lunedì 28 settembre 2020

Principe di Cuori di L.A. Cotton, recensione

Ciao Crazy, 
Principe di Cuori è il primo libro della serie Verona Lagacy che segna il ritorno di L.A. Cotton nelle librerie e digital store italiani uscito il 17 settembre per Queen Edizioni. Un retelling in chiave moderna che ci porta a rivivere una delle storie più conosciute di tutti i tempi nonché una delle più sofferte, ma in questo caso i protagonisti avranno un finale altrettanto tragico?




Serie:
Verona Legacy #1

Titolo: Principe di Cuori (Prince of Hearts)

Autore: L.A. Cotton

Data: 17 settembre 2020

Editore: Queen Edizioni

Genere: New adult

Categoria: dark romance – suspence

Narrazione: prima persona, pov alternato

Finale: cliffhanger



Arianne Capizola è tale e quale a suo padre. Umile. Onesta. Diligente.
Preferirebbe passare le sue giornate a fare volontariato, invece di stare spalla a spalla con i suoi compagni di classe superficiali e snob.
Niccolò Marchetti è tale e quale a suo padre. Oscuro. Pericoloso. Subdolo.
Preferirebbe passare le sue giornate sul ring a sporcarsi le mani di sangue, invece di frequentare le lezioni e mantenere le apparenze.
Quando le loro strade si incontrano, alla Montague University, nessuno dei due è disposto ad abbassare le barriere che ha costruito nel corso del tempo. Ma lui non può resistere alla ragazza che sembra avere le stelle negli occhi, e lei non può dimenticare il ragazzo che quella notte l'ha salvata.
C'è solo un problema.
Per Arianne, Nicco non è un cavaliere dall'armatura splendente. Lui è il figlio del più grande nemico di suo padre. Lui stesso è il nemico. E le loro famiglie sono in guerra.


“Ché mai vicenda fu più dolorosa di questa di Giulietta e del suo Romeo.”

La prima impressione che ho avuto è stata come se Romeo e Giulietta si fossero incarnati in Niccolò e Arianne, i due protagonisti, una sorta di destino che perseguita e colpisce le famiglie di generazione in generazione. Quello che l’autrice è riuscita a fare è stato proprio far rivivere i due antichi personaggi in quelli moderni, donando loro quel carattere che ricordava tempi ormai dimenticati in una cornice contemporanea. Dove le sventure che i due affrontano sono adattate alla modernità ma non vi nascondo che a un certo punto ho pensato che qualcuno avrebbe sguainato una spada e si sarebbe dichiarato pronto a battersi per onore. 

Lei era tutto ciò che non avrei mai potuto avere. Tutto ciò che non avevo mai voluto. Fino ad ora.

Questa nota antica nella modernità l’ho percepita nei personaggi quanto nei dialoghi che all’inizio pensavo avrebbe smorzato l’atmosfera stessa del libro. Ma che al contrario è stato un elemento in più che ha portato le vicende raccontate a essere più credibili con gli intrighi, i segreti non rivelati, i colpi di scena che non mancano a ogni capitolo. Arianne all’inizio mi è sembrata un personaggio che avrebbe potuto danneggiare l’insieme del racconto, a tratti un po’ troppo scialba per le situazioni ma che con l’andare avanti ha avuto la sua occasione di farsi valere. Il nostro Niccolò è un Romeo fatto e finito, solo con un’anima più sporca e oscura che non pretende di essere il principe senza macchia ma un cavaliere con l’armatura pronto a difendere ciò che ama.

In quell’istante, realizzai che Nicco era come una tempesta. Arrivava senza preavviso e scompariva altrettanto velocemente, senza preoccuparsi dei danni che si lasciava alle spalle. Non volevo farmi distruggere da lui. Ma, proprio come durante una tempesta, a volte era impossibile fuggire. Potevi solo correre ai ripari e sperare di sopravvivere.

Personalmente credo che i retelling, come i remake per i film siano sempre un terno al lotto. Si parte già da una base solida che può essere stravolta a tal punto da rovinare quello che vi si pone sopra e quindi ottenere qualcosa di nettamente scarso. Ma non è quello che è successo con la storia della Cotton che con questo quarto libro pubblicato in Italia è diventata una delle miei preferite nel genere new adult. La sua scrittura è scorrevole, i personaggi hanno caratteri bene delineati e trovo questa prima parte molto riuscita. Speriamo che i nostri eroi non facciano la fine dei loro ‘antenati’ e che abbiano il lieto fine che si meritano nel prossimo capitolo. 

Luigia




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