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venerdì 16 ottobre 2020

Baby Love, Baby kiss e Baby dream di Audrey Carlan, recensione

Buonasera Crazy,
Baby Love, Baby Kiss e Baby Dream di Audrey Carlan sono I libri di cui vi parlo oggi. Si tratta dei tre romanzi brevi che concludono la serie Biker Babe, di cui fa parte anche Baby girl, ultima nata dalla penna dell’autrice di Calendar girl e International guy e composta da quattro romanzi brevi autoconclusivi legati tra loro dal fatto di raccontare le storie delle donne e degli uomini del gruppo di motociclisti Hero’s Pride. Proprio perché si gratta di romanzi brevi e le storie d’amore, pur differenti, si sviluppano nello stesso ambiente ho deciso di farne una recensione unica, anche considerando il fatto che il giudizio è sostanzialmente lo stesso. In questi ultimi tre volumi della serie vengono raccontate le storie di tre coppie: la prima è quella formata da Whip e Anya, la seconda da Tank e Holly e la terza da Champ e Tammy. Whip, Tank e Champ sono tre componenti dell’Hero’d pride, li abbiamo già incontrati nel primo romanzo, mentre quelle che diventeranno le loro Signore sono tre donne diversissime ma che si dimostreranno perfette per affiancare uomini non proprio semplici da maneggiare. Sullo sfondo una storia che assume sfumature gialle tendenti al nero che danno un senso alla serie in quanto tale. Salite in sella, vento nei capelli e faccia al sole, è ora di partire per vivere questa nuova avventura.




Serie Biker Beauties


#2 Baby Love (Biker beloved)
#3 Baby Kiss (Biker Brit)
#4 Baby Dream (Biker Boss)

Autore: Audrey Carlan

Editore: Newton Compton

Genere: Contemporary Romance

Categoria: MC romance

Narrazione: prima persona pov alternati

Finale: conclusivo




Baby Love

Whip, gemello di Shay, protagonista del primo romanzo, è un padre single, ha avuto sua figlia Shayna con una delle ragazze del club che dopo aver partorito è scappata lasciandolo solo a crescere la neonata. Quando conosce Anya, l’eterea maestra di ballo di sua figlia, capisce immediatamente che è la donna per lui, deve solo riuscire a vincere le sue perplessità e a convincerla che sono fatti per stare insieme e diventare una famiglia.

Baby Kiss

Tank conosce Holly la sera in cui, al club, Whip reclama Anya come sua facendosi imprimere a fuoco sul petto il suo nome. Holly è la migliore amica di Anya e la bibliotecaria del paese; di origini inglesi è una donna spigliata e indipendente, poco incline ad impegnarsi in pianta stabile ma disponibile per amicizie disinibite. Questo suo atteggiamento deriva da una ferita ancora aperta nel suo passato che l’ha portata a non fidarsi più degli uomini. Tank si metterà di impegno per farle cambiare idea mentre il club comincia a subire attacchi sempre più violenti proprio dove è più vulnerabile: vengono colpiti le loro donne e i loro figli.

Baby Dream

Per aiutare lo sceriffo nelle indagini sui violenti attacchi subiti dalle donne dell’Hero’s pride arriva a Grants Pass Tammy Hamilton, agente speciale esperta di indagini sotto copertura: dovrà fare finta di essere la Signora di uno degli Hero’s Pride per fare da esca e attirare in trappola gli autori degli attentati. Champ, dopo averla vista, si da volontario per interpretare il suo finto uomo, con la speranza nemmeno tanto nascosta che la finzione possa presto diventare realtà. La battaglia per sconfiggere i pericolosi nemici degli HP sarà dura, violenta e drammatica ma alla fine tutto si risolverà per il meglio, e anche Champ e Tammy troveranno il modo di diventare una cosa sola, come vogliono le tradizioni del club MC.



“In sua presenza la mia anima trasaliva. Appena eravamo vicini, ogni centimetro di me era attratto verso ogni centimetro di lei. Era come se il mio corpo chiamasse il suo – e il richiamo era forte, davvero potente.”

Eccoci qui, mie care Crazy, pronta a raccontarvi perché questa serie di una autrice che pure ci ha regalato ottimi prodotti stavolta non mi ha soddisfatto se non in parte. Vi avevo già parlato del primo romanzo e di come non mi era affatto piaciuta la sua superficialità e l’approccio troppo “dolce” al mondo MC, dopo aver letto tutti e quattro i capitoli devo dire che, nell’insieme, qualcosa di positivo c’è, la qualità del racconto, con il presentarsi della sottotrama thriller, migliora, si approfondisce un po’, ci fa vedere anche altro oltre a maschioni arrapati in balia del proprio testosterone e donne che praticano l’apertura delle gambe come sport olimpico, l’attacco violento da parte di un altro club che l’Hero’s Pride subisce nel modo più subdolo e meschino possibile porta quel movimento che era necessario per ravvivare un po’ questa serie e aiuta a sollevare leggermente il voto del mio giudizio, ma non di molto. È comunque troppo superficiale e sviluppato in maniera esageratamente frettolosa anche questo momento della trama, che continua ad essere soffocata da troppe scene di sesso acrobatico e dialoghi da fotoromanzo di serie B. Poteva essere bella la storia completa, approfondita in giusta misura, magari dando spessore di qualità ai personaggi, sviluppando meglio i nemici degli HP, invece il formato ridotto scelto per questi romanzi ci ha tolto la possibilità di avere tra le mani un prodotto migliore, cosa che con un’autrice del calibro di Audrey Carlan potevamo tranquillamente aspettarci. Un’occasione persa insomma, quella di poter leggere una serie di qualità sul mondo MC scritta da un’autrice di sicuro talento che purtroppo ha dato troppo spazio al lato erotico a scapito di una più articolata caratterizzazione dei personaggi o una più dettagliata descrizione della storia, un peccato perché alcuni suoi protagonisti non sono da buttare via e certi spunti di trama potevano essere sviluppati più dettagliatamente e avrebbero di certo giovato a tutto il pacchetto di questa serie che vi posso consigliare solo se amate davvero molto questa autrice o se avete tempo che vi avanza, diversamente potete tranquillamente passare oltre.

A presto
Zia D.



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