lunedì 5 ottobre 2020

Obsession di Valentinca C Brin, recensione in anteprima

Care Crazy,
vi parlo di Obsession, il primo volume della Obsession Saga di Valentina C. Brin, in uscita oggi, 5 ottobre 2020, in self publishing. Si tratta di una ristampa completamente rivisitata dell’omonimo libro uscito nel settembre 2013. Siamo di fronte a un historical romance, con molta suspense e caratterizzato da un potente erotismo, che trova la sua forza nello stile coinvolgente della C. Brin, capace di far vivere il lettore dentro il romanzo stesso. Se avete voglia di una storia d’amore difficile, di relazioni esasperate e d’immergervi mente e corpo in una lettura, venite a conoscere cosa penso di questa nuova uscita. 




Serie:
Obsession Saga #1

Titolo: Obsession (ristampa rivisitata)

Autore: Valentina C. Brin

Editore: Self publishing

Data: 5 Ottobre 2020

Genere: Historical Romance

Categoria: Romantic suspense

Narrazione: 3° persona

Finale: No cliffhanger



Londra, 1715. Quando Eleanor White arriva a Collingwood, sa di non avere scelta. La sua famiglia ha bisogno di soldi e lei deve comportarsi come ci si aspetta da una serva rispettosa e sottomessa. Ma Eleanor è sanguigna. Odia le ingiustizie più di ogni altra cosa e quando si trova davanti al padrone, capisce che non riuscirà a tacere. 
Perché il visconte è un uomo abbietto.
Un uomo che strappa l’obbedienza con la violenza.
E lei non può fare a meno di osteggiarlo.
Per il visconte Ashton Spencer, essere temuto è fondamentale. La pistola che tiene in camera da letto è la sua unica amica, il silenzio e l’obbedienza sono tutto ciò che desidera. 
Finché Eleanor White non bussa alla sua porta.
Lei è indomita e orgogliosa. Lo disprezza come padrone e come uomo, e Ashton non l’accetta.
Piegarla diventa un’ossessione, ma quando le ruba un bacio, tutto precipita. Perché Eleanor è una donna bellissima e lui si scopre a desiderarla con la stessa intensità con cui vuole sottometterla.
E non potrà essere libero finché non l’avrà avuta.
Dettagli. Se dovessi descrivere Obsession con una sola parola, userei “dettagli”. Dettagli nei profumi, dettagli nei rumori, dettagli nelle sensazioni sulla pelle, siano queste conseguenze di uno stato dell’anima o dell’ambiente circostante. Valentina C Brin è bravissima a prendere il lettore e immergerlo completamente nella storia, trascinandolo accanto ai protagonisti come fosse un fantasma silenzioso in grado di catturare tutto senza essere mai visto. Il cigolio pesante dei cardini nella notte, il sudore sulla fronte nato dall’eccitazione, l’odore aspro delle cucine di palazzo: identificarsi con i personaggi e le loro grandi passioni viene naturale perché tutto quello che accade loro, a partire dalla cosa più insignificante, grazie alla scrittura dell’autrice è vissuto in prima persona dal lettore. 
Premetto che non sono una storica quindi non sono in grado di valutare l’esattezza dell’ambientazione, dei rapporti, del linguaggio in relazione alla Londra del 1715. Posso però dirvi che durante la lettura non mi sono mai soffermata a pensarci perché la potenza emotiva del romanzo è talmente forte da trascinare via ogni riflessione razionale. Amore, passione, rabbia, rancore, gelosia, odio, tenerezza, speranza, rassegnazione. Tutto è vissuto in modo così viscerale da non lasciare il tempo a lucide considerazioni. Tanti sono i personaggi così profondi da abbracciare che i loro titoli e la loro posizione passano in secondo piano. 

“E lei, maledetta lei, maledetta per sempre lei.”

Eleanor White è il personaggio forte della storia. Pur nella sua condizione di apparente svantaggio rispetto agli altri protagonisti, Eleanor è una donna fiera, orgogliosa, coraggiosa, giusta, testarda, che conosce l’amore e l’amicizia. Libera, nonostante la sua posizione di serva. Ashton Spencer, al contrario, è uno dei tanti prigionieri. Signore nella sua prigione dorata, messo in catene da obblighi e segreti, amico fraterno del silenzio e della paura. Imprevedibile, spesso in ginocchio, ancora più frequentemente del tutto a terra: tiene per mano il terrore di perdere le sue poche certezze. Talmente radicato in sé stesso da non voler essere salvato, da non voler volare via nonostante Eleanor sia riuscita ad aprire la sua gabbia. L’erotismo fra Eleanor e Ashton pervade le pagine. Si tratta di un erotismo mentale prima che fisico, di una tensione costante, come un elastico che viene tirato, tirato, tirato ancora e sembra non spezzarsi mai, fino alla fine a cedere, spezzarsi, ferendo l’anima con il contraccolpo dovuto alla sua rottura. 

“Non disse mai ti amo. Non fu necessario. Le confessò il suo amore con lo sguardo. Lo disse con il calore del suo corpo, con l’esigenza tormentata dei suoi baci, con l’insistenza delle sue carezze. Non ebbe bisogno di usare le parole, perché ogni parte della sua anima lo gridava già da troppo tempo: Ashton Spencer amava Eleanor White.”

Valentina C Brin è stata brava a donare al lettore una storia ricca di colpi di scena, di cadute, di scelte inaspettate. È stata brava a lasciarlo nel dubbio, con il fiato in sospeso, incerto sul destino dei protagonisti. Protagonisti che non sono solo Eleanor e Ashton, perché i personaggi “secondari” sono approfonditi e trattati come torri fondamentali nella partita. A mente fredda, posso dire che forse alcune lettrici troveranno il libro un po’lento. La ricchezza di particolari porta a dilatare i tempi fra i dialoghi e a rallentare l’azione, comunque presente. Ciò detto, credo che questo porti Obsession ad essere caratterizzato dall’effetto sabbie mobili: l’annullamento temporaneo della resistenza a ciò in cui si è immersi che porta a esserne sempre più circondati. Totalizzante. 

Gaia




1 commento:

  1. Questa recensione è una piccola opera d'arte e io non ho davvero parole che siano all'altezza! Vorrei dire grazie, ma qui c'è talmente tanta poesia che ringraziare e basta mi sembra quasi un insulto a ciò che tu, Gaia, hai voluto donarmi attraverso le tue meravigliose parole. Non so davvero che dire, e per lasciare un'autrice a corto di argomenti ce ne vuole. E tu ne hai, di qualunque cosa si tratti.
    Però lo devo dire anche se sarà banale e non abbastanza, perciò porta pazienza con questa autrice a corto di parole. Grazie. Grazie perché questa recensione è più di quanto osavo sperare, e grazie perché una recensione così bella ti resta dentro e ripaga davvero di tutto il lavoro fatto. Penso che me la stamperò e la appenderò accanto alla scrivania per rileggerla fino a consumare il foglio.
    Grazie a te, Gaia, e grazie a tutto il team del Crazy per avermi ospitato ancora una volta. Siete speciali.

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