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giovedì 10 settembre 2020

KCRAZY - IT’S OKAY TO NOT BE OKAY, un drama da non perdere su Netflix!

Questo 2020 si sta rivelando pieno di sorprese, fortunatamente non tutte brutte perché se c’è un fronte positivo in tutto questo proviene sicuramente dalla Corea e dai kdrama che stanno sfornando, uno più bello dell’altro. L’ultimo gioiello è già su Netflix con il titolo di It’s okay to not be okay (Psycho but its okay dal titolo coreano) composto da 16 puntate che ha mantenuto un rating elevatissimo durante tutto il periodo di trasmissione, sia a livello nazionale che non. 




LA TRAMA

It’s okay to not be okay racconta la storia di Moon Gang Tae, un operatore sanitario presso il reparto di psichiatria la cui occupazione principale, nonché la sua vera e propria missione nella vita è prendersi cura del fratello più grande (Moon Sang Tae) affetto da autismo. 
Costantemente in fuga da un passato che porta con sé dolori non ancora superati, sembrano non avere una casa al di fuori di quella che hanno l’uno nelle braccia dell’altro. Fin quando lungo questo viaggio senza meta incontrano la celebre scrittrice di libri per bambini Go Moon Young, che seppur non in fuga anche lei ha un conto in sospeso col passato che le ha lasciato un bagaglio fatto di disturbi della personalità. Quando Gang Tae e Moon Young si incontrano è come se l’una sia una pistola pronta a sparare e l’altro il freno che tiene premuto la sicura. Ma possono due persone così diverse, una che ha votato la vita al fratello autistico e l’altra che non conosce amore verso gli altri, essere fatti l’uno per l’altra?  

 

Perché guardarlo?    
Credo ci siano davvero pochi drama che posso dire di aver divorato in letteralmente tre giorni e questo è sicuramente uno di quelli. Il motivo principale per cui dovreste guardarlo è innanzitutto la singolarità della storia. Non parliamo della solita storia lei/lui, qui le storie d’amore sono due. Esistono tanti tipi di amori e forse quello più vero e sincero è quello fraterno, Gang Tae e Sang Tae ne sono la prova. Sono la roccia l’uno dell’altro, li vedrete lottare insieme, litigare, fare pace, camminare insieme, superare lo scoglio che ci può essere quando si affronta ogni giorno quel mostro che l’autismo rappresenta, prendersi cura reciprocamente della loro piccola famiglia che è per loro il bene più prezioso. 


L’altra importante ragione per vederlo è lei: Mun Young. 
A primo impatto non potrete evitare di dire ‘questa è matta’ perché è in tutto e per tutto un personaggio fuori da qualsiasi scherma. Per chi è avvezzo ai drama sa come molto spesso le protagoniste vengano inqaudrate come le ‘donzelle da salvare.
Mun Young non è così, non ha bisogno del principe azzurro ma di qualcuno che la faccia sentire amata e parte di qualcosa come non lo è mai stata prima d’ora.  Ho adorato i suoi momenti di follia e quando spinge Gang Tae oltre quei limiti che non è mai riuscito a valicare. 
Non posso mancare in una considerazione verso il terzo protagonista, se non il vero fulcro di questo drama; Sang Tae. Il suo personaggio dona al drama una sensibilità che si può quasi toccare, l’autismo non lo priva di qualcosa ma gli da il più che agli altri manca. Attraverso i suoi disegni esprime se stesso, quello che prova e quello che cerca sempre di dimostra è un’amore incondizionato per suo fratello. 


APPASSIONANTE. REALISTICO. STRAZIANTE. COL FIATO SOSPESO.

Alcune parole per descriverlo, ma Its okat è molto di più: è una storia che insegna, che trasporta. Ti immergi in esso e ti porta a provare quello che i personaggi sentono, a comprenderli, a ridere con loro, a piangere con loro (eh si, preparate i cleenex. Taaanti cleenex). Ma tranquilli, l’happy ending è assicurato. Un’altra caratteristica importante è come ci sia un vero e proprio racconto inserito in più racconti, come se la storia pricipare scorresse attraverso altre storie secondarie (cosa che ho visto solo in un altro drama ovvero Hotel del Luna, che vi consiglio!). 

 
I temi tratatti, l’interpretazione magistrale degli attori, il modo in cui vengono raccontati, il ritmo della storia, la scenografia e le ambientazione, il raccontare le vicende attraverso le fiabe per bambini dove il cinematic parallel è stato inevitabile con i film di Tim Burton, portano questo drama su un livello diverso rispetto a quello sperimentato fino ad ora.


NON LO COSIGLIO A CHI SEGUE I DRAMA, LO CONSIGLIO A TUTTI perché al di là della barriera cultura, che molti credono sia impossibile da oltrepassare, questa storia vi lascia qualcosa dentro. Vi sentirete arrichiti dopo averlo finito. 



PICCOLA CURIOSITA’ 

I cinque libri per bambini che vengono menzionati nel drama verranno pubblicati ufficialmente in Corea e distribuiti nelle librerie dopo il grande successo e le richieste dei fan che sono rimasti affascinati da queste storie. (E io sono molto invidiosa dei coreani per questo). 

  


MA CONOSCIAMO MEGLIO GLI ATTORI…


Kim Soo Hyun è un attore, cantante e modello sud coreano. Con questo drama torna sul piccolo schermo dopo il periodo passato al militare. Ha debuttato nel 2007 con piccoli show televisivi, passando a drama che hanno avuto molto successo come My love from a star. Attualmente è l’attore coreano più pagato a livello internazionale. La lista dei premi sono circa venti tra cui People's Choice Award (Korea), Best New Actor, Best Actor, Popularity Award, Grand Prinze. 

Seo Ye Ji è un attrice sud coreana, ha debuttato nel 2013 iniziando la carriera in una sitcom Potato Star ed è passata ai drama poco dopo, ottenedndo lead role fin da subito. E’ stata candidata nel 2014 come Best New Actress ai MBC Drama Awards ed è attualemnte candidata si Buil Film Awards per il premio Popular Star Award.

Oh Jung Se è un attore sud coreano, ha iniziato la sua carriera nel teatro passando attraverso ruoli secondari in serie di successo in Corea come Running Man o Petty Romance. Ottenendo poi ruoli importanti per il grande e piccolo schermo. Ha vinto premi come Golden Acting Award nel 2017 e Best Supporting Actor nel 2020.




IL LIBRO CHE VI CONSIGLIO… non può mancare un suggerimento romance da parte del Team Crazy: Ciò che resta di noi due di Virginia della Torre, che tocca argomenti sensibili come il mental haelth al pari di Its Okay. 



OST

1 commento:

  1. Mi avete incuriosita tantissimo e mi sto appassionando ultimamente delle serie coreane, la guarderò sicuramente e grazie anche per il consiglio finale sul libro.

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