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venerdì 21 febbraio 2020

Tempesta e Furia di Jennifer Armentrout: estratto e recensione

Care Crazy,
oggi vi parliamo del tanto atteso Tempesta e Furia di Jennifer Armentrout, primo libro della nuova serie The Harbinger. Abbinato alla recensione troverete anche un bellissimo ESTRATTO di questa  uscita dal 20 Febbraio, arrivato in Italia grazie alla Harper Collins, ritorniamo nel mondo dei demoni e dei gargoyle. Questa è la storia di Trinity, un’umana un po’ speciale speciale, e del nostro vecchio amico Zayne (ricordate il gargoyle frienzonato della serie Dark Element?). Chissà cosa si sarà inventata questa volta la nostra Jennifer!




Tempesta e furia (Harbinger Series Vol. 1) di [Armentrout, Jennifer L.]Serie Harbinger  

Tempesta e Furia, 20 febbraio 2020
2 Rage and Ruin, 9 giugno 2020 in lingua originale

Autrice: Jennifer L Armentrout
Casa editrice: Harper Collins
Genere: Young adult paranormal
Categoria: Amore, misteri, gargoyle, demoni, angeli.
Narrazione: 1° pers. Pov Trinity
Finale: cliffhanger.









Gargoyle incaricati di proteggere l’umanità, demoni ribelli e una ragazza con un segreto esplosivo.

Il primo romanzo di una nuova trilogia, collegato alla serie Dark Elements.
Anche se sta diventando cieca, Trinity Marrow può vedere fantasmi e spiriti e comunicare con loro. Il suo dono, però, è parte di un segreto così pericoloso che è costretta a vivere nascosta in un luogo isolato, sorvegliata a vista dai Guardiani, gargoyle mutaforma incaricati di proteggerla. Perché se le creature degli Inferi scoprissero la verità sul suo conto la divorerebbero per accrescere il loro potere. Quando i Guardiani di un altro clan si presentano e le svelano che nel mondo reale c’è qualcuno che uccide sia i demoni sia i gargoyle, di colpo il mondo che Trinity ha sempre considerato sicuro implode. E a complicare le cose c’è il fatto che uno degli stranieri giunti in visita, il biondo Zayne, è la persona più indisponente che lei abbia mai conosciuto. Ma quando i demoni attaccano, collaborare diventa l’unica alternativa: per salvare la sua famiglia e forse il mondo intero, Trinity dovrà imparare a fidarsi di lui. Cosa niente affatto facile nel bel mezzo di una guerra tra potenze soprannaturali...



ESTRATTO


Zayne si avvicinò e la luna illuminò un po’ meglio il suo viso, che tuttavia restava offuscato ai miei occhi. «Scommetto che non c’è niente di comune in te.»
Non sapevo se lo intendesse come un complimento. «E cosa te lo fa pensare?»
«Vivi qui, nella sede a cui fanno capo decine di clan, e mi hai quasi tirato un pugno in faccia in cinque secondi netti» spiegò lui. «E poi te ne stavi nascosta dietro una tenda, da brava ficcanaso.»
Incrociai le braccia. «Non sono una ficcanaso.»
«Ah no?»
«Solo perché mi è capitato di trovarmi lì…»
«Dietro una tenda.»
Lo ignorai. «Solo perché mi è capitato di trovarmi dietro una tenda…»
«Nascosta dietro una tenda» mi corresse lui.
«Solo perché ero parzialmente oscurata da una tenda non significa che stessi ficcando il naso in giro.»
Adesso Zayne era a meno di mezzo metro da me e io sentii di nuovo il profumo di menta fredda. «Ti capita spesso di trovarti parzialmente oscurata da una tenda?»
Richiusi la bocca di scatto e feci un lungo respiro profondo. «Perché stiamo parlando di questo?»
Lui alzò una spalla, poi la riabbassò. «Perché sostieni di non essere una ficcanaso. Cioè, magari passi sempre il tempo libero dietro le tende. Che ne so io?»
Strinsi gli occhi. «Oh, certo, mi piace starmene dietro le tende. Adoro tutta quella polvere.»
«Dato che noto del sarcasmo, praticamente hai ammesso di essere una ficcanaso.»
«Non ho detto niente del genere.»
Lui abbassò il mento. «Perché non lo ammetti e basta?»
Feci per dirgli che non c’era niente da ammettere, ma era ovvio che ero lì a origliare. Sospirai. «Non riceviamo molte visite, perciò quando vi ho visti arrivare, mi sono incuriosita. Non avevo idea che steste parlando di cose importanti.»
«Allora, è stato così difficile ammetterlo?»
«Sì» risposi secca. «Mi ha ferita nel profondo. Potrei non riprendermi più.»
«Come sei finita a vivere qui?» chiese lui, tornando alla domanda di prima.
«È una lunga storia che non ho intenzione di raccontarti.»
Passò un momento. Anche senza vedere i suoi occhi, percepivo il peso del suo sguardo su di me. «Sei… frustrante.»
Le sopracciglia mi schizzarono verso l’alto. Wow. «Be’, tu spari sentenze. Chi è peggio?»
Zayne scoppiò a ridere. Non era la risata profonda di prima, ma un risolino secco come il deserto. «Probabilmente sono la persona meno critica che incontrerai in tutta la tua vita.»
«Be’, mi tocca dire che probabilmente non è affatto così.»
«Non mi conosci.»
«E tu non conosci me, eppure hai appena detto che sono frustrante» sottolineai.
«È un’ipotesi ragionata che ho elaborato dopo averti parlato per qualche minuto.»
Strinsi i pugni, presa dalla voglia di colpirlo; sarebbe stato sbagliato, ma mi avrebbe dato una grossa soddisfazione… Però sarebbe stato comunque sbagliato. Dovevo andarmene da lì. «Sai, non starò nemmeno a fingere che sia stato piacevole chiacchierare con te. Me ne andrò e basta.» Feci per voltarmi.
«Come ti chiami?»
Mi fermai e mi girai di nuovo verso di lui. «Sei serio?»
«Come ti chiami?» ripeté, anzi, pretese di sapere.
Mi salì il nervoso. «Mi chiamo Fatty Gliaffarituoi.»
«Che risposta sfigata» ribatté lui.
Mi uscì uno sbuffo da maialino. «A me pareva piuttosto brillante.»
«Ovviamente abbiamo idee molto diverse sul concetto di brillante» ribatté lui. «Ti rendi conto che prima o poi lo scoprirò?»
Era vero, ma col cavolo che gliel’avrei rivelato io. «Be’, allora non ti resta che aspettare. Stammi bene.»
Gli mostrai il dito medio, certa che riuscisse a vederlo con i suoi occhi da Guardiano, e poi mi voltai, pronta a sparire dalla sua vista.
«Trinity Lynn Marrow!» gridò Misha. «Giuro su Dio che quando ti prendo…»
Mi fermai di colpo e chiusi gli occhi.
«Ammetto che non pensavo di scoprirlo così presto» commentò Zayne in un tono che traboccava sarcasmo.
«Non ti conosco» gli dissi, girandomi di nuovo. «Però non mi piaci.»
«Non è molto carino» obiettò Zayne.


