venerdì 2 luglio 2021

Light of Home di Tara Sivec, recensione

Light of Home decreta il ritorno in Italia di Tara Sivec grazie alla Always Publishing.

"Mi fa apprezzare la mia casa, perché lei È la mia casa."

Appena ho terminato il libro avevo tante emozioni, tutte quelle che queste pagine sono arrivate a trasmettermi. Come le onde che bagnano Fisher Island i sentimenti di cui Tara Sivec racconta in questo #secondchance #militaryromance sono travolgenti e in grado ti portarti con sé.

La storia di Fisher e Lucy è raccontata in un misto tra passato e presente, da entrambi i punti di vista dei protagonisti cosa che permette di comprendere appieno come ogni azione e scelta fatta nel passato abbia avuto una reazione nel presente. Lasciando che ogni parte di questa storia avesse un impatto diverso ogni volta che una piccola verità veniva rivelata.

L’estensione temporale della storia rappresenta una possibilità, quella di scoprire la crescita dei protagonisti. Lucy da giovane donna che ha sposato il suo primo amore che stava per partire per la guerra diventa una donna la cui forza, tenacia e coraggio sono emersi come conseguenza delle ferite subite diventando i veri protagonisti. Raffigurando una donna che ha posto sulle sue spalle il peso del mondo senza mai lamentarsi pretendendo solo di essere amata con sincerità. 

«Amo questo punto. Ogni volta sembriamo le ultime due persone rimaste sulla Terra. Il resto del mondo scompare, e siamo soltanto tu e io».

Più di una volta mi si è spezzato il cuore per Fisher, la sua etica, l’amore per il suo paese l’hanno spinto a scegliere una vita che lo ha gravato al tal punto da perdere una parte di se. Perdendo anche la sua casa. La Sivec è stata eccezionale nel raccontare cosa la guerra gli aveva tolto, prima dal punto di vista di Lucy e poi dal suo. 

Tara Sivec scrive di emozioni così chiare che sembrano prendere vita. Se cercate un second chance con una storia che vi arrivi fino in fondo questo è un must read.  

Luigia

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⭐⭐⭐⭐⭐

👠👠👠

Sinossi

Jefferson Fisher III non si aspetta di incontrare l’amore della sua vita al liceo, proprio nel giorno in cui ha deciso di arruolarsi in marina. Eppure, con l’arrivo di Lucy Butler sull’isola della sua famiglia, il mondo di Fisher si capovolge. Lei è diversa da tutte le altre e, anche se il bisogno di servire il Paese è irrinunciabile per Fisher, il giovane amore tra lui e Lucy non si lascia scoraggiare. Missione dopo missione, lei e Fisher si tengono in contatto, si frequentano, si amano, fino a diventare marito e moglie e costruirsi una vita insieme proprio lì, sull’isola al largo della costa orientale degli Stati Uniti che ha visto sbocciare il loro amore. Per quattordici anni, Lucy rappresenterà la luce della speranza, il faro in grado di condurre di nuovo a casa Fisher dai posti più orribili, di curarlo da tutte le sue ferite, fisiche e psicologiche. Ma dopo cinque missioni all’estero, Fisher è un uomo diverso: comincia a non essere più in grado di superare i traumi inflitti dalla guerra e finirà per rendersi conto di essersi trasformato in una minaccia per coloro che lo circondano. Così, per curarsi da un grave disturbo post traumatico e per permettere a Lucy di essere di nuovo felice, l’ex militare è costretto a un cambiamento radicale: abbandonare la sua vita precedente. Fisher divorzia da Lucy e si trasferisce sulla terraferma, in un centro per veterani. Dopo un anno di intensa terapia, il faro che per tutta la vita lo ha guidato torna a ricondurre Fisher a casa, sull’isola, per un’ultima volta. Stavolta, lui è pronto a convincere Lucy che è guarito e che il suo cuore non ha mai smesso di battere per il suo primo e unico amore. Ma se Fisher e Lucy desiderano davvero che la loro storia si concluda con un lieto fine, dovranno ripercorrere tutti i dolori del loro passato per poter costruire il futuro insieme.

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