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venerdì 11 settembre 2020

Prigioniera di Sky Warren e Annika Martin, recensione

Ciao Crazy,
Prigioniera è il primo libro della dilogia Criminals & Captives uscito per la Grey Eagle Publications il 7 settembre. Direttamente dal lavoro a quattro mani di Sky Warren e Annika Martin, due autrici già conosciute in Italia, che qui abbiamo la possibilità di conoscere con una storia diversa fatta di oscurità e di luce, di vendetta e redenzione, di prigioni e di libertà.




Serie:
Criminals&Captives #1

Titolo: Prigioniera (Hostage)

Autore: Sky Warren, Annika Martin

Data: 7 settembre 2020

Editore: Grey Eagle Publications

Genere: Dark Romance

Categoria: suspence/crime

Narrazione: prima persona, doppio pov

Finale: No cliffhanger



La prima volta che lo vedo, mi sembra la personificazione del potere: minaccia allo stato puro e muscoli frementi, nonostante le manette ai polsi. È pericoloso. È selvaggio. Ma è anche l’uomo più bello che io abbia mai visto.
Quindi, mi nascondo dietro ai miei occhiali e al mio libro come faccio sempre, perché anch’io ho dei segreti. Poi, però, decide di partecipare al corso di scrittura che tengo all’interno della prigione, e mi conquista con la sua onestà. Nelle storie che scrive, mi racconta i suoi segreti e diventa sempre più difficile nascondere il mio. Quando si avvicina troppo, rabbrividisco. Solo le manette, le sbarre e le guardie lo trattengono. Di notte, non riesco a smettere di pensare a lui, da solo nella sua cella.
Ma è proprio quello il problema, con un animale in gabbia: non si può mai sapere quando morderà. Potrebbe usarti per scappare. Potrebbe persino trascinarti in una foresta e metterti una mano sulla bocca, per impedirti di chiamare la polizia. Potrebbe farti raggiungere l’estasi con tale intensità da annebbiarti la mente, impedendoti di pensare.
E tu potresti arrivare a desiderarlo più del tuo prossimo respiro.
Devo essere sincera non pensavo questo libro sarebbe mai stato tradotto, quindi quando ho scoperto questa uscita sono stata davvero felice che la Grey Eagle lo portasse. La storia di un prigioniero che si innamora di una donna appartenente a un modo completamente diverso dal suo è qualcosa che per certi versi sa di già sperimentato, di già letto. Ma quello che distingue il libro di queste due autrici è la caratterizzazione dei personaggi. Abby che all’apparenza può sembrare la donzella fragile e delicata, ha in realtà sulle spalle una vita che l’ha fatta crescere troppo in fretta, che l’ha fortifica e che fin dalle prime pagine mi ha coinvolta insieme a lei nella lotta interna che stava combattendo contro il passato. Nel momento di scegliere tra ciò che era giusto e ciò che le diceva il cuore, è la parte più forte di lei che sceglie quello che la fa stare bene.

Nonostante le catene, sembra vivace, selvaggio e libero: una forza della natura. Mi fa sentire come se fossi io quella in prigione. Inoffensiva, piccola, attentamente rinchiusa.

Ed è lui, Grayson, quello che la fa sentire bene e male, debole e forte allo stesso tempo. Duro fuori, morbido all’interno, la sua possessività rasenta il morboso. È un personaggio privo delle sfaccettature da prince charming, pieno di cicatrici visibili e non. La vita gli ha riservato tanta bruttezza fino a quel momento, quando la prima cosa bella che trova gli si presenta sotto forma di una giovane insegnate diventando così avido di lei, sapendo anche che sarebbe meglio lasciarla andare.

«Tutte le donne che ho avuto, le ho scopate una volta solo, in piedi in uno squallido bagno o in posti simili. Non era nulla rispetto a…» Indico nella sua direzione. «Prima vedevo in bianco e nero, ma con lei vedo a colori. Accade questo, quando trovi qualcuno e sai che è la persona giusta.»

Durante tutto il libro la sensazione percepita non è solo quella di una storia tormentata di due amanti che si sono incontrati nel posto sbagliato al momento sbagliato, quanto la lotta di entrambi contro la vita che prima sembra averli puniti e che poi li ha messi sullo stesso cammino donali alle braccia l’uno dell’altro come una forma di ricompensa per le pene patite. Leggere questo libro mi ha dato la possibilità di conoscere le due autrici in una veste diversa e di apprezzare una scrittura creata con il giusto equilibro tra suspence e dark, di chi sa raccontare senza dire troppo incuriosendo il lettore senza annoiarlo.
Nel prossimo libro conosceremo un personaggio che mi ha incuriosito molto, Stone. Consiglio il libro se cercate un dark non troppo forte, ma che abbia tutte le carte in regola per soddisfare la vostra vena oscura.

A presto!
Luigia


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