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martedì 7 aprile 2020

Mai una gioia di Lea Landucci, recensione

Salve Crazy,
oggi Naike vi parla di un’autrice all’esordio, vi parla di un libro che è un bel programma ovvero Mai una gioia di Lea Landucci, una commedia romance con qualche colpo di scena e svariati colpi di sfiga. Pronte a raggiungere Firenze e a nascondere i vostri account social?





Titolo: Mai una gioia

Autore: Lea Landucci

Editore: Self Publishing

Data: 7 Aprile 2020

Genere: Chicklit

Narrazione: prima persona al presente

Finale: Conclusivo







Cristina ha trent'anni, vive a Firenze ed è una investigatrice digitale: scopre tutto su tutti analizzando i loro profili sui social network!
È tanto competente e brillante sul lavoro, quanto imbranata e sfigata nel resto della vita.
Ha una madre insopportabile, un padre insicuro, e le sue migliori amiche vivono a centinaia di chilometri da lei. Il suo ex l'ha lasciata un anno fa con un SMS, il giorno di Natale, e da allora si sente dannatamente sola, anche se non lo ammette. Si barcamena tra la sua "mania dei maniaci", la sindrome da parlata non supervisionata e la propensione all'innamoramento istantaneo (non ricambiato). L'apoteosi del mai una gioia.
Ma quest'anno ha deciso che sarà IL SUO anno!
Riddurrà a zero le aspettative e si godrà tutto ciò che arriva, con assoluta leggerezza!
Applicherà alla lettera le "regole per la perfetta seduttrice": puntare, sedurre, colpire e abbandonare.
Tutto chiaro.
Forse.

Chick-lit, oppure commedia romantica, insomma, chiamatela come preferite, ma resta il fatto che Lea Landucci ha esordito con una storia che ruota attorno al Mai una gioia che ruota attorno a Cristina che ruota attorno alla sfiga.
Un libro “ruotaforma” se si può definire così, dove un certo effetto domino spinge la protagonista a uscire da una sorta di palude nella quale vive.
Una palude bella attiva, in effetti, dove amiche rumorose e attente, una madre simpatica come un cespuglio di ortiche alte e un lavoro piuttosto smart si alternano.
Cristina, però, al di là delle apparenze, si sente incompleta: un ex ragazzo parassita che la lascia tramite messaggio, una vena di solitudine sempre sull’attenti e le scarse soddisfazioni sul lavoro di certo non le fanno bene.
Da una base del genere si sviluppa una storia di amicizie e rivalsa, una storia di imprevisti e scene comiche, di riflessioni e complicazioni.
Lea Landucci tocca col suo libro ogni sfaccettatura della vita della protagonista: l’ambito familiare, quello lavorativo, romantico, le amicizie e lo fa attraverso riflessioni intime della protagonista.

La cosa bizzarra è che l’anima reagisce come se avesse un’infezione e ci mette un’eternità a guarire, altre volte dopo un paio di giorni inizia a formarsi una cicatrice che col tempo diventa piccola e quasi invisibile.

L’autrice sviluppa una trama completa e la narra attraverso dialoghi ben strutturati che mostrano, invece che raccontare, (grazie al cielo!!!), imbastisce colpi di scena e un epilogo che lascia sull’attenti fino all’ultimo pensiero.
Il punto di forza del libro è quindi il plot twist per niente scontato, come l’epilogo, mentre il punto debole è l’inizio un po’ lento, tenete bene a mente i nomi dei coprotagonisti.
Per il resto, se amate le commedie romantiche scritte bene, vi consiglio l’ultimo e primo di Lea Landucci.

Naike

















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