domenica 31 marzo 2019

Passo a due di Edy Tassi, recensione

Carissime crazy,
abbiamo letto per voi il secondo romanzo che Edy Tassi ha scritto per la serie Sulle punte. Si tratta di Passo a due, una storia di passione e arte sul magico e mefistofelico mondo della danza.
Nadia e Jacob si sono conosciuti e amati sul palcoscenico del Sadler's Wells Theatre di Londra, quando lei era nella compagnia di balletto di lui. Poi però la vita ha richiamato Nadia a casa, a Milano, e ogni sogno è svanito: di essere una famosa artista, e anche di avere un amore fuori dal comune con il proprio coreografo…
Del resto…"Lontano dagli occhi, lontano dal cuore", recita il noto adagio… Ma è sempre così?



Serie Sulle punte

1. Assolo  (Ballando con il fuoco), 28 Febbraio 2018
1.5 Intervallo, 29 Agosto 2018
2. Passo a due, 27 Febbraio 2019
2.5 Sipario, 13 Marzo 2019

Autore: Edy Tassi
Editore: Emma Books
Genere: Contemporary romance
Categoria: Seconde possibilità, suspense, danza
Narrazione: 3 pers, POV alternato








Nadia Magni ha due obiettivi: diventare una grande ballerina e ritrovare la madre che l’ha abbandonata quando era bambina.
Anche Jakob Adams ha due obiettivi: portare al successo la sua compagnia di danza e collezionare quante più donne possibile.
Nadia e Jakob hanno condiviso un’intensa passione, ma ora non si fidano più l’uno dell’altra. Lei lo ha lasciato in difficoltà durante uno spettacolo, lui… be’, come fidarsi di qualcuno che tutti chiamano “Il Collezionista”?
Per questo, dopo aver lasciato Londra e la compagnia a causa di un’improvvisa crisi familiare, Nadia è sicura che non lo rivedrà mai più. Difficile però rinunciare alla danza, e quando l’impulso di ballare torna a farsi sentire, Nadia decide di partecipare a un’audizione importantissima a Milano. Ma a giudicarla sarà proprio Jakob…




Passo a due è il secondo romanzo (oltre a due brevi novelle) della serie Sulle punte, che la Tassi ha scritto sul mondo della danza. Uno spaccato piuttosto veritiero su un'arte visivamente delicata e dolcissima, che nasconde una realtà fatta di lavoro durissimo e poche rassicurazioni di amicizia e lealtà.
Nadia è stata in passato una ballerina professionista che si è dedicata all'insegnamento per ragioni familiari. Per simili ragioni vuole oggi  tornare ad esibirsi e… il caso vuole che a Milano stia organizzando uno spettacolo e scegliendo il casting la stessa compagnia per cui lei aveva lavorato a Londra, sei mesi prima.
Il provino che viene raccontato, l'ansia e l'atmosfera densa che si respirano sul palco e le descrizioni dei passi, dei volti affaticati e pieni di speranza dei giovani partecipanti, mi hanno coinvolta e appassionata immediatamente. 

Il ritmo della musica crebbe come quello del battito del suo cuore. Ma non era questione di bravura, Nadia lo sapeva. Era questione di alchimia.

Questo brano introduce una delle pagine più sensuali di tutto il romanzo, pur non parlando affatto di sesso ma solo di ballo, un passo a due, appunto.
Jacob, coreografo puntiglioso e severo, interpreta con Nadia, a scopo dimostrativo e punitivo, come esige che si balli quel pezzo, con passione e cuore. Occhi negli occhi, pelle che formicola al passaggio della pelle dell'altro ballerino, tensione che sale e crepita tra i due, nonostante gli abiti e il pubblico del resto della compagnia presente, questo passo a due ha una presa ipnotica sull'attenzione del lettore.
Jacob ha il cipiglio e la determinazione di ogni bravo artista che non tollera null'altro che il meglio dalle sue "creature". Ai limiti dello sfruttamento e quasi del sadismo. Come se la danza, nonostante i tutù dai colori angelici e la musica paradisiaca, fosse più l'arte del demonio travestito.
Nadia si allena ogni giorno e a testa alta affronta ogni difficoltà e ogni intoppo, dritta all'obiettivo come un toro nell'arena.
E intoppi la povera Nadia ne incontra a vagonate: Jacob è astioso e terrificante con lei, Viola, un'altra ballerina della compagnia, la sfida continuamente, cercando di mettersi maggiormente in evidenza, Sara, la sorella, la sobilla senza mai chiederle notizia di come si sente…
Una cosa mi ha colpito moltissimo: tanta è la passione travolgente che trapela dalle scene di danza vera e propria, quanto poca poi se ne trova in tutto il resto del romanzo, dove ogni personaggio gareggia per egoismo e indifferenza per gli altri, eccezion fatta per Nadia. 

Lo amava anche se lui non le aveva mai dimostrato affetto o tenerezza. Lo amava perché non poteva farne a meno. Così come non aveva potuto impedirsi, per tutti quegli anni, di aspettare che sua madre tornasse da lei. Forse era un’ingenua, una stupida. Ma il suo cuore aveva sempre seguito ragioni diverse dalla mente.

Sembra quasi che l'unica a possedere un cuore sia Nadia. Cerca la propria madre scomparsa, e intanto l'approvazione del padre, della sorella, l'amore di un uomo, uno straccio di amico a cui appoggiarsi. Ho sentito tutta la sua solitudine e fatica.
Quando però l'"occhio di bue" dei riflettori si sposta su Jacob, ne esce una specie di Billy Elliot con la testa di Marius Petipa! Un corpo statuario, una storia di riscatto alle spalle, il talento da grande coreografo. Un carattere difficile ma forse, nascosto sotto a strati e starti di dovere e orgoglio, anche lui ha un cuore pulsante che merita di essere svelato…

La percepiva come una preda, ma anche come un pericolo.

Un'ottima scrittura per una storia romance tradizionale, ma dall'ambientazione originale. E proprio la presenza di questa originalità, oltre a  scene davvero piene di passione (tra le altre, il già citato passo a due, una certa doccia nei camerini, un bacio violento sulle scale del teatro…) mi hanno fatto perdonare qualche ingenuità nella trama.
Buona lettura a chi vorrà dare una chance a questo romanzo, e "vedere" gli assoluti virtuosismi di Nadia sulle punte, sotto gli occhi implacabili di Jacob…

Cri






Passo a due (Sulle punte #2) di [Edy Tassi]

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