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sabato 30 settembre 2017

Quello giusto per me di Natasha Madison, recensione.

Salve a tutte, Crazy.
Oggi vi parliamo della prima uscita italiana di Natasha Madison, Quello giusto per me. Si tratta di uno sport romance, in cui il protagonista, osannato campione indiscusso dell’hockey farà un incontro che cambierà tutta la sua vita, perché l’amore è così, quando arriva ti sconvolge e tutto quello che puoi fare è tenertelo stretto. Primo di una serie di autoconclusivi, la storia di Cooper e Parker è un bel trampolino di lancio per questa autrice che sarà presente al RARE18 che si terrà il prossimo 23 giugno nella capitale romana. Venite a conoscere meglio questo libro e i suoi personaggi.

Volevo essere la tua ragazza Titolo: Quello giusto per me
Autore:
Natasha Madison
Serie:  #1 Something So
Editore:
Quixote edizioni
Data:  22 settembre 2017
Genere: Contemporary Romance
Categoria: Sport Romance
Narrazione: prima persona, doppio pov.
Finale: No cliffhanger
Coppia: Parker, mamma single proprietaria di un palaghiaccio; Cooper, Star dell'ockey professionistico.


Il momento in cui tutto è cambiato non è stato come un fuoco d’artificio, bensì un incubo. Ho beccato mio marito, il mio fidanzato del liceo, il padre dei miei figli, coinvolto in una sordida relazione.
È stato in quel momento che ho deciso di rinunciare agli uomini e all’amore.
Non ho però tenuto conto del ragazzo d’oro dell’NHL, il bellissimo e arrogante Cooper Stone, che ha sconvolto la mia vita e il mio lavoro da cima a fondo.
I miei figli sono l’unica ragione per la quale mi sveglio al mattino.
L’hockey è la ragione di vita di Cooper.
Arriviamo da mondi e luoghi diversi, ma quando i nostri cuori si sono scontrati, qualcosa di totalmente sbagliato si è trasformato nella cosa giusta. Lui è quello giusto per me.


Ero entusiasta di questa uscita. Aspettavo con ansia di conoscere questo nuovo sportivo/maschio alfa all’ennesima potenza e dagli estratti sembrava proprio che si sarebbe fatto largo a forza nel mio cuore. Ahimè qualcosa è andato storto. La storia in sé presenta delle pecche, ma vi spiegherò prima di che si tratta.
Parker è una madre single, un paio di anni prima aveva pizzicato il marito con la segretaria durante un viaggio di lavoro e da quel momento aveva messo una croce su qualsiasi uomo si sarebbe presentato in futuro.
Pensa solo a vivere per i suoi figli, Matthew (che sarà protagonista del secondo libro) e Allison, per le uscite con la sua migliore amica Meghan e per il suo lavoro come proprietaria di un palaghiaccio e allenatrice di stelle dell’hockey attuali e future. È proprio così che conosce Cooper Stone, stella dell’hockey, che per riprendersi da un infortunio sceglie proprio il palaghiaccio di Parker per allenarsi. All’inizio tra i due c’è un antagonismo non di poco conto. Lui pensa che lei sia la solita impiegatuccia sfaticata (non sapendo che invece è la proprietaria del palaghiaccio) e lei pensa che lui sia la solita superstar boriosa e con la puzza sotto il naso. Ma entrambi non possono fare a meno di sentire l’attrazione sempre più forte tra loro.
Dal riassunto sembra una storia ricca di potenziale, ma – e questo è un bel ma – sono più le scene di sesso che quelle in cui i due parlano per conoscersi davvero. La cronologia degli eventi si svolge così velocemente da far girare la testa, i due passano dall’odiarsi ad amarsi perdutamente in un nanosecondo. Sì, non c’è niente di male, il tempo è irrilevante perché l’amore può nascere in fretta – per prendere ad esempio la famosa trilogia delle sfumature – anche Christian e Anastasia si sono conosciuti e innamorati nel giro di poche settimane. Ma loro hanno affrontato degli ostacoli prima di arrivare al punto di giurarsi amore eterno, hanno affrontato nemici, traumi del passato e vecchie fiamme insistenti e in tre libri. Quindi trovo un po’ irrealistico che Parker e Cooper possano essersi innamorati semplicemente ripassando una a una le posizioni del kamasutra.
Altra pecca. Il prologo descrive una vicenda ben precisa che dovrebbe rappresentare il plot twist dell’intera storia. Solo che quella vicenda avviene esattamente a metà libro e viene risolta in tre capitoli al massimo. E poi? Sesso, sesso e ancora sesso.
Quindi sono arrivata alla conclusione che per quanto la scrittrice sappia scrivere bene, i personaggi siano ben delineati e interessanti, il personaggio di Cooper sia davvero un bell’esemplare di alfa, la storia non ha spessore. È piatta e ravvivata solo da problemi provocati da una ex troppo appiccicosa e che costringe spesso i protagonisti a uscire le unghie e cantargliele di santa ragione.
Non fraintendetemi, il libro è carino e se non vi disturba un concentrato di sesso potrebbe essere una bella lettura, ma per quanto mi riguarda l’autrice avrebbe potuto limitare le scene adamitiche e dare più spessore alla trama. Detto questo, leggerò sicuramente il secondo libro della serie, perché il personaggio di Matthew mi ispira particolarmente. E voi? L’avete letto? Siete d’accordo con la mia opinione oppure no?
Alla prossima,
Sissy.









1 commento:

  1. la penso esattamente come te.. le uniche descrizioni riguardano il sesso, poi il resto riassume tutto con frasi tipo "in queste due settimane ci siamo visti spesso e abbiamo parlato molto, oggi sono ancora qui con lui e.." via con le solite scene! c'è di peggio, ma non mi ha lasciato nulla purtroppo.. forse avevo aspettative troppo alte, considerando che la trama ha gli elementi giusti per conquistarmi (sport e bambini!). anche io leggerò il secondo, sperando ci siano un po' più di interazioni al di fuori del contesto intimo fra i personaggi :)

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