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sabato 2 maggio 2020

Intervista a Sarah Morgan

Care Crazy,
Oggi abbiamo il piacere di regalarvi una vera chicca. In questo periodo difficile in cui siamo costretti a casa, abbiamo avuto l’occasione di fare delle domande e quindi conoscere meglio una delle nostre autrici preferite. Si tratta di Sarah Morgan. Che è stata così gentile da dedicarci qualche minuto del suo tempo per parlarci di lei e della sua scrittura. Senza ulteriori indugi vi lasciamo all’intervista.








Cara Sarah siamo onorate di avere questa occasione di parlare con te e farti qualche domanda su di te e sulle tue storie.


Grazie per l’invito!


1. Sei un’autrice molto prolifica che scrive sia romanzi lunghi che storie brevi, dove trovi ispirazione per le tue storie?


L’ispirazione è ovunque. Riesco a vedere storie e a farmi venire idee in luoghi dove forse altre persone non riuscirebbero. Certe volte un’idea arriva da qualcosa che ho letto, o che ho sentito per caso. Altre non vengono da nessuna parte. La mia mente lavora così! È da quando ero giovane che invento storie, penso che sia ormai parte del mio modo di esprimermi.


2. Il libro che abbiamo appena letto ultimamente tra le tue pubblicazioni è La dottoressa dagli occhi verdi (secondo della serie Cornish Consultants), un libro che ha per protagonisti due medici e ambientato nella splendida Cornovaglia. Abbiamo notato che sia le descrizioni dei paesaggi che i termini medici e le procedure sono molto accurati, fai molte ricerche quando scrivi un libro?


Sono stata un’infermiera, quindi scrivere di personaggi che lavorano in campo medico mi viene naturale. Faccio ancora ricerche sul loro lavoro, perché molte cose sono cambiate da quando lavoravo io. Lo stesso vale per l’ambientazione, che è veramente importante per me. La considero quasi come un altro personaggio. Scelgo qualche luogo che vorrei inserire nella storia, ma anche dei luoghi dove penso che i lettori vorrebbero scappare. Un libro è spesso un modo per viaggiare senza lasciare la propria casa, e in questo preciso momento ne abbiamo più bisogno che mai. Spero che quando le persone leggono i miei libri si perdano per un po’ in un altro luogo. 


3. Sappiamo che voi autrici siete sempre restie a rispondere a questa domanda, ma noi te la facciamo lo stesso: qual è il tuo preferito tra i romanzi che hai scritto e pubblicato?


Questa è una domanda difficile, perché di solito il mio libro preferito è quello che sto scrivendo in quel momento perché è quello in cui totalmente immersa. Ma ci sono libri che ho scritto che prediligo per motivi diversi – non perché amo la storia o i personaggi più degli altri, ma magari perché hanno significato qualcosa in più. Per esempio, Mentre fuori nevica avrà sempre un posto nel mio cuore perché è stato il primo romanzo che ho scritto dopo aver scritto "romance series"(romanzi tipo harmony n.d.r.) per molti anni. Rappresenta un passo in avanti nella mia carriera, quindi per me è importante per questo motivo. Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride è stato il mio primo libro a entrare nella classifica bestseller del Sunday Times in UK, che era il mio sogno! Quindi quel libro avrà sempre un posto speciale nel mio cuore (e mi sono divertita a scriverlo!). Come mantenere un segreto è una storia che parla di sorelle, ed è dedicato a mia sorella, quindi è speciale per questa ragione. Insomma, ci sono dei libri che sono speciali, ma per motivi che vanno oltre la storia. 


4. Se potessi organizzare una cena con le tue autrici preferite, chi inviteresti?


Inviterei le mie care amiche Jill Shalvis, RaeAnne Thayne e Nicola Cornick e sono sicura che sarebbe una magnifica serata con un sacco di risate. Sono persone davvero speciali. 


5. C'è un romanzo che ti piace così tanto da desiderare di esserne tu la scrittrice?


Questa è una domanda interessante! Mi innamoro dei libri e spesso ammiro la scrittura di un altro autore, ma questo mi dà la motivazione per provare e migliorare la mia stessa scrittura. Non penso “Vorrei averlo scritto io”, ma chiedo a me stessa perché quel libro è così bello. Sono i personaggi? È il ritmo? Una volta identificato questo, faccio un tentativo e rifletto sulla mia scrittura. Quindi non voglio scrivere quel libro, ma mi sforzo sempre di migliorare il mio lavoro. È sempre possibile migliorare in quello che facciamo, ma non cambierò mai completamente il mio stile. 


6. Quali sono, secondo te, tre libri che non dovrebbero mancare nella libreria di ogni donna appassionata di lettura?


Ritengo sia una cosa personale, perché tutte noi amiamo libri diversi. Ma tre libri da cui non mi separerei mai potrebbero essere L’albero dei segreti di Sarah Addison Allen, Rising Tides di Nora Roberts e L’usignolo di Kristin Hannah.


7. Quando non scrivi cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?


Il mio lavoro comporta che passi molto tempo in casa, quindi quando non scrivo amo andare fuori. Adoro fare escursioni in posti meravigliosi, e anche fare foto. Mi piace anche passare il tempo con la mia famiglia e i miei amici. E leggere, ovviamente! 


8. Hai sempre saputo che avresti fatto la scrittrice? Se non avessi intrapreso questa carriera cosa avresti fatto?


Ho sempre volute essere una scrittrice sin da quando ero bambina, e se non fossi stata così fortunata da essere pubblicata come autrice, avrei continuato a scrivere come passatempo perché mi piace davvero. Qualunque lavoro avessi scelto, sarebbe dovuto essere qualcosa di creativo – se non fosse stata la scrittura, magari la fotografia. 

Grazie a Sarah per essere stata con noi e se voi avete voglia di conoscere il libri di questa bravissima autrice... cliccate qui!

Team Crazy

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