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martedì 13 agosto 2019

L'unica cosa che conta di Cora Brent, recensione

Buongiorno Crazy,
L'unica cosa che conta di Cora Brent è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta del terzo romanzo della serie Gentry boys, quello che ci racconta la storia, dopo quella dei suoi fratelli che abbiamo letto nei primi due romanzi, del terzo gemello Gentry, Chasyn detto Chase, il più allegro e spensierato dei tre gemelli, ma anche quello più fragile e bisognoso di aiuto. Lo stesso destino che ha unito suo fratello Creed alla sua Truly gli ha fatto conoscere la ragazza che ultimamente sta occupando stabilmente i suoi pensieri più sconci. Si tratta di Stephanie Bransky, sua compagna di corso all'università che è anche la coinquilina di Truly; scontrosa e taciturna è un vero mistero per tutti perché non ama parlare di se stessa e non le piace stare in compagnia nonostante Truly cerchi di coinvolgerla nelle riunioni del grande branco dei Gentry.  Steph è un enigma che Chase è intenzionato a scoprire il più possibile e il prima possibile, e l'occasione gli si presenta al matrimonio di Cord e Saylor a Las Vegas, ma la storia di una notte sarà sufficiente al focoso Gentry per cercare di comprenderla e conquistarla?

Serie Gentry Boys

1. Questo nostro amore sbagliato (Draw), 25 Febbraio 2019
2. Amarti è un rischio meraviglioso, 31 maggio 2019
3. L'unica cosa che conta, 31 luglio 2019
4. Fall
5. Hold
5.5 Cross (novella)
6. Walk
7. Edge

Autore: Cora Brent
Editore: Newton Compton
Genere: contemporary romance
Narrazione: prima persona pov alternati
Finale: conclusivo






Stephanie Bransky è la coinquilina di Truly, la compagna di Creed Gentry, è una ragazza taciturna e riservata, che non ama molto la solarità un po' rumorosa della sua compagna di appartamento né quella della sua numerosa famiglia acquisita, l'allegro branco dei Gentry. In particolare cerca di tenersi alla larga da Chasyn detto Chase, il terzo gemello Gentry, donnaiolo impenitente e sfrontato che lei conosce bene anche perché frequentano alcuni corsi insieme all'università, un ragazzo che al tempo stesso la attrae e la spaventa. Steph è una ragazza con un passato molto particolare, figlia di un boss della malavita per mantenersi agli studi ha fatto per un po' l'allibratore finché a causa di uno sgarro, pagato duramente, al boss locale, non ha dovuto smettere di fare scommesse clandestine in maniera repentina e ora cerca di leccarsi le ferite in un angolo da sola. Ma la banda Gentry non lascia mai indietro nessuno e Truly l'ha ormai adottata, quindi la trascina con se a Las Vegas al matrimonio di Cord e Saylor, dove però Chase ha deciso di tenderle la sua trappola da consumato seduttore. Steph, stanca di nascondersi decide di concedersi una notte di sesso sfrenato con l'oggetto delle sue fantasie per poi allontanarlo e tornare a chiudersi in se stessa. Peccato che Chase non sia dello stesso avviso e non ha alcuna intenzione di lasciarla andare una volta invaso il suo spazio personale.



Eccoci qui, mie care Crazy, con in mano la storia del terzo ed ultimo gemello Gentry, quel Chase che nei due romanzi precedenti della serie ci aveva allietato con la sua spensieratezza e il suo fascino irresistibile. Avevo grandi aspettative su di lui e sul suo romanzo, ma devo ammettere, alla fine della lettura, che questo è stato, dei tre, il libro che mi è piaciuto di meno. Il personaggio di Chase aveva potenzialità esplosive ma purtroppo la Brent gli ha cucito addosso una storia scialba, non all'altezza delle aspettative, e gli ha affiancato una ragazza che, per la maggior parte del libro, non sembra affatto giusta per lui. Perché dico questo? Perché Stephanie è troppo diversa da Chase, troppo lontana dal suo mondo, sono talmente in contrasto che i due sembrano acqua e olio, destinati a stare divisi, e solo un violento scossone può riuscire a creare l'emulsione che li terrà insieme per sempre. Steph è una ragazza ombrosa, ferita, ma non è spezzata, è determinata a superare la crisi che l'ha costretta ad abbandonare il mondo delle scommesse clandestine e l'amore di Chase la aiuta a ritrovare un suo equilibrio, insieme all'amicizia di Truly e Saylor. Chase invece, pur essendo coetaneo di Cord e Creed (i tre ragazzi sono gemelli), si comporta come un ragazzino immaturo rispetto ai fratelli, anche se è sfrontato e superficiale solo in apparenza. In realtà è profondamente ferito dal loro difficile passato a Emblem, e lotta per cercare di trovare il suo posto nel mondo. La dipendenza da antidolorifici che ha sviluppato durante la convalescenza, dopo l'aggressione subita nel primo romanzo, è stata dura da combattere e ancora non è del tutto sconfitta, infatti Chase sembra quasi cercare di scacciare dalla sua mente il bisogno delle pillole sostituendolo però con un'altra dipendenza, quella per Steph. Il loro rapporto non è sano, non è paritario, Steph rimane sempre troppo chiusa, troppo forzatamente distaccata rispetto alla giocosa irruenza da cucciolo felice che manifesta Chase quando è in sua compagnia e alla fine resta al lettore uno spiacevole sapore in bocca, un retrogusto che sa di forzato, un lieto fine voluto ad ogni costo, a dispetto di tutto e tutti e questo non mi è piaciuto, speravo che l'autrice potesse trovare un'altro destino per questo personaggio, invece non gli ha reso giustizia.

"La passione era incredibile, ma era solo un'eco flebile del dominio del cuore. L'amore era un'ispirazione ma allo stesso tempo una dolce follia."

Inoltre, certamente a causa del fatto che in realtà la serie non termina con questo romanzo, sono rimaste molte cose irrisolte nel mondo dei Gentry, ci sono punti ancora oscuri, ad esempio il legame dei gemelli con i genitori, mancano storie parallele, come quella del cugino Deck, manca effettivamente, ed è il quinto romanzo, un ulteriore libro sui gemelloni dell'Arizona e alla fine della lettura di questo romanzo tutto questo è decisamente evidente e rovina in maniera tangibile il giudizio su questa parte di storia.

"Per molti versi quella ragazza era una contraddizione vivente: sfacciata e complicata da una parte, timida e dolce dall'altra. Ne ero totalmente affascinato ogni giorno; volevo ogni centimetro del suo corpo e tutto il suo cuore. Lei il mio ce l'aveva già."

Che peccato, però.. povero Chase, così estroverso e divertente alla fine ha ricevuto in sorte la storia meno eclatante delle tre, si è innamorato della ragazza meno dolce e più complicata, non ha ancora chiaro quale sia il suo talento da esprimere, non ha ancora capito qual'è il suo posto nel mondo,  speriamo che riesca a trovarlo in futuro e per saperlo non ci resta che aspettare di poter leggere il quinto romanzo della serie, che riprenderà le storie dei tre gemelli, non prima però di aver letto il libro del cugino Declan, il motociclista bello e dannato, sperando che l'autrice ritrovi la sua ispirazione e ci faccia di nuovo leggere pagine come quelle, così cariche di intensità e voglia di riscatto, così dolorosamente emotive, che hanno reso i primi due romanzi della serie due libri decisamente da leggere. Cora, torna come prima, noi amanti dei gemelloni aspettiamo, fiduciose, il ritorno della tua America degli ultimi.
A presto.

Zia D.





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