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martedì 30 aprile 2019

Il Mietitore di A. Zavarelli, recensione

Ciao Crazy,
oggi torniamo nei bassifondi, assieme a Il Mietitore, volume 2 della serie La malavita di Boston di A. Zavarelli, pubblicata dalla Grey Eagle Publications. Tenetevi forti perché il protagonista di questo volume è letteralmente pazzo e vi farà impazzire dietro alla sua contorta testolina.





SeriLa Malavita di Boston

1. Il corvo, 28 marzo 2019
2 Il mietitore, 24 aprile 2019
3 Il fantasma, prossimamente

Autrice: A.Zavarelli
Editore: Grey Eagle publication 
Genere: Dark Romance
Categoria: Mafia romance
Narrazione: prima persona, pov alternati 
Finale: no cliffhanger 








Sasha
È oscuro e misterioso. Silenzioso e letale.
Un mafioso irlandese.
Puro peccato racchiuso in un bel pacchetto.
Ma c’è anche qualcosa di strano in lui.
Non prova niente. Non mostra emozioni.
A volte, mi interrogo sulla sua umanità.
Non mi parla da due anni. Nemmeno una parola.
Ma condividiamo un segreto, io e lui.
E se dovesse mai venir fuori, non ho dubbi nella mia mente...
Non si farà scrupoli ad uccidere anche me.

Ronan
Ho ucciso per lei. Lo farò di nuovo.
Quando si tratta di Sasha, non c’è confine che non varcherei.
La guardo. Lei non lo sa.
Pensa che la odi. A volte, penso che potrei.
Ma sono sempre lì, in agguato nell’ombra.
Desiderandola. Cercando di tenere a bada la bestia.
La terrò al sicuro. Ucciderò chiunque provi a farle del male.
L’unica cosa che non posso fare… è proteggerla da me stesso.


Il primo volume della serie, Il Corvo, seppur con dei limiti evidenti mi era piaciuto, questo secondo volume, come immaginavo, avendo intravisto il personaggio, l’ho adorato.
Chiariamo una prima cosa, Il Mietitore, è colui che regge l’intera storia.
Silenzioso, sociopatico, quasi muto, complessato, spietato, fedele: poteva esserci un maschio meno attraente? No, non poteva e il volume secondo della serie alza asticella, tempismo, ritmo e personalità.

Sono stato definito un sociopatico. Un mostro. Ma non mi considero tale. Sono semplicemente un uomo che segue un lavoro che deve essere eseguito.

Ho amato Ronan detto Fitz, ho amato i flashback sul suo passato, sul perché un uomo dagli occhi dolci fosse arrivato a essere un perfetto torturatore, ho amato le insicurezze dietro un uomo apparentemente granitico, ho amato ogni cosa e devo dire che sono stata felice di leggere una storia, seppur ovvia, mai banale.
Il personaggio femminile, Sasha, in qualche modo, accanto a Ronan risulta sciapa ma non per questo nulla; di carattere, decisa e paziente, vive un amore proibito con la stessa passione di una reclusa, di una prigioniera tenuta in gabbia senza colpe. Una pessima condizione familiare, un ricatto e anche Sasha è costretta un po’ come Ronan a vivere scelte mai prese da lei.
Due personaggi guidati da dinamiche decise da altri, che si piegano a volontà non loro ma che non si spezzano mai, che vivono vogliosi di libertà in un mondo pieno di regole e per questo, paradossalmente le loro scelte fatte di ossimori risultano sempre sensate.

È un misto di brutalità e sensualità. Dolcezza e durezza. Maltrattamento e premurosità.
Tutto di lui è così fottutamente maschile.

Cosa devo aggiungere?
Se amate i mafia romance, dovete leggere questa storia però, mi dispiace dirlo, la qualità della traduzione non spicca nemmeno questa volta (ho trovato oltre le solite frasi legnose anche un’acca in più che a mio avviso è piuttosto grave)

Naike








1 commento:

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