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giovedì 18 febbraio 2016

Infinito +1 di Amy Harmon, recensione.

Ciao Ragazze,
oggi vi parlo di Infinito +1 di Amy Harmon. Pubblicato il 15 febbraio in ebook, è disponibile da oggi 18 febbraio anche in cartaceo grazie alla Newton Compton, che ha avuto il grande merito di portare in Italia questa grandissima autrice. Di Amy Harmon abbiamo già letto infatti il bellissimo I cento colori del Blu -qui recensionee l'emozionante Sei il mio sole anche di notte -qui recensione- ed ora è il turno di questo terzo stend alone dell'autrice che mi sento di definire un vero e proprio gioiellino della narrativa contemporanea e non solo romance.... La cosa che mi consola scrivendo questa recensione è che comunque la Newton Compton ha provveduto ad acquistare già i diritti di The Law of Moses -qui presentazione-, uno degli ultimi lavori dell'autrice, e spero vivamente di aver presto notizie anche dell'acquisizione del suo ultimissimo libro, Song of David, sono sicura sarà solo questione di tempo...parola di crazy!

Titolo: Infinito + 1
Autore: Amy Harmon
Serie: No serie
Editore: Newton Compton
Data: 15 febbraio 2016
Genere:  New Adult
Categoria: On the road - music - christian
Narrazione: #1 persona con entrambi i pov dei protagonisti
Finale: No cliffhanger
Coppia: Bonnie, star del country - Finn, ex detenuto in viaggio verso Las Vegas



Bonnie Rae Shelby è una superstar. È ricca, bellissima e famosa. E desidera morire. Finn Clyde è un signor nessuno. È brillante e cinico. Ma è completamente a pezzi. E tutto ciò che vuole è la possibilità di vivere ancora. Finn ha un passato con cui confrontarsi, Bonnie un futuro che non vuole affrontare. Un ragazzo, una ragazza, una strana serie di circostanze impreviste e una scelta: voltarsi dall’altra parte e ignorare ogni cosa o tendere la mano e rischiare tutto. Così, mentre il ticchettio di un orologio scandisce il tempo della scelta, inizia la loro avventura, un viaggio che cambierà per sempre le loro vite. Infinito + 1 è un romanzo romantico e struggente sulle infinite possibilità dell’amore, l’ultimo della ormai consacrata e amatissima autrice Amy Harmon.


Originale, toccante e straordinario! Con questi tre aggettivi penso di poter descrivere l'intera essenza di questo libro che ho trovato a dir poco impeccabile nello stile e nei contenuti. Originale, perchè la genialità con la quale l'autrice ha sviluppato la trama e soprattutto i personaggi l'ha resa vincente. Toccante, perchè ci sono stati momenti in cui non ho potuto fare a meno di entrare in simbiosi con la storia e rimanerne mio malgrado coinvolta. Straordinario perchè è scritto magistralmente bene.
La lettura di Infinito + 1 è stata volutamente lenta. Ho pensato che fosse giusto e doveroso gustarsi ogni pensiero, ogni insegnamento, ogni paradosso, ogni singola parola di Bonnie e Finn e non correre alla ricerca della svolta nella storia e nel rapporto dei protagonisti. NO. Questo è un libro da assaporare nei minimi passaggi, è una storia costruita sulle parole, sui concetti più che sui contatti... parole che hanno un peso, proprio come il passato di questi due personaggi.
Bonnie Rae Shelby è una famosa cantante country sull'orlo di una crisi, pronta a tentare il suicidio e Finn Clyde è il suo salvatore, ignaro dell'uragano che si sta per abbattere nella sua vita. Finn è in procinto di trasferirsi da Boston a Las Vegas, dove gli hanno offerto un lavoro e dove è pronto a ricominciare la sua vita. Bonnie decide, nello stesso momento in cui viene salvata, che una bella pausa dalla sua carriera, ma soprattutto dalle persone che la condizionano, è quello che ci vuole per provare a superare un momento buio della sua esistenza, così propone al suo eroe di fare la strada insieme fino a Las Vegas. Finn cede inesorabile alle suppliche di Bonnie e accetta di condividere la strada con lei, non consapevole di aver dato il passaggio ad una vera e propria star.
Ora, non so se avete bene in mente cosa comporta andare da Boston a Las Vegas... ma vi dico solo che i nostri protagonisti taglieranno tutti gli States da costa a costa affrontando un viaggio lungo oltre 40 ore di macchina... e tante, ma tante, vicissitudini che loro non si sarebbero mai aspettati, primo fra tutti di innamorarsi! I nuovi Bonnie e Clyde, 80 anni dopo, in fuga dalla loro vita.. sulla strada verso la ricerca di se stessi. Ovviamente i nostri protagonisti con la storica coppia hanno in comune solo il nome, ma soprattutto il folle amore che sboccerà strada facendo -anche se non per tutti sarà così-  ma vi lascio scoprire da soli cosa succederà lungo questo viaggio che Bonnie e Finn intraprendono con la speranza di non finire i loro giorni in un auto crivellati da cento colpi come la coppia malviventi.



