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martedì 1 marzo 2016

Il mio sogno proibito di Monica Murphy, recensione.

Ciao Crazy, 
oggi vi parliamo de Il mio sogno proibito, primo capitolo della duologia Reverie scritta dalla famosissima Monica Murphy, portata in Italia dalla Newton Compton  e disponibile per tutte le lettrici dal 24 febbraio. L’amore proibito tra Nick e Reverie sarà il protagonista di questo libro dal finale in sospeso: avrà soddisfatto le nostre aspettative? Venite a scoprirlo…

il mio sogno proibito Titolo: Il mio sogno proibito
Autore:
Monica Murphy
Serie:  serie Reverie #1
Editore:
Newton Compton
Data:  24 Febbraio
Genere: young adult
Categoria: amore proibito
Narrazione: prima persona, pov maschile
Finale: cliffhanger
Coppia: Nick, ragazzo dal passato difficile e dal futuro senza speranze; Reverie, g.iovane figlia di un ricco predicatore televisivo.


L’ho sempre saputo, fin dal primo momento in cui l’ho vista. Era la ragazza perfetta per me, l’unica che desiderassi, la sola che avrei mai potuto amare. Lei è la luce, io sono le tenebre. Lei è innocente, io mi sono macchiato di fin troppe colpe. Lei è buona, io cattivo. Lei è un sogno che si avvera, io l’incubo che la tormenterà ogni notte. Veniamo da due mondi diversi. Eppure è me che vuole, perciò ci teniamo stretto quello che abbiamo, finché è possibile. Lei è il mio amore segreto, e io sono il suo. Ma il problema è che i segreti non restano mai tali a lungo. E quando scopriranno che stiamo insieme, dovremo fare di tutto per metterci in salvo. Io non la lascerò nelle loro mani, perché ReverieHale è mia.



Tra i miei vari peccatucci, devo confessarvi che prima di un mesetto fa non avevo mai letto niente di Monica Murphy, nonostante conoscessi la fama della sua serie One Week Girlfriend; così ho recuperato con un suo romanzo ancora inedito in Italia e, visto che mi è piaciuto molto, mi sono tuffata nella lettura de “Il mio sogno proibito”, superando l’iniziale sconcerto per le terribili magliette in similacetato della copertina.
Questo libro non mi ha conquistata completamente e ve ne spiegherò i motivi, ma andiamo dall’inizio ed entriamo meglio nei dettagli, cominciando dalla trama.
Nick, che ha quasi diciotto anni, non ha avuto una vita facile e nell’ultimo anno tutto si è complicato ulteriormente. Un amico lo ha messo nei guai, lo ha tradito, e lo ha lasciato solo ad affrontare le conseguenze di quell’errore.
Ora Nick ha la ferma convinzione di non valere niente e di essere solo spazzatura, un rifiuto tossico per chi gli sta intorno. E al momento Nick ha accanto a sé pochissime persone.
L’unica cosa che lo spinge ad andare avanti è il desiderio di andarsene dalla California per ricostruirsi una vita, ma per farlo ha bisogno di soldi che non ha, così decide di accettare il lavoro estivo di tuttofare presso la villa di vacanze del Reverendo Hale, ricco e famoso telepredicatore.
E qui, inaspettata -mente, Nick incontra una ragazza che gli darà al tempo stesso la speranza di un futuro migliore e la conferma di essere una nullità: si tratta della bellissima Reverie, la figlia sedicenne del predicatore. I due si incontrano nelle stalle della proprietà, mentre Nick sta pulendo i cavalli; l’attrazione tra i due è immediata: fisica e passionale da parte di Nick, più innocente e curiosa da parte di Reverie.

