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mercoledì 2 dicembre 2020

Non tentarmi di Ivy Smoak, recensione

Crazy,
oggi vi parlo di Non tentarmi di Ivy Smoak, primo volume non autoconclusivo della serie The Hunted, pubblicato in Italia il 5 Novembre 2020 per Queen Edizioni. Il libro ci porta a conoscere la giovane Penny Taylor ed il professor James Hunter e ad osservare, tramite gli occhi di Penny, l’inizio della loro proibita e difficile storia d’amore. 




Serie:
The Hunted #1

Titolo: Non tentarmi

Autore: Ivy Smoak

Editore: Queen Edizioni

Data: 5 Novembre 2020

Genere: New Adult

Categoria: Forbidden love, Instant love

Narrazione: 1° persona protagonista femminile

Finale: Cliffhanger



La timida studentessa Penny Taylor è sempre stata ligia alle regole. O, almeno, così appare ai suoi compagni di classe. Ma ha un segreto inconfessabile: si è innamorata del suo professore. Ed è abbastanza sicura che lui la ricambi. Tutti amano il professor Hunter. È alto, tenebroso, bello… e irraggiungibile. Ma sono i segreti celati dietro ai suoi profondi occhi marroni ad attirare Penny. Segreti più oscuri di quanto lei possa immaginare. L’anno precedente, James Hunter ha abbandonato la sua vita da miliardario a New York per diventare un professore. Ha una regola ben precisa: non dare confidenza agli studenti. Dovrebbe essere facile rispettarla, dato che nella sua nuova città è praticamente un eremita. È questo l’unico modo che conosce per custodire i suoi segreti. Ma non si sarebbe mai aspettato di avere una studentessa così bella… Deve resisterle. Deve allontanarsi. Penny merita di più di un uomo in fuga dai suoi demoni. Lei però lo sta sfidando a superare il limite. E lui non è mai stato bravo a resistere alle tentazioni.


Farò una confessione: probabilmente non sarò minimamente oggettiva nel recensire questo romanzo perché penso che Penny Taylor sia la protagonista che mi è piaciuta meno di tutte le migliaia di protagonisti delle migliaia di libri che ho letto negli anni. Ci sono stati protagonisti con cui non sono stata d’accordo, ma che ho capito. Altri che ho odiato, ma rispettato. Cattivi che non potevano piacere, ma che ho trovato assolutamente coerenti e centrati con il loro personaggio. E poi c’è Penny Taylor. Mia nonna per descriverla userebbe un modo di dire tipico delle sue origini che, tradotto in italiano, recita: “Mamma Gigi mi tocca!!! – Toccami Gigi che mamma non guarda!”. Una ragazzina molto bella che si crede una vittima del mondo quando in realtà è solo vittima di sé stessa, della sua immaturità e del suo egocentrismo. Sempre troppo preoccupata di passare a volte per una gattara, altre per una ragazza facile, il tutto nel giro di dieci minuti, da non riuscire a vivere davvero libera quello che le sta succedendo. Giudica, ma ha paura che gli altri lo facciano con lei. Si crede innamorata persa di James, ma non esita a metterlo in discussione appena ha la possibilità di farlo, e non indugia nel regalare momentaneamente il suo cuore, ed il suo corpo, a un altro uomo, semplicemente per paura di restare sola. Continua a chiamare James per tutto il libro con un referenziale “Professor Hunter” non solo nella realtà, potrebbe essere un piccante gioco di ruolo, ma anche nei suoi pensieri, salvo poi dimenticare tutta la sua pudicizia quando lo incontra su una superficie orizzontale, o verticale, o nell’oceano, o in macchina, o su un campo da golf. Insomma, appena se lo ritrova a un metro di distanza. Con tutte queste contraddizioni avrebbe potuto essere un personaggio interessante. Odioso, ma interessante ed esplosivo. Invece rimane semplicemente piatto. Odioso, incoerente, e piatto. Al contrario, James Hunter è un protagonista che l’autrice non ci presenta in maniera limpida come Penny, ma che sembra più centrato, seppur rifletta certi cliché tipici del genere. È un ventisettenne, bellissimo, ricchissimo, intelligentissimo e dal passato ambiguo. Mago della dialettica e divinità del sesso, perde la testa per Penny al primo sguardo. Ed incredibilmente continua ad amarla anche dopo averla conosciuta, aggiungo io. Ivy Smoak ci lascia ancora con molti dubbi su di lui. Punti oscuri, tanto non detto, pensieri inespressi. Così tanti da lasciare incerti su questo professore ferito ed affascinante. 

“Mi dispiace, ma avrete bisogno di un’altra me, per conoscere i miei pensieri”
“Un penny per i tuoi pensieri. Beh, dovrò portare il mio salvadanaio, venerdì prossimo.”

“Non tentarmi” poteva essere un libro capace di catturarmi. Ho da sempre un debole per i professori e per gli amori proibiti che non dovrebbero essere ma, contrastati, sfidano la ragione, la morale e il senso comune per poter emergere. Purtroppo, nonostante un ritmo piuttosto serrato che facilita la lettura e la rende scorrevole, non è riuscito a convincermi, vuoi per la protagonista, vuoi per la storia in sé che sembra incompleta e mai davvero raccontata. Su questo fattore probabilmente pesa il fatto che il libro è il primo capitolo di una serie composta da quattro volumi tutti riguardanti la stessa coppia, e quindi penso che su molto del non detto, non chiarito e non sviluppato si farà luce nei volumi successivi. Una lettura gradevole e un giudizio ancora sospeso sulla serie che questo capitolo avrebbe potuto lanciare meglio. 

Gaia



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