Lo so, la rubrica si chiama CrazyForNetflix però quando ho visto che su AmazonPrimeVideo avevano caricato la serie di Noi i ragazzi dello zoo di Berlino, ho tradito la mia piattaforma preferita per immergermi in quello che è stato il MUST READ per eccellenza della mia adolescenza.
Infatti, se siete nate negli anni 80 sicuramente avete sentito parlare del libro da cui è tratta la storia e di certo qualche insegnante delle medie vi ha fatto vedere il film (era uno step obbligatorio assieme alla visione di Philadelphia e Schindler's list) quindi ecco spiegato perchè con tanta nostalgia mi sono fiondata a vedere questa serie.
E ho fatto una brutta caduta.
Innanzitutto, dite addio alle atmosfere sporche e cupe del film e date il benvenuto a un gruppo di ragazzi che restano glam anche quando si bucano nei bagni della stazione oppure in un angolo appartato di una discoteca. Dite addio al cruento mondo dell'eroina, alla tristezza della prostituzione, al sapore amaro della dipendenza e date il benvenuto a una serie che tratta con estrema superficialità il male di vivere di una generazione che non viveva problemi tanto diversi da quelli dei nostri giorni.
Non voglio cadere nel facile giudizio dell'"era meglio la versione originale", quella sporca e deprimente, però ci sono temi forti che non possono essere rappresentati in maniera diversa e l'eroina è uno di quelli.
Insomma, è come se in un reboot di Trainspotting avessero ripulito il peggior cesso della Scozia!
In tutta onestà, questa bocciatura mi ha lasciato l'amaro in bocca e la triste consapevolezza che probabilmente il politically correct non ha risparmiato nemmeno Christane F ed è un peccato perchè tutto sommato di droga, di eroina in particolar modo, se ne parla sempre poco, come se fosse qualcosa che non ci tocca da vicino, invece, purtroppo, non è affatto così.
BOCCIATA SENZA SPERANZA DI RECUPERO
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