Entrambi sanno che coltivare l’amicizia e l’amore è un rischio, un tabù pericoloso, vista la differenza sociale, economica e culturale che c’è tra loro. La ragazza teme che i suoi genitori possano ostacolare la loro amicizia, ha paura di infrangere tutto ciò che il padre e la Bibbia le hanno insegnato. Ma l’ostacolo maggiore al loro amore sarà la pauradi Nick riguardo al suo passato: egli ha il terrore che Reverie scopra la verità, scopra gli errori che ha commesso e che questo la spaventeràfino a farla allontanare da lui. Così glielo nasconde…ma nessun segreto resta tale per sempre! E l’inevitabile colpo di scena finale metterà alla prova i sentimenti di entrambi i ragazzi.
Questo libro è narrato dal punto di vista maschile di Nick, ed è stato un bene, perché è il personaggio più interessante del romanzo; il suo racconto è tutto al presente ed è stato come assistere alla storia accanto a lui, in presa diretta. Nick è un ragazzo che dalla vita ha avuto solo delusioni cocenti e sofferenze, ma non è affatto un personaggio negativo, anzi. Il fatto di essere un ragazzaccio è tutto nella sua testa, è un auto convinzione che ha danneggiato la sua autostima, ma la presentazione di lui che leggiamo nella trama è assolutamente fuorviante.
Certo è che la sua attrazione per Reverie è la spinta che gli serviva per rimettere in piedi la sua vita, anche se lui stesso non si sente alla sua altezza e non crede di riuscire a costruire un futuro con lei.
In fin dei conti lei si chiama Reverie, e come il suo nome indica, è un sogno ad occhi aperti, una fantasticheria irrealizzabile.




La sua dolcezza mi calma. Mi fa dimenticare che siamo agli antipodi. 

Sì, forse dovrei chiedermi seriamente che cosa sto facendo con lei e

 perché mi torturo se so che finirà male, ma, quando lei sorride e 

mi guarda come se fossi tutto per lei, dimentico ogni cazzata.

Reverie, dal canto suo, è molto giovane e cresciuta nella bambagia: è la ricca e famosa figlia del predicatore, abituata a scuole private e a cavalcare durante i pomeriggi.È cresciuta seguendo per filo e per segno ciò che le dicevano i genitori, non ha mai trasgredito ai loro ordini, è in tutto e per tutto una brava ragazza. Agli occhi di Nick appare innocente e pura, curiosa e ingenua, dolce e allo stesso tempo provocante e non può che attirare la sua attenzione.
Devo dire che l’aggettivo che avrei scelto io per descrivere Reverie è infantile…e avrei aggiunto anche viziata e immatura. Scusate, ma per buona parte del libro mi ha davvero dato sui nervi. Noi conosciamo i suoi pensieri tramite brevissime pagine di diario in cui la ragazza affida alla carta le sue emozioni e la nascente attrazione che prova per Nick. Ora, dovevo continuamente sforzarmi di ricordare che Reverie ha solo sedici anni e quindi è suo diritto essere immatura, ma ragazze…sembrava di leggere il diario di una dodicenne. A sua discolpa, bisogna ricordare l’ambientebigotto e pieno di riflettori in cui è cresciuta; ma per buona parte del libro ho fatto fatica a sopportarla.
Il libro scorre piuttosto piatto e lento per tutta la prima parte; lo stile della Murphy è sicuramente teso a descrivere minuziosamente il flusso dei pensieri che corrono nella testa di Nick, ma devo confessarvi che dopo pochi capitoli non sopportavo più le frasette brevissime, intervallate da una marea di punteggiatura, spezzettate quasi alla nausea.

Soggetto verbo complemento oggetto. Verbo. Verbo. Comple-mento. Giuro, non ne potevo più.
Quando ormai temevo di aver preso una cantonata nel leggere questo romanzo, è arrivata la svolta, davvero inaspettata! Intorno al 70%, la trama si fa più avvincente, lo stile narrativo più incalzante e FINALMENTE Reverie dimostra di avere un po’ di spessore oltre che ad un’apparenza angelica! Anzi, subisce proprio un cambiamento sostanziale, diventando la roccia tra i due, e non più la bambolina da proteggere.
Sapevamo che il finale sarebbe stato in sospeso, ma non mi aspettavo che mi lasciasse così piena di domande e, ebbene sì, desiderosa di scoprire come prosegue la storia di Nick e Reverie.
Sperando che, nel secondo volume, la nostra Reverie mantenga il carattere forte che ho apprezzato nel finale e che, per i nostri due sognatori possa esserci il tanto sperato lieto fine.

Un abbraccio, Liliana









2 commenti:

  1. Bhe che dire? Un'enorme delusione!!! Ho letto tutti i libri di questa autrice, mi erano piaciuti tutti. Questo invece è di una noia mortale
    . Reverie sembra una bambina di dodici anni, insicura e infantile. Nick dal canto suo è insicuro del suo futuro e troppo spaventato dalla sua relazione con Reverie...neanche fosse la regina d'Inghilterra!!! Non so se leggerò il seguito, voglio prima vedere la vostra recensione. Un saluto Adriana

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  2. pensavo di essere io il problema...sono a metà libro e sto decidendo se andare avanti o meno...dopo questa recensione mi sa che anche per pura curiosità continuo...

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