giovedì 7 febbraio 2019

Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero, recensione in anteprima

Care Crazy,
Un maledetto lieto fine è l’ultimo e atteso lavoro di Bianca Marconero che abbiamo letto e recensito in anteprima per voi. In uscita il 7 febbraio per la Newton Compton Editore, questo libro è un viaggio tormentato ed emozionante nelle vite di Agnese e Brando, due fratellastri acquisiti che impareranno a volersi bene e a farsi tanto, tanto male. Preparate antiacido, kleenex e programmate una telefonata ad un’amica fidata; fidatevi di noi, vi serviranno! Se vi abbiamo incuriosito, liberate l’agenda dagli impegni più imminenti e venite a conoscere meglio questo romanzo imperdibile.




Titolo: Un maledetto lieto fine

Autore: Bianca Marconero

Editore: Newton Compton

Data: 7 febbraio 2019

Genere: New Adult

Categoria: angst; music romance

Narrazione: prima persona, pov alternato

Finale: conclusivo





Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un’educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a Giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere a tutti i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band, e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per “prova” sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più… Brando saprà insegnare ad Agnese che la lezione più importante di tutte è abbandonarsi alle emozioni?
Basta un corso di “seduzione” per imparare a lasciarsi andare?


Conoscete il significato della parola "angst", un termine della lingua inglese che è diventato di uso comune nel mondo del romance? A mio parere, quella sensazione di ansia, apprensione e preoccupazione illustrata dai vocabolari viene declinata, nel genere romance, in un desiderio masochista di soffrire, sia da parte dei personaggi che del lettore, che si aggrappa a questa sofferenza e la alimenta desiderandone sempre di più. Ad esaudire quest'inclinazione del lettore a voler provare una sofferenza sottile e pungente, arriva un romanzo di quelli che non t'aspetti, uno con una trama frizzantina come può esserlo una lezione di seduzione, e che penseresti di classificare in un rassicurante rapporto di odio/amore. E invece Bianca Marconero ci prende per mano, ci accompagna in cima ad un altissimo ottovolante, ci affida Un maledetto lieto fine e ci augura buon viaggio. Io vi consiglio di allacciarvi bene le cinture, perché sarà una corsa pazzesca.

Si ricomincia la guerra, riaprono le ostilità.
Io e Brando, evidentemente, non possiamo farci altro che male.

Agnese e Brando sono diventati fratellastri dopo il matrimonio dei rispettivi genitori, si detestano più o meno cordialmente e, nonostante dividano lo stesso ossigeno e lo stesso tetto, si considerano parte di due mondi diversi. Lei è la figlia modello, un soldatino sempre all'altezza delle aspettative, tanto da essere diventata un'esperta nel dissimulare le proprie emozioni, nascondendole dietro una facciata algida. Brando, invece, suona in una band e sogna il grande salto, ama sua madre in modo viscerale e odia tutto ciò che il ricco padre di Agnese rappresenta. Quando Agnese, dopo una cocente delusione amorosa, chiede aiuto al fratellastro per affinare la propria esperienza con l'altro sesso, accade una cosa che nessuno dei due si sarebbe aspettato. I mondi opposti di Agnese e Brando entrano nella stessa orbita e iniziano una danza destinata a portarli in collisione. Un'attrazione fisica che cresce in maniera esponenziale e che finisce per coinvolgere corpo, mente e, soprattutto, cuore. È una gara al massacro senza esclusione di colpi, in cui incomprensioni, scelte e circostanze aiutano a maneggiare la spada che lascia cadere il fendente. Più e più volte. A turno o contemporaneamente, Agnese e Brando si feriscono, si lacerano, buttano sale su tagli ancora freschi, non si concedono tregua e continuano a colpire, ancora e ancora. Per poi leccare quelle ferite, inondarle di passione e, perché no, di un amore mai confessato ma presente e persistente. Il tutto alla ricerca di un maledetto, maledettissimo lieto fine che entrambi vorrebbero con tutto il cuore, ma che, per un gioco della lingua italiana, rischia di trasformarsi in un lieto fine maledetto.