RECENSIONE

-Hai detto che ti piace stare sui tetti dei palazzi perché è la cosa più vicina alle stelle e più vicina al volo. E hai anche detto che la capacità di volare è l’unica cosa di cui sei invidiosa.
-L’ho detto, si.
-Vuoi volare?

Orfana di madre ed abbandonata dal padre, da fin troppo tempo, Trinity cresce tra i gargoyle, nonostante sia umana. Umana si, ma non del tutto: le sue doti sono alquanto speciali, come speciale è il suo segreto, tanto da essere protetta dagli “uomini-roccia”. Ma nel mondo di Trinity nulla è lasciato al caso, tutto segue un disegno ben preciso al fine di tenerla lontana da possibili minacce, eppure…
Eppure non si aspetta di veder sconvolte le sue certezze, né di incontrare Zayne, il gargoyle straniero ospitato dal suo clan, né di trovarsi in mezzo ad una guerra molto più grande di quello che può immaginare.
Jennifer Armentrout non si smentisce mai con i suoi mondi “alternativi”, e nemmeno con i suoi personaggi. Basti pensare a Katy e Daemon, Seth e Josie, Aiden e Alex e Roth e Layla. Ma è anche vero che tutte (o quasi) le sue lettrici, erano rimaste un po’ male per Zayne, il gargoyle innamorato e friendzonato, il bravo ragazzo di turno che non ha colto il momento giusto per amare la sua donna. E adesso? Bene, Zayne torna, ma non con un suo pov (come in realtà mi aspettavo), bensì con quello di Trinity: l’autrice infatti ci dà del tempo per conoscere meglio la protagonista femminile di questa storia e per introdurci nuovi (e dimenticati) dettagli che ci serviranno per il “quadro generale”.
Potete aspettarvi dei “botta e risposta” niente male, e di sicuro non aspettatevi uno Zayne come l’avete conosciuto, perché l’amore e le delusioni possono cambiare un uomo. Lei non è una che le manda a dire, e lui… è un po’ più cupo del solito, ma non temete. A sciogliere il gargoyle ci penserà qualcuno di nostra conoscenza, ma non sveliamo tutto!!

“Mi sento come … se ci fossimo già incontrati prima.
Mi sono sentito cosi anche la prima volta che ci siamo parlati, eppure non ci eravamo mai visti.
 Me lo sarei ricordato.”

Come tutti i libri delle precedenti serie fantasy, anche Tempesta e Furia ci regala delle emozioni, e ci tengo a sottolineare che questa storia  porta con sé un pezzo di Jennifer, quindi consiglio a tutte di leggerla con attenzione e con un pizzico di sensibilità in più: in molti libri sono spesso inseriti argomenti particolari, ma in questo, e per tutto ciò che la Armentrout mi ha fatto vivere con le sue storie, credo che ci sia un momento in cui dobbiamo lasciar parlare la sua penna, versare quella lacrima, e tifare per lei più di prima.
Questa volta ho una domanda per voi:
Riuscite ancora a vedere le stelle di notte?
Non date mai nulla per scontato, neanche le stelle che avete sopra la testa.

Con affetto,
Cinzia




Tempesta e furia (Harbinger Series Vol. 1) di [Armentrout, Jennifer L.]

3 commenti:

  1. Ciao! Secondo te è possibile leggere questo libro senza aver letto quelli della saga Dark Elements? O ci sono degli elementi in questo libro che non capirei non avendo letto i precedenti?

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    Risposte
    1. Ciao, secondo me è meglio se leggi prima l'altra serie, altrimenti ti ritroveresti con diversi personaggi di cui non riusciresti a capire fino in fondo i comportamenti e la storia.

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  2. Ciao, io vi dico ho letto tempesta e furia, ma non ho letto le altre serie ma comunque mi ci sono racapezzata lo stesso e vi dirò di più non vedo l'ora di leggere il prossimo libro...

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