Carissime Crazy,
Oggi vi parliamo di un romanzo storico, uscito di recente dalla magica penna di Rebecca Quasi, che già avevamo conosciuto e amato con un contemporaneo.
Si tratta di Dita come farfalle, la storia di una nobile andata in sposa ad un duca, decisione presa quasi a tavolino e senza che i due promessi si conoscessero se non di sfuggita per un paio di volte. Lei è una giovane composta e compita, che non alza mai la voce, sorride dolcemente, tiene gli occhi bassi, ma quando è emozionata, o arrabbiata, o felice, muove le dita delle mani sulla stoffa delle sue gonne in movimenti veloci e leggeri che al duca suo marito ricordano le farfalle in volo...
Vogliamo scoprire insieme cos’è in grado di far volare queste farfalle?
Titolo: Dita come farfalle
Autore: Rebecca Quasi
Data: 19 novembre 2018
Editore: DriEditore
Genere: historical romance
Categoria: Regency
Narrazione: 3a pers, POV alternato
Londra. 1818.
Per Lady Caroline Webster, figlia del duca di Clarendon, è naturale sposare per convenienza James Cavendish, duca di Rothsay. E non trova nulla di anormale nemmeno nell'essere del tutto ignorata da lui dopo le nozze. Del resto, unico scopo della loro unione è il mantenimento del casato e il concepimento di un erede, obiettivo che richiede sporadica e taciturna applicazione. Il tranquillo menage precipita quando, in seguito a un aborto spontaneo, Caroline scopre che suo marito non è l'uomo freddo e posato che si è sforzato di apparire.
E Rebecca Quasi me l'ha fatta di nuovo! Mi ha lasciato senza parole, a bermi le sue pagine una dietro l'altra senza quasi interruzioni. I suoi personaggi, sempre intensi, emozionanti, veri, mi sembra di vederli e sentirli, quasi mi parlino direttamente. E' incredibile quanto si riescano a captare i loro sentimenti, soprattutto quando, come nel periodo storico in cui il romanzo è ambientato, ogni guizzo di emozione andava soffocato e negato.
James è un duca costretto dalle regole del proprio casato a scegliere una moglie "adeguata" per dare al suo titolo un altrettanto adeguato erede. Sembra un uomo freddo e austero, incapace di provare alcun tipo di passione, ma Caroline scoprirà con sorpresa che non è proprio così. E badate bene, ho detto sorpresa e lieve disappunto, non rabbia, o stizza, o voglia di rivalsa. La società estremamente maschilista e dedita alla salvaguardia delle apparenze, soprattutto tra i nobili e all'epoca, consentiva che chiunque potesse avere vite parallele, al di fuori del tetto coniugale.
Siete una ribelle, Vostra Grazia, una ribelle e un'anarchica, se me ne fossi accorto in tempo, non vi avrei mai chiesto di sposarmi.
Grazie a Dio, però, non me ne sono accorto.
Caroline, da brava figlia di duca, allevata per essere sempre composta ed elegante, e abituata a ubbidire e sorridere, accetta ogni stranezza del marito, ogni mancanza di attenzione, ogni assenza ingiustificata, ogni silenzio. Il matrimonio è visto da entrambi come una tappa necessaria alla vita, inevitabile come invecchiare, o morire.
Ma… un giorno, una passeggiata nel parco rivelerà a Caroline qualcosa che mai avrebbe creduto possibile. E da lì inizia la sua rinascita.
Il duca di Rothsay è molto di più di ciò che vuol far credere e sua moglie viene attratta da quell'uomo che vede così differente, come una falena dalla luce. Essendo stata una bambina poco amata, forse solo perché le regole imponevano austerità, si rivelerà una donna invece molto passionale, piena d'affetto per i bambini, anche non suoi. Dove serve polso? Eccola trasformarsi in una lady di ferro. Serve invece compassione e amore? Ecco Caroline impersonare un angelo caritatevole. Così diversa dalla propria madre, incapace perfino di abbracciarla, nessuno la riconosce più, nella vecchia casa paterna.
Aveva nascosto le mani nelle pieghe della gonna, probabilmente non riusciva a controllarle.
Oh, buon segno, le farfalle erano tornate.
E James? Be', lui è un'altra storia. Potrebbe essere affascinato da una creatura così dissimile da quella che aveva scelto proprio per la sua compostezza? Non dovete far altro che leggere questo romanzo, e scoprirlo da voi. Il viaggio vale assolutamente la pena e la spesa.
Da parte mia non posso far altro che consigliarvi di non perdervelo.
Cri
Nessun commento:
Posta un commento