Mi aggrappo ai suoi polsi e gli credo. Credo ai suoi baci, alle promesse, alle parole, a tutto.

Ho adorato tutto di questo libro: trama, protagonisti (Brando, oh intenso, impulsivo, focoso, meraviglioso, imperfetto Brando), il modo in cui i personaggi secondari completano la storia (grazie grazie grazie per non aver reso Pier la "solita" macchietta), il pathos e lo struggimento che risaltano da ogni singola frase. Ed, infine, ho adorato il coraggio. Sì, il coraggio dell'autrice. Perché come ogni corsa sull'ottovolante che si rispetti, il coraggio di lanciarsi a tutta velocità e di vorticare nell'aria è necessario. E qui era necessario per scrivere QUEI capitoli finali, per ideare QUELL'epilogo, per decidere dove mettere l'accento, se su un maledetto lieto fine o su un lieto fine maledetto. E, per quanto mi riguarda, il coraggio dell'autrice ha pagato. Bianca Marconero ha fatto suo il concetto di "angst" e mi ha donato un libro che non dimenticherò facilmente, insieme ad un personaggio maschile che ho stampato nella mente e a un trip emozionale di quelli che lasciano il segno. Ho divorato questa storia con un nodo allo stomaco pronto a trasformarsi in uno stormo di pipistrelli (Brando, oh dolce e infelice Brando) e con un groppo alla gola che, infine, si è sciolto in un pianto inconsolabile. Per Brando, per Agnese, per il loro amore immenso. Leggete questo libro libere da timori e innamoratevi di tutto ciò che vi farà provare: non ve ne pentirete, ve lo assicuro.

Buona lettura,
Liliana





7 commenti:

  1. Letto in un giorno. Lei è veramente un'autrice fantastica. Non ho altro da aggiungere per non spoilerare.
    Ma dove trova l'ispirazione per questi modelli maschili così perfetti io non lo so. Nei miei sogni sicuramente c'è quel modello, ma non ne ho mai conosciuto uno reale.

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  2. A me e piaciuto ma....bellissimo il finale ma il libro in se non mi ha così entusiasmato.È la prima volta che non sono d'accordo con il vostro giudizzio.

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  3. Divorato in una notte....e dopo quasi un mese non riesco a dimenticare le emozioni che mi ha suscitato...splendido!

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  4. Ho letto questo libro senza prima leggere nessuna recensione, perché adoro Bianca Marconero ed ogni suo libro mi ha sempre conquistata..
    Mi rispecchio al 100% nella recensione fatta..questo è il libro che non ti aspetti, con i personaggi che non ti aspetti, i colpi di scena che non ti aspetti e soprattutto il finale che non ti aspetti..
    Aspetto il sequel, che ci sarà sicuramente, e vi invito anche a leggere la novella Montreal (che colma seppur brevemente il vuoto tra l'ultimo capitolo e l'epilogo del romanzo)
    Bianca è fenomenale!

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  5. Sono rimasta troppo male nel finale!!!spero in un seguito

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  6. Ciao , mi protesti dire l'ordine cronologico della saga ? Bisogna leggere prima un maledetto addio , oppure si può iniziare anche già da questo direttamente? Grazie.

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  7. Grazie Liliana per la tua intensa recensione che mi ha convinta all'istante, e tu Bianca, cara Bianca, sei entrata ufficialmente e di diritto nella mia lista di miglior scrittrice, hai quella voce interiore che tocca anima e corpo, hai una dialettica che fa spavento e colpisce.. tu mi hai colpito intensamente (mi hai fatto penare fino alla fine) e porterò sempre con me un pezzo di Brando e Agnese e il loro amore infinito ! Con affetto e stima LunaRossa *

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