martedì 24 aprile 2018

Bottoni e dolore di Penelope Sky, recensione

Buongiorno mie carissime crazy,
oggi parliamo del terzo e ultimo libro della Buttons Series, di Penelope Sky: Bottoni e dolore, uscito l'11 aprile scorso.
La storia tra la bella schiava e il suo padrone, Crow e Pearl, soprannominata Bottoncino.
Li avevamo lasciati separati e sofferenti, lei innamorata di lui e lui apparentemente indifferente. Ma Crow riuscirà mai a capire cosa prova per la sua schiava? E potranno mai stare insieme, trovare un accordo… E soprattutto, riusciranno a vendicarsi di Bones? Perché tutte noi che abbiamo letto i precedenti episodi della serie la vogliamo assolutamente, questa vendetta!




Serie dei Bottoni

1. Bottoni e pizzo, 1 Dicembre 2017
2. Bottoni e odio, 15 Febbraio 2018
3. Bottoni e dolore, 11 Aprile 2018

Autore: Penelope Sky

Editore: Self publishing

Genere: contemporary romance

Categoria: erotico/suspense

Narrazione: Prima Persona, Pov Alternato

Finale: No Cliffhanger



Quando ho visto una via di fuga, l'ho afferrata al volo. Ora sono a New York e cerco di rimettere insieme i pezzi della mia vita. Nonostante il localizzatore nella mia caviglia, Crow non è venuto a cercarmi. Non mi ha neppure telefonato. Gli avevo confessato i miei veri sentimenti per lui, ma mi aveva rifiutata crudelmente.
Forse mi ha dimenticata.
Un giorno entro nel mio appartamento e vedo una pila di bottoni sopra il tavolo. Non li ho messi lì io, perciò c'è soltanto una spiegazione per la loro presenza.
Forse Crow non mi ha affatto dimenticata, dopotutto.



Avviso: non leggere la recensione se non si sono ancora letti i precedenti libri della serie. Possibili spoiler.

Inizio subito dicendo che questa terza ed ultima parte della bella storia tra il "padrone" Crow e la sua combattiva schiava Pearl mi ha purtroppo molto deluso. Il che dimostra quanto abbiano ormai fatto il loro tempo le trilogie: storie magari bellissime, ma che andavano piuttosto sviluppate con un centinaio di pagine in più, nell'arco di un unico volume. Quando si cerca di creare nuove situazioni di suspense per accrescere l'attenzione del lettore, si rischia di esagerare e scadere nel, mi dispiace dirlo, ridicolo. Ma procediamo con ordine, perché non tutto è perduto o da buttare via.
Abbiamo lasciato i nostri due protagonisti in un immenso cliffhanger, alla fine del secondo libro: Pearl in volo verso l'America, scappata via dal suo amato Crow perché non prova amore per lei. Anche se nessuna di noi ne è mai stata davvero convinta.
E infatti Crow per mesi si comporta esattamente come uno stalker, controllando la vita di lei a distanza, grazie al localizzatore impiantato nella caviglia di Pearl. Non la ama, dice a suo fratello di esserne certo, ma non riesce a dimenticare la bella schiava. Tuttavia non può andare a riprendersela perché lei è stata chiara: senza amore, e senza più debito da pagare, lei non sarà mai più sua. È così che a Crow viene un'idea ed è così che fa trovare a Pearl dei bottoni sul suo tavolo. Naturalmente, che il debito non sia ancora del tutto saldato non è che una scusa, falsa e per nulla spiegata, eppure va benissimo per entrambi,  che non aspettavano altro per ricominciare a frequentarsi e… amarsi. Anche se Crow si ostina a chiamare il loro rapporto in qualunque altro modo tranne che amore.




A questo punto però, l'intreccio muta velocità e leggendo sembra di essere trascinati sul set dell'ultimo Fast and Furious. Inseguimenti rocamboleschi, sparatorie, sangue a fiumi ovunque, morti, feriti ed esagerazioni di ogni tipo. Probabilmente ho un problema io con un certo tipo di racconto, ma anziché sentirmi maggiormente coinvolta, di scena in scena, mi sono trovata troppo spesso a ridere delle situazioni assurde che vengono a crearsi. Fino alla trovata finale in cui… non posso dirvi cosa succede, ma davvero Pearl sembra più in gamba e maggiormente piena di risorse di Wonder woman!
Peccato per questo finale esagerato e "cinematografico". Peccato perché la storia di Pearl e Crow, a partire dalla trovata dei bottoni a pagamento del debito di schiavitù, appassiona e convince.

Questi due personaggi mi hanno coinvolto da subito, per la loro lealtà e onestà, per la coerenza dei loro gesti e dei loro pensieri. La nascita del sentimento tra loro, a dispetto del fatto che assolutamente non volessero provarne, lei per timore che si trattasse solo di sindrome di Stoccolma, lui perchè è molto più nobile di quanto un malavitoso dovrebbe essere, mi ha stupito e quasi commosso. E la scrittura della Sky è davvero pregevole.
Per tutto questo ho ponderato bene prima di scrivere questa recensione e mi dispiace che il voto di quest'ultimo volume non superi le tre stelline…
Nonostante questo, se avete letto le disavventure dei bottoni fin qui, non potete tralasciare quest'ultima parte e non sapere come andrà a finire tra Crow e Pearl… Potrebbe anche darsi che la parte cinematografica vi convinca e vi piaccia molto più che a me… Di certo non vi annoierà!
Con affetto, alla prossima lettura.

Cri












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