Finn e Bonnie non possono essere più diversi fra loro. Sono gli opposti che si attraggono. Sono uno il complementare dell'altra. Sono la metà mancante che hanno perso nel passato. Sono InFinito più uno... ma non sono un infinito, come la matematica ci insegna e neanche due come dice Bonnie... sono due metà che si incontrano, sono uno. Sono un intero.
Bonnie è vitale, irrazionale, istintiva, innamorata della musica e di Dio. Clyde è la razionalità fatta persona, il suo mondo sono i numeri e tutta la sua vita è stata condizionata da essi.
Cuore e ragione. Matematica e Musica. Infinito e uno...
Non mi vengono le parole giuste per esprimere la bellezza di questa lettura: una delle cose che ho adorato di più è stato perdermi nel concetto dei paradossi e teorie matematiche raccontate da Finn e impeccabilmente applicate alla vita... per quanto possa sembrare appunto un "paradosso" si è trattato di pura poesia.
Non sono da meno i piccoli accenni ai segni divini in cui crede fermamente Bonnie: una protagonista predisposta all'amore caritatevole, che prende a cuore ogni situazione di disagio del prossimo che incontra sul suo cammino... Come in ogni libro di Amy Harmon, anche in questo è infatti forte la presenza dell'amore per Dio, ma la bravura dell'autrice sta nel contestualizzare benissimo questa religiosità senza farla sembrare ostentata o forzata all'interno del racconto.
Insomma crazy un libro assolutamente da leggere perchè pronto a regalarvi tante e inaspettate emozioni in un contesto del tutto diverso dai soliti clichè. Infinito + 1: matematicamente perfetto!

Baci, Alessandra





7 commenti:

  1. Non avevo letto ancora niente di questa scrittrice e devo dire che è stato un buon esordio. La Harmon scrive benissimo e riesce a parlare di argomenti come la matematica, la fede in maniera scorrevole e mai pesante. Il libro è sicuramente molto introspettivo e il continuo intreccio tra razionalità e irrazionalità mi ha affascinato.

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  2. .Ho letto tutti i libri pubblicati in italiano di quest'autrice e mi sono innamorata di lei sin dal primo, I cento colori del blu. L'adoro, amo il suo modo di scrivere, e questa storia come le altre mi ha fatta innamorare, emozionare...Bonnie e Clyde entrano nella lista dei miei personaggi preferiti.

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  3. Anche a me i cento colori del blu non e' piaciuto, per questo ho aspettato tanto per leggere sei il mio sole anche di notte che invece e' bellissimo e difficile da dimenticare. Adesso leggero' questo per vedere su che parte pende l'ago della bilancia. Se non hai letto sei il mio sole anche di notte, dagli una possibilita', non ha nulla a che fare con i cento colori del blu.

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  4. Non so, a tratti l'ho trovato bello ma troppi pezzi lenti, direi anche inutili, che mi facevano venire voglia di mollarlo. La parte del passato poteva benissimo venir tagliata del 80%, e il libro ne avrebbe giovato; arrivare alla fine è stato un parto e, nonostante la storia dei protagonisti sia stata molto carina, non lo rileggerò di sicuro

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  5. TUTTI I SUOI LIBRI SONO MAGNIFICI E QUESTO NON DELUDE PER NIENTE, PROFONDO COME SEMPRE!

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  6. Sono arrivata a pag. 75 e credo di mollare. Non riesco proprio a leggerlo, noioso da morire!
    Sicuramente una buona scrittura, ma troppo lenta e con interi capitoli, secondo me, da tagliare.

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  7. ho letto tutti due libri sopra citati , “Sei il mio sole anche di notte” non lo rileggerò , Troppo triste, nonostante tutti ne parlino benissimo, sarò impopolare ma mi è piaciuto molto di più l’altro, “i cento colori del blu “ è molto bello nonostante qui venga detto il contrario

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