Care Crazy,
Ho letto per voi in anteprima Non so perché ti amo di Mariana Zapata, in uscita oggi 16 Maggio per Newton Compton.
In questo nuovo stand alone l’autrice ci porta nel mondo del pattinaggio sul ghiaccio, un ambiente che non smette mai di avere il suo fascino.
Titolo: Non so perchè ti amo
Autore: Mariana Zapata
Editore: Newton Compton
Data: 16 Maggio 2019
Genere: Contemporary Romance
Categoria: Sport Romance, Slow Burn
Narrazione: Prima persona, Pov femminile
Finale: Conclusivo
Jasmine Santos ha trascorso quasi tutta la vita sul ghiaccio: è una campionessa di pattinaggio in coppia. Ma, ora che il suo partner l’ha scaricata, non ha molte possibilità: per quanto sia talentuosa, il suo caratteraccio è un vero ostacolo a trovare qualcuno disposto a fare coppia con lei. Forse è arrivato il momento di dire addio ai pattini? Quando il campione del mondo in carica, Ivan Lukov, le chiede di diventare la sua nuova partner, Jasmine sa che potrebbe essere un’occasione unica e irripetibile. Il problema è che lei e Ivan non si sopportano e non fanno che litigare da quando erano adolescenti. Ma, se vogliono che la coppia funzioni, devono provare ad andare d’accordo… o almeno a cercare di non uccidersi durante gli allenamenti. Perché il pattinaggio è una questione di fiducia e per Jasmine e Ivan è impensabile vincere senza fidarsi l’una dell’altro. Se Jasmine vuole davvero tornare in pista, dovrà rimettere tutto in discussione. Persino il suo odio per Ivan.
Una delle Crazy mi disse, dopo aver letto questa autrice, che era proprio il mio genere, e dopo aver letto questo libro, il secondo di questa autrice che leggo, sono assolutamente d’accordo con lei, Mariana Zapata è senza dubbio il mio genere.
Mi rendo conto che il suo stile non è per tutte, e lei è indubbiamente la regina dello Slow Burn. Quello che vorrei spiegare è che Slow Burn non significa noia, significa semplicemente che l’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti è più complessa rispetto ai normali intrecci a cui siamo abituate. Ma il bello di uno Slow Burn è proprio potersi godere tutto il viaggio che i protagonisti fanno attraverso l’evoluzione delle dinamiche nel loro rapporto.
«Giuri che non mi ammazzerai?».
«Ti giuro che se proprio devo farlo, sarà rapido e indolore».
«Ora faccio una foto alla targa, così quando ritroveranno il mio cadavere la scientifica verrà a cercarti e rileverà tracce del mio DNA sui sedili».
«Userò la candeggina»
Jasmine è una pattinatrice di talento ma è stata scaricata dal suo partner e anche se non vuole arrendersi non riesce a trovarne uno nuovo. Finchè a farle la proposta delle proposte non sarà l’ultima persona che avrebbe immaginato, Ivan Lukov, un campione mondiale pluripremiato. Sulla carta sembra un sogno, peccato che ci sia un piccolo problema: sono anni che Jasmine e Ivan non si sopportano e si insultano appena ne hanno l’occasione.
Però non può nemmeno rinunciare a quella che sembra essere l’unica occasione per lei di tornare a gareggiare.
«Pensavo che avessimo superato la fase in cui pensavi che ti avrei ucciso all’improvviso».
«Credo che non la supereremo mai»
Ho adorato, letteralmente adorato questa storia. Tutto il percorso di Jasmine e Ivan dal riempirsi di insulti all’amarsi alla follia mi hanno tenuta incollata al lettore e 300 pagine sono scivolate via proprio come un pattino sul ghiaccio.
Jasmine è una protagonista non facile, che sono sicura potrebbe risultare antipatica a molte, ma io ho apprezzato la sua diversità. È scontrosa, rabbiosa e insofferente verso il prossimo. Molto competitiva ed esigente, ma prima di tutto lo è verso se stessa.
Ed è bello vedere come piano piano, soprattutto grazie ad Ivan, impara a smussare i lati spigolosi del suo carattere e ad addolcirsi.
Ivan è qualcosa di meraviglioso, essendo un punto di vista femminile lo scopriamo poco a poco, ma quando alla fine esce fuori il suo vero carattere non si può non innamorarsene all’istante. Stronxo e arrogante fuori, tanto quanto è dolce e buono dentro.
«Sei la migliore partner che abbia mai avuto. Sei la mia migliore amica. Sei amica di mia sorella. Se dovessi scegliere qualcuno per aiutarmi a seppellire un corpo, per andare a cena o per guardare la televisione, saresti tu, sempre tu, in ogni caso tu».
Adoro questa caratteristica dei protagonisti della Zapata, che partono scontrosi e insopportabili e poi si rivelano dei veri “orsacchiottoni” e io ho proprio un debole per questo tipo di protagonisti.
L’ambientazione del pattinaggio sul ghiaccio è così interessante, sfido chiunque di voi a non essersi incanta almeno una volta a guardare uno di quei galà di capodanno o davanti ad una gara delle olimpiadi.
Io mi ossessiono a cicli regolari, e dopo la fine di questo romanzo la mia cronologia di YouTube può dimostrare che mi sono fissata di nuovo.
In definitiva sì, lo Slow Burn non è per tutte, ma se è il vostro genere, adorerete questo romanzo.
Un bacio,
Patty
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