mercoledì 11 novembre 2020

Grishaverse - Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo, recensione

Ciao Crazy,
oggi vi parlo di Grishaverse – Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo, uscito il 3 Novembre2020 per Mondadori, primo libro della serie The Shadow and Bone Trilogy. Questo fantasy romance ci prende per mano e ci accompagna a scoprire le origini del Grishaverse nel quale sono ambientati anche “Sei di corvi” ed “Il Regno Corrotto”, già editi da Mondadori, appartenenti alla serie “The Six Crows Trilogy”. Vi confesso che non sono una grande appassionata di fantasy romance. Mi piacciono, ho letto i più famosi, ma non sono mai stati la mia prima scelta. Nonostante ciò, trovo che “Tenebre e Ossa” sia un libro imperdibile, che mi ha lasciata impaziente di leggere come proseguirà la storia di Alina e desiderosa di recuperare tutti i libri dell’autrice che ho fino a questo momento accantonato. 

ps. Una serie netflix sulle storie ambientate nel Grishaverse sta per arrivare! Quale miglior motivo per approcciarsi a questa lettura?





Serie:
The Shadow and Bone Trilogy #1 - Grishaverse Series #1

Titolo: Grishaverse – Tenebre e Ossa

Autore: Leigh Bardugo

Data: 3 Novembre 2020

Editore: Mondadori

Genere: Young Adult 

Categoria: Fantasy

Narrazione: 1° persona, pov. femminile

Finale: Cliffhanger


Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro.
L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei.
Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente.
Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
Che bel libro! Com’è costruito bene! Metto le mani avanti e avviso da subito che il libro non è autoconclusivo ma il primo volume di una trilogia. Infatti, seppur non si concluda con un cliffhanger esaltante ma con un finale che potrebbe essere visto come tale, tanti sono i punti che restano in sospeso ed i dubbi che solo la lettura dei successivi romanzi della serie potrà chiarirci. Inoltre, anche il mondo fantastico creato, il Grishaverse, credo sarà ulteriormente approfondito, pur essendo già in questo volume chiaro, ben strutturato e molto credibile. 

“Il problema del desiderio è che ci rende deboli.”

Alina e Mal sono una coppia di giovani orfani, cresciuti insieme presso il palazzo del duca di Keramsov. Hanno un legame molto profondo, nato dalla solitudine che ha unito i due bambini durante gli anni, e sono uno la casa dell’altro. Tanto forte, vincente, aperto al mondo ed estroverso è Mal, diventato il miglior cacciatore del regno, quanto debole, fragile e quasi trasparente agli occhi del mondo è Alina, apprendista cartografa, segretamente innamorata di quello che per lei è come un fratello. Lavorano entrambi per l’esercito di Ravka, un tempo nazione potente ora circondata da nemici, in un mondo che si divide fra uomini e Grisha, persone speciali in grado di utilizzare la “piccola scienza” e modellare gli elementi naturali al loro servizio per sostenere il Re. Quando il reggimento in cui Alina e Mal sono arruolati si trova a dover attraversare il non mare - la faglia d’ombra popolata dai malvagi volcra creata molti anni prima da un Grisha crudele - e la vita di Mal è messa in serio pericolo, Alina riesce a evocare inconsciamente dentro di sé un potere strabiliante e a rivelarsi come un potentissimo Grisha, l’Evocaluce, che tutto il mondo stava aspettando. Da questo momento, la vita di Alina cambia completamente. È costretta ad abbandonare tutto ciò che ha sempre conosciuto e ad iniziare l’addestramento dei Grisha, sotto la guida dell’Oscuro, il Grisha più potente e magnetico del regno, che la protegge, la sostiene e di cui diventa ben presto la prediletta. 

“Tu mi sei mancata ogni ora. E sai qual era la cosa peggiore? Che mi ha colto completamente di sorpresa… Ho rischiato la vita per te. Ho percorso mezza Ravka per te, e lo farei ancora e ancora e ancora, solo per stare con te, solo per soffrire la fame con te, per soffrire il freddo con te e sentirti ogni giorno lamentarti del formaggio duro. Per cui non dirmi che non ci apparteniamo” concluse con slancio. Era molto vicino ora, e il cuore improvvisamente mi martellava nel petto. “Mi dispiace di averci messo così tanto per vederti, Alina. Ma ora ti vedo.”

Alina è indubbiamente l’assoluta protagonista del libro, che conosciamo attraverso i suoi pensieri e la sua voce, seppur magistralmente accompagnata da un personaggio indecifrabile ed affascinante come l’Oscuro, da una presenza sana, sicura e cristallina come Mal e da personaggi secondari ben caratterizzati e variegati. Da bambina e adolescente insicura in continua lotta contro sé stessa, alla costante ricerca di una casa e di essere vista ed accettata, durante il romanzo comprende piano piano i suoi poteri e quindi sé stessa, combattendo la sua battaglia accanto alla battaglia di tutti gli uomini, prendendo scelte difficili e non scappando dalle proprie responsabilità. La sua evoluzione è evidente e graduale, pagina dopo pagina. Resta la domanda fondamentale: saprà gestire i suoi immensi poteri? Sarà in grado di non soccombere e non sparire davanti ad essi? 
Mal è, ad oggi, uno dei pochi umani di cui si racconta con più attenzione nel libro. Un giovane sfacciato, bellissimo e molto leale, nato per essere un cacciatore, che tiene ad Alina come fosse una sorella e non l’abbandona, nonostante le loro incomprensioni e momenti difficili. Durante il libro si trasforma, diventando un uomo, accettando i suoi sentimenti, accettando il sacrificio, accettando il suo destino. Spero che nei prossimi volumi della serie la Bardugo riesca a caratterizzarlo maggiormente in tutte le sue sfaccettature.
Infine, l’Oscuro. Il Grisha più potente di tutti, il secondo uomo più importante del regno dopo il Re. Intrigante, interessante, difficile da comprendere, bellissimo e con un carisma impareggiabile, sempre in bilico fra la cattiveria e la freddezza che regala un immenso potere. Sembra materia inafferrabile in continua evoluzione che, fino ad un certo punto della storia, non si riesce a catturare. Tenebre e Ossa non vuole essere un triangolo né una storia d’amore ma, nonostante ciò, durante la lettura sarete molto in dubbio su colui al quale vorreste consegnare il vostro cuore, e al quale vorreste che Alina consegnasse il suo. 

“Ti amo, Alina, e amo anche la parte di te che ha amato lui.”

“Tenebre e Ossa” è un fantasy young adult in cui il worldbuilding è molto ben caratterizzato. Nonostante alcuni aspetti debbano essere approfonditi, ci troviamo in una terra fredda, ostile, perennemente in guerra, guidata da un sovrano non illuminato e con differenze di casta molto marcate nel qualche anche i Grisha, dalla loro posizione privilegiata, risultano comunque schiavi di uomini mediocri. La storia scorre lineare, ma costruita magistralmente, incredibilmente facile da leggere, nonostante nomi complessi ed elementi non sempre comuni, grazie ad una penna di livello. Assolutamente consigliato. Non abbiate paura di approcciarvi a questo libro prima dell’uscita dei capitoli successivi. Il finale vi lascerà in attesa ma soddisfatte, tanto da voler recuperare tutti gli altri libri di Leigh Bardugo.

Gaia




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