domenica 14 gennaio 2018

Vincent di Kristen Kyle, recensione in anteprima

Ciao Crazy,
eccoci qui, a distanza di un anno dall’uscita di Nikolaj, a recensire finalmente un nuovo lavoro di Kristen Kyle, in uscita oggi 14 gennaio. Vincent è il secondo romanzo della serie Men of Honor, ma, nonostante ogni romanzo sia stand-alone, si raccomanda la lettura del primo per evitare spoiler nel secondo. Ecco quindi la nostra recensione spoiler-free.



Dopo il Falco Russo siamo di nuovo in balia di un nuovo anti-eroe, cattivo e massacrante e che farà di tutto per farsi odiare. Quindi armiamoci di un bello scudo protettivo e andiamo a conoscere il nuovo Padrino della Famiglia Calabrese..

Man of Honor 

1. Nikolaj, 1 gennaio 2017
1.5 Izabella, 13 febbraio 2017
2. Vincent, 14 gennaio 2018

Autore: Kristen Kyle

Editore: Self-publishing

Genere: Contemporary Romance

Categoria: Mafia romance

Narrazione: Prima persona. Pov doppio

Finale: No cliffhanger



Sono nato per essere un re, ma non mi sono piegato al mio destino.
Mi sono impegnato per guadagnare quel privilegio.
Ho combattuto per essere il migliore.
In quella lotta la mente è sempre stata la mia arma più affilata, il cuore un ostacolo da eliminare.
Ho vinto.
Ogni guerra, tuttavia, ha i suoi costi, e io ho commesso un errore che ha distrutto la mia famiglia.
Da allora le mie notti sono turbate dagli incubi, i miei giorni avvelenati dal pentimento e dal rancore.
Ora, però, ho finalmente la possibilità di conquistare la pace.
La donna che ha mi ha rovinato la vita è tornata dal passato in cerca di protezione.
Ha trovato la morte.
Ma la morte è un dono da concedere ai giusti, la vendetta è la condanna dei traditori.
Mariana Hernández pagherà per ogni suo peccato, implorerà la salvezza e invocherà la sua fine.
Non avrò pietà, perché in me non c’è un briciolo di misericordia.
Perché non conosco perdono.
Scenderò all’inferno pur di farmi giustizia.
E Mariana verrà con me.



“Perdonami, Padre, perché ho peccato”. Questa è una frase che Vincent ripete costantemente, dalla mattina alla sera. Sia quando è vigile e pronto a stringere una nuova alleanza, sia quando è solo, al buio, nascosto dalle ombre del suo passato. Il peccato e la colpa lo inseguono da oltre sei anni e la ricerca di redenzione e vendetta sono due facce della stessa medaglia per lui. La sua Famiglia lo considera un Dio, il nuovo Padrino che porterà i Calabrese là dove non sono ancora riusciti ad arrivare, ma Vincent Calabrese non è un Dio, in sé non ha nulla di puro e divino. Dietro al suo bell’aspetto e ai suoi modi raffinati si nasconde un diavolo bellissimo e crudele, pronto a distruggere e saccheggiare solo per il suo piacere e che non pone alcun limite alla sua crudeltà.
Mariana Hernàndez è un angelo di luce. A soli ventiquattro anni è fuggita dall’inferno e con le poche forze rimaste va dall’unica persona di cui si fida: Vincent. Chiede protezione contro una famiglia che la odia e si affida all’uomo che da sempre ama. Ma lui non è più quell’uomo. Mariana non riconosce quegli occhi che prima la veneravano e adesso specchiano ghiaccio e morte verso di lei. Non riconosce quest’uomo violento, crudele e pronto a tutto per distruggerla.
Se Mariana è luce, Vincent presenta la versione più abbietta e meschina di come la vendetta può ridurre un uomo.
Vincent Calabrese è l’anti-eroe di questo romanzo. Distrugge tutto quello che tocca, saccheggia senza alcun riguardo e spezza l’anima di Mariana con un sorriso sardonico sulle labbra.
Mariana è, invece, il cuore di questo romanzo. Una bambina con le fattezze di una donna pronta a tutto pur di proteggere il suo bene più grande, anche se dovesse venire uccisa nel frattempo. E’ una donna spezzata e lacerata. La vita la tratta come un personale punchball, ma lei si rialza sempre, con tutta la fierezza e il coraggio che contraddistingue chi, da sempre, combatte contro i mulini a vento.
Scappa dai Calabrese alla ricerca di un eroe. Il suo eroe. Quello che lei ha sognato per anni e invece si trova davanti un uomo più crudele e meschino di quelli da cui sta scappando. Si sente sola, annientata, senza speranza o via d’uscita. E, a differenza della nostra Isabella, lei non è una tigritsa che graffia con le unghie e i denti alla ricerca della sua libertà. La nostra Mariana è una martire. Incassa i colpi e tace, perché la vita le ha insegnato questo.


“Incassa e stai in silenzio, perché dalla vita non avrai altro”. E’ questa invece la frase che si ripete ogni giorno lei. Mariana non ha una voce, o quanto meno ancora non l’ha trovata. E’ sempre dovuta essere l’eroina di se stessa, nessun bel principe azzurro pronto a scalare una torre ed uccidere un drago per salvarla. Ma quando trova in Vincent, l’uomo che ama da sempre, un nemico, per rancori di cui non era neanche a conoscenza, il suo spirito si ferma, si blocca sui suoi passi. La sua anima ne ha passate troppe. Il suo cuore è stanco di combattere e se non fosse che ha un motivo per vivere si lascerebbe andare al nulla. Anni di prigionia, di torture emotive e fisiche, di sputi in faccia e calci all’anima non l’hanno preparata a questo: ad un Vincent che non la ama, non la vuole, che la odia e la considera il suo unico tormento. Ma come può lei riuscire a sopravvivere ad un carnefice che ama? Un carnefice che per lei è tutto e per cui ha fatto di tutