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mercoledì 9 agosto 2017

La strada più difficile di Heather Burch, recensione

Buongiorno, crazy!
Oggi vi parleremo in anteprima di un romance puro che le più romantiche di noi adoreranno. La strada più difficile di  Heather Burch è infatti la sofferta storia d'amore tra un ex soldato, rimpatriato dopo due anni di guerra in Afghanistan in cui ha visto morire amici e nemici senza alcuna distinzione, e la figlia del suo maggiore, una ragazza che ha deciso di dedicare la propria vita ad una residenza per anziani artisti. Prendendosi cura degli altri, Charlee vuole in realtà curare se stessa, e  nel contempo, pur ormai orfana di entrambi i genitori, rendere orgogliosa la propria madre realizzando il suo sogno, e dimostrare al padre che non è un'impresa folle quella in cui si è cacciata. Ian l'aiuterà in ogni modo possibile, romantico, puro e buono come pochi uomini al mondo.
Volete venire a conoscere questi protagonisti?

Nonostante il destino Titolo: La strada più difficile
Autore: Heather Burch

Serie:  #1 Le strade per River Rock
Editore: Amazon Publishing

Data: 8 agosto 2017
Genere: contemporary romance
Categoria: seconde possibilità
Narrazione: terza persona, pov multiplo
Finale: No cliffhanger
Coppia: Ian, ex soldato; Charlee, donna sola con troppi scheletri nell'armadio.


Di ritorno da una missione militare in Afghanistan, Ian Carlisle è deciso a mantenere la parola data al maggiore McKinley in punto di morte: trovare sua figlia e leggerle il suo diario, pagina dopo pagina. Charlee McKinley vive a River Rock, nel Missouri, ed è una giovane donna generosa, esuberante e dotata di spirito artistico. Ian, che grazie alle parole del maggiore si è innamorato di lei ancor prima di conoscerla, non ha idea se lei potrà mai ricambiare i suoi sentimenti.
Charlee voleva bene al padre, anche se lui, severo e rigoroso, disapprovava le sue scelte. Quando Ian appare nella sua vita, decide di accoglierlo. E quando comincerà a leggerle le parole poetiche e toccanti del diario di suo padre, qualcosa dentro di lei inizierà a sciogliersi. Ma come reagirà quando Ian le rivelerà un segreto sconvolgente? Charlee chiuderà il suo cuore per sempre o si abbandonerà all’amore?



Non esageravo quando accennavo al fatto che questo è un romance classico. Non ci sono particolari colpi di scena, né personaggi particolarmente negativi, ma solo un'intensa, appassionata e struggente storia di crescita per Ian e soprattutto per Charlee, e di riscatto per entrambi, considerati troppo a lungo ragazzini difficili, anche se per diversi motivi.
Ian è stato in passato uno di quegli adolescenti dark emo che si tingono di nero unghie e capelli e vanno in giro tristi e lugubri, oggi ha bisogno di dimostrare a suo padre che non è di certo il fallito che lui crede e per questo lasciare la propria impronta di utilità nel mondo. Ha raccolto le volontà del maggiore McKinley in punto di morte e per onorarle si reca da Charlee per farle conoscere quel lato del padre che a lei non aveva mai svelato.
Questo è stato forse l'aspetto che mi ha colpito maggiormente: entrambi i padri dei due protagonisti sono uomini all'antica, rigidi e severi, incapaci di empatia nei confronti dei propri figli, ma pieni di amore nei loro confronti. Come dire che per un uomo vero è una debolezza dimostrare sentimenti d'amore. Eppure sono riusciti a farsi amare dai propri figli, Ian teme il confronto e il giudizio del suo e Charlee ne ha sempre cercato l'amore. 
I due protagonisti si attirano come due calamite, complici non solo la grande attrazione chimica tra loro ma soprattutto il diario di papà McKinley, innamorato della figlia ma incapace di dirlo a voce. Nel diario tutti i sentimenti del maggiore, a causa certamente dei momenti terribili che stava vivendo in missione, vengono esposti chiaramente: amore per la figlia a casa, interesse per le sue scelte, orgoglio paterno, paura e ansia per il futuro incerto, voglia di recuperare ed essere quella presenza sicura che un genitore deve sempre essere per un figlio, anche quando quel figlio è ormai adulto e sembra in grado di provvedere a se stesso. Gli stessi sentimenti che Ian vorrebbe provasse il proprio padre.
Proprio tramite quel diario, che Ian legge una pagina alla volta a Charlee, come da espressa richiesta del maggiore, i due imparano a conoscersi meglio, a fidarsi del prossimo, a viversi con consapevolezza e abbandono, a dedicarsi all'altro, a contare sull'altro. E ad un certo punto mentre leggi capisci l'importanza di questa strana richiesta da parte dell'uomo: dare il diario alla figlia voleva dire solo farle conoscere se stesso, farglielo leggere da Ian era invece anche portare lui a lei e viceversa. Come fosse l'ultimo dono alla figlia e al soldato che amava come un figlio.
Fanno da contorno personaggi delineati con pochi tratti ma bellissimi, ovvero i residenti della Casa di Charlee.
Le due sorelle Wilma e Winona, l'uomo dallo stravagante gonnellino, chiamato King Edward, lo strano e chiuso pittore di nome Gruber, dall'animo sofferente e duro soprattutto verso se stesso. Tutti loro sono la famiglia di Charlee, che lei ama come fossero suoi familiari, e che le vogliono bene ognuno a modo suo, proprio come fossero zii o nonni.
È certamente un bel viaggio nei sentimenti e nelle difficoltà a far nascere rapporti di fiducia con persone nuove, che non appartengono da sempre al nostro mondo familiare. Un romanzo di crescita e amore per se stessi prima che per gli altri. Sono certa che grazie a questa sua attenta e rispettosa analisi dei sentimenti umani, riuscirete ad amare questo libro e a bypassare le parti centrali un po' lente, prive di colpi di scena e senza passi avanti eclatanti nella storia d'amore tra il soldato e la sua datrice di lavoro…
Buona lettura!
Un bacio
Cri









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