Non baciare la sposa di Carian Cole, recensione

Non baciare la sposa

Carian Cole

Per gli amanti delle storie d'amore #AgeGap, qui troverete pane per i vostri denti. Carian Cole ci sta pian piano abituando ad apprezzare il concetto che l'amore non ha età. Io sono sempre stata innamorata di questo genere di storie, ho sempre trovato che il proibito di una relazione con un uomo (o una donna) notevolmente più grande aggiungano una particolare intensità ai sentimenti e se poi come la Cole sai come farli trasudare da ogni pagina, beh allora avrà tutta l'aria di essere un potenziale successo.

Vi devo però avvisare, se vi aspettate una commedia romantica e divertente, come d'altronde la copertina ASSOLUTAMENTE fuorviante lascia intendere, è meglio che ci pensiate attentamente. In questo libro la leggerezza è un miraggio lontano. La Cole tratta molti argomenti dedicati come la depressione o i disturbi alimentari e trovo che la copertina scelta dalla Newton non renda per niente giustizia al genere di libro che andrete effettivamente a leggere. Non si tratta affatto di una commedia frizzante alla Sophie Kinsella, più che altro siamo sul genere Colleen Hoover!

Un libro davvero molto bello, non ho dato il punteggio massimo perché alcune cose sono dell'idea che sarebbero potute andare in modo diverso, ma ciò non toglie che sia un romanzo di un certo spessore ma che comunque scorre liscio e senza intoppi.

Quindi se volete una storia intensa e non vi disturbano le differenze d’età piuttosto accentuate, allora correte a conoscere Jude e Skylar, non ve ne pentirete!

Sissy

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⭐⭐⭐⭐

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immagine a cura di @Fallingfromabook

Sinossi

Un solo bacio ha segnato il loro destino. Un solo bacio ha cambiato le loro vite.

Jude “Lucky” Lucketti non era solo un operaio sexy e silenzioso. Era il mio eroe personale: sembrava essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Come quando mi si è rotta la macchina e ho avuto bisogno di un passaggio, o quando sono caduta a faccia in giù sul marciapiede proprio di fronte a lui e ha dovuto portarmi al pronto soccorso. Siamo diventati amici e non importava che avesse sedici anni più di me. Avevamo molto in comune, come l’amore per il rock e le auto d’epoca, e un’avversione per le storie lunghe. Quando mi ha spiegato la sua folle idea per aiutarmi, non ho potuto dire di no. Doveva essere un matrimonio sulla carta e nient’altro. Doveva essere facile, ma non lo è stato. Perché eccomi qui, diciottenne, ancora al liceo, e sposata con un uomo di cui non avrei mai dovuto innamorarmi. C’era una sola regola: non baciare la sposa. Ma abbiamo infranto quella regola e il nostro destino è stato segnato per sempre.