirlo bellissimo per le troppe pecche rilevate nell'intreccio, ma nemmeno posso bocciarlo, visto lo spunto davvero interessante dello studio di personalità in formazione e perché scritto davvero bene, cosa piuttosto insolita.
Non mi resta che aspettare il seguito che sono convinta ci sarà, e lasciare a voi lettura e considerazioni, sperando che riusciate a trovare anche maggiori lati positivi di quanti io ne abbia visti.

Un bacio dalla vostra
Cri







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