“Questa è una realtà distopica (una società immaginaria con gravi ingiustizie) ambientata in Corea.”
Questa è la frase che apre ogni puntata di The Devil Judge, un #kdrama thriller/crime che ha come protagonista assoluta la giustizia/ingiustizia.
Questa realtà distopica ruota intorno a una fittizia democrazia che vede al potere gente corrotta e priva di morale. Ci mostra come i social siano l’arma assoluta, come attraverso questi avvenga la manipolazione dell’opinione pubblica che è la vera dominatrice. In un contesto come quello coreano, questa rappresentazione mi è sembrata una vera e propria denuncia nei confronti di quello che avviene davvero quando si dà così peso all’opinione di massa.
Sedici puntate dove la tensione sale, passando attraverso i colpi di scena più disparati, i tradimenti, parecchi ci lasciano le penne. C’è una storia d’amore? Si, ma The Devil Judge non è un rom com quindi siatene consapevoli. Io che sono amante di ogni tipo di forma d’amore ho avuto pane per i miei denti grazie al rapporto tra i due protagonisti. Ga On ha visto in Yo Han un fratello, un padre, un amico, un nemico e in fine qualcuno da salvare. Il loro rapporto è il centro di tutto.
Interpretato magistralmente da Ji Sung, Kang Yo Han è il personaggio che ho odiato e amato allo stesso modo come non mi era mai successo prima. Caratterizzazione pazzesca, carismatico, attraente, manipolatore e salvatore. Kim Ga On è colui che mi piace pensare sia la sua metà giusta, interpretato da Park Jin Young il quale migliora a ogni lavoro che fa, qui si è superato. Mi fiderò di ogni drama che lo vede presente come se fosse la mia religione.
Potrei andare avanti ancora a dirvi quanto il finale sia stato perfetto, coerente e assolutamente giusto. Non lo consiglio a chi è debole di cuore, ma se cercate qualcosa di diverso, di originale e con una storyline on point questo fa per voi.
Luigia
immagine di @Fallingfromabook
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