Pagine

giovedì 8 novembre 2018

UNA CENERENTOLA A MANHATTAN DI FELICIA KINGSLEY, RECENSIONE IN ANTEPRIMA

Buongiorno, Crazy.
Oggi siamo entusiaste di parlarvi di un nuovo romanzo tutto da gustare, una vera e propria favola moderna. Dopo il successo di Matrimonio di convenienza e Stronze si nasce, Felicia Kingsley torna a farci sorridere ed emozionare con Una Cenerentola a Manhattan. Il titolo la dice lunga, attira subito l’attenzione e, d’altronde, chi non conosce la favola di Cenerentola? Qui la rivedrete in una veste tutta nuova e scintillante, se non l’avete mai potuta soffrire, qui la rivaluterete. Vi abbiamo incuriosito? Continuate a leggere.




Titolo: Una Cenerentola a Manhattan

Autore: Felicia Kingsley

Editore: Newton Compton

Data: 8 novembre 2018

Genere: Contemporary Romance

Categoria: Adattamento moderno

Narrazione: Terza persona, pov multiplo

Finale: No cliffhanger





“Un paio di scarpe possono cambiarti la vita” è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati e rimangono un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt’altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla; due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla; tre lavori che deve fare per riuscire a vivere nella Grande Mela; e, per non farsi mancare nulla, il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare. Ma a New York le occasioni sono dietro l’angolo e un galà in maschera a Central Park potrebbe rappresentare il trampolino perfetto per realizzare il suo sogno. Quello che Riley non ha considerato è che a una festa del genere si possono fare anche incontri inaspettati… E proprio per colpa di uno speciale paio di scarpe si ritrova, proprio lei, da un giorno all’altro, a diventare la protagonista della favola più romantica di sempre nella città dove tutto può succedere.



«Quand’è che capita, Kit? Quando capita davvero? Con chi ha funzionato? Forse, ha funzionato per Maria La Secca, o per Rachel?»
«Ma quelli sono casi particolari, gente matta».
«Io voglio solo sapere per chi ha funzionato! Tu fammi un solo esempio di una che conosciamo alla quale è andata bene!».
«Un esempio? Vuoi che ti faccia un nome? Vuoi che ti dica un nome qualunque…».
«Uno! Me ne basta uno».
«Oh Dio, che ossessione sono i nomi!... Pfff… Quella granculo di Cenerentola!».
Pretty Woman, Garry Marshall, 1990

Ho dovuto fermarmi a riflettere un po’ prima di scrivere questa recensione o la fangirl che ho dentro di me avrebbe preso possesso delle mie mani e agitando i suoi pompon non avrebbe scritto niente di più che “QUESTO LIBRO È MERAVIGLIOSO” a ripetizione. Quindi mi sono calmata, ho riflettuto su quello che avevo letto e poi mi sono messa davanti al pc. Ho perso altro tempo cercando il casting che si adattasse ai personaggi (anche se il prestavolto per lui era perfettamente chiaro nella mia mente), poi mi sono messa davanti a Word e ho riflettuto ancora. Alla fine ho deciso che sarei partita dal principio e cioè da Cenerentola, quella originale di Perrault, quella da cui è nato il celeberrimo cartone della Disney e a cui sono state dedicate talmente tante trasposizioni cinematografiche da averne una lista infinita. Chi non ha mai visto almeno una di quelle trasposizioni? Cenerentola è la favola che tutte le bambine adorano ascoltare, a cui fanno riferimento per gran parte dell’infanzia, io per prima ho sempre avuto un attaccamento particolare per questa favola.
Quando ho letto la trama di Una Cenerentola a Manhattan, ho subito drizzato le antenne, perché conoscendomi, non mi sarei fatta scappare un'altra rivisitazione di questa bellissima favola. E allora giù di ricordi, tra la versione disneyana e la più recente trasposizione cinematografica con Hilary Duff e Chad Michael Murray, A Cinderella Story, un classico che tutte le adolescenti hanno visto almeno una volta.

