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martedì 1 marzo 2016

Lascia che accada di Amber L. Johnson, recensione

Buonasera crazy,
Oggi vi parlo di Lascia che accada di Amber L. Johnson, uno young adult uscito per Mondadori ElectaYoung il 16 Febbraio, tratto da una storia vera, racconta di Lily e Colton e di come l’amore vero supera tutte le diversità. Mi avrà convinto? Venite a scoprirlo!

il mio sogno proibito Titolo: Lascia che accada
Autore:
Amber L Johnson
Serie:  No serie
Editore:
Mondadori Electa
Data:  16 Febbraio 2016
Genere: young adult
Categoria: High school-disability
Narrazione: prima persona, pov femminile
Finale: no cliffhanger
Coppia: Lily, studenmtessa ll'ultimo anno. Colton, g.iovane affetto dala sindrome di Asperger.


Quando Lilly incontra di nuovo Colton al liceo, nota subito qualcosa di strano in lui. "Oh, è un ragazzo splendido. È solo un po' diverso. Non ti guarda negli occhi e ti stritola quando ti abbraccia". Colton è affetto dalla sindrome di Asperger, un disturbo dello sviluppo imparentato con le forme più leggere di autismo. Fa fatica a stabilire dei rapporti di amicizia e a decodificare il linguaggio non verbale. È maldestro e non riesce a comunicare agli altri ciò che gli succede dentro: viene sopraffatto dall'emozione e crolla. "Vorrei che fossi come me, perché allora capiresti", le dice. Lilly cerca di capire Colton, e se ne innamora. Ben conscia della necessità di superare non pochi ostacoli con un ragazzo che ha un modo tutto suo di esprimere i sentimenti, lo trascina nel vortice di un amore limpido e profondo. "Lascia che accada" racconta l'"educazione sentimentale" tra i due adolescenti, il loro lento aprirsi l'uno all'altro, la determinazione di lei ad accettare e decodificare un linguaggio e dei gesti mai prevedibili. È un romanzo di formazione adolescenziale, senza tabù: esplicito, sincero ma sempre delicato, anche nelle struggenti descrizioni del contatto fisico tra i due ragazzi, che si cercano, si desiderano, e lentamente si aprono anche al sesso.

Siamo abituate a leggere di protagonisti perfetti, ricchi e bellissimi, al massimo con qualche trauma inflantile. Connor, il protagonista di Lascia che accada, è molto lontano dall’essere perfetto, è affetto dalla sindrome di Asperger ma questo non gli impedisce di innamorarsi, anzi, il suo sentimento è ancora più profondo e vero. Lily sembra essere un’adolescente come tutte le altre, si interessa ai ragazzi, esce con le amiche ed è molto goffa, ma non in maniera fastidiosa (sì, Bella Swan sto parlando di te). Conosce Colton da piccola e capisce che quel bambino così silenzioso è diverso da lei, ma non è importante perché per lei è un amico con il quale combinare guai. O meglio lei si fa sempre male e lui la salva sempre. Poi si perdono di vista per ritrovarsi durante l’ultimo anno di liceo e quella che era una semplice amicizia diventa subito amore.
Lily sa che stare accanto al suo Colton non sarà facile, dovrà essere lei a portare tutto il peso della loro relazione, perché lui è privo di qualsiasi interazione sociale, chiuso nel suo mondo in cui è difficile entrare. Per Colton cose come dichiarare il proprio amore, chiedere di uscire anche solo chiacchierare è difficile. In realtà difficile non è la parola adatta, perché sono tutti concetti che lui non sa nemmeno cosa siano, lui ama dipingere, ama parlare d’arte e ama Lily e per dimostrarglielo ha i suoi modi. Modi non convenzionali, non comuni ma non per questo meno importanti. Ogni volta che la sicurezza di Lily vacilla, che perde fiducia nella sue capacità di portare avanti questa storia, Colton troverà il modo per dichiararle il proprio amore.

“Io davvero ti amo. Se avessi avuto bisogno di sentirtelo dire prima, avresti dovuto chiedermelo. So quello che significa. Questo vuoto qui dentro,” appoggiò la mia mano sul suo petto, ” vuol dire  che ti amo. Quando non sei qui, non riesco a concentrarmi. È tutto troppo forte…ma il batitto del mio cuore fa così quando sei vicina a me”

È un romanzo adatto a chi ama gli young adult, pur trattando un tema molto delicato, è scritto in maniera semplice, ho avuto più volte il dubbio che la scrittrice fosse un’adole- scente, per poi rimanere di sasso quando ho scoperto che non era così. Senza dubbio a chi è ancora nella fascia d’età tra i 14 e i 16 anni amerà questo romanzo, chi è più grande lo troverà piacevole ma, come è successo a me, lo avrebbe voluto più approfondito.

A presto, Valentina F.






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