«Una principessa e un pirata, che mangiano hot dog e patatine fritte a Central Park», constatò Riley. «È una favola piuttosto strana. Non credo che nessuno l’abbia mai scritta».
«La stiamo scrivendo adesso».

Il romanzo della Kingsley è splendido perché mantiene tutte le caratteristiche della vecchia Cenerentola, catapultandola direttamente nella scintillante Manhattan, tra riviste patinate, gala in cornici da sogno e incontri che cambiano la vita. È proprio di questo che ha bisogno la ventisettenne Riley Moore, di un incontro che cambia la vita, di un pizzico di fortuna dopo una vita passata tra la tirannia della matrigna che, dalla morte del padre, ha praticamente preso possesso della sua vita – e non solo – e le sorellastre che la trattano come una schiava. Ma Riley ha un sogno nel cassetto, un romanzo che aspetta di veder pubblicato e l’occasione si presenta quando un importante gala viene organizzato in cui sarà presente tutta la crème di New York e l’uomo che potrebbe far avverare i suoi sogni, un noto editore. Ma se alla festa incontrasse anche qualcun altro? Il principe azzurro esiste davvero, ma non ha bisogno di un cavallo bianco o di un castello per salvare la principessa. Va bene anche una Harley!
Ve lo devo dire, ho adorato questo libro. All’inizio ero partita un po’ titubante perché lo scorso romanzo, Stronze si nasce, non era riuscito a raggiungere gli standard elevati del suo predecessore Matrimonio di convenienza. Almeno per me, si intende. Quindi ho iniziato questo libro coi piedi di piombo e con la segreta paura di vedere rovinata una delle favole più belle della mia infanzia. Invece ho capito subito che mi trovavo davanti a una perla rara: un romanzo elettrizzante, romantico come solo le fiabe sanno essere, divertente grazie ai due protagonisti e tutte le persone che orbitano loro intorno, dalle atmosfere spumeggianti e anche commovente.

Aveva il suo pirata, e la baciava come bacia un pirata: appassionato ma devoto, affamato ma gentile, possessivo ma generoso, audace e allo stesso tempo romantico.

Un’altra cosa che francamente non mi aspettavo. La relazione rovente tra i due protagonisti. Avendo letto i due precedenti libri della Kingsley, non mi aspettavo delle scene di sesso così calde e quindi è stata una sorpresa anche su questo fronte, scene ben dettagliate, ma senza cadere nel volgare che mi ha fatto molto piacere leggere.
La protagonista femminile è una tosta, una che non si abbatte mai, che non si può fare a meno di apprezzare. 10 e lode per Riley!
Il personaggio maschile (di cui non vi dirò il nome) è un pirata mascherato da principe, un uomo sicuro di sé e determinato, senza peli sulla lingua di cui mi sono innamorata subito. Chiuso il Kindle mi sono trovata d’accordo con Kit, l’amica di Vivian (protagonista di Pretty Woman), Cenerentola è proprio una granculo!
Quindi preparate i fazzoletti, i pop corn e mettetevi comode, leggere Una Cenerentola a Manhattan è proprio come guardare un film, una commedia romantica che vi terrà incollati dal primo all’ultimo capitolo.
A presto,
Sissy






3 commenti:

  1. a me è piaciuto un sacco...letto tutto ieri sera.
    anche se la storia è stra-nota ...è stata cmq una lettura piacevole.

    RispondiElimina
  2. A me non è piaciuto per niente. Ho fatto fatica ad arrivare in fondo!

    RispondiElimina
  3. Romanzo fresco, divertente e commovente.
    La Kingsley ha il grande dono di rapire il lettore e trascinarlo dentro la storia che, seppur nota e rimaneggiata, ha saputo attualizzare e rendere coinvolgente.

    RispondiElimina

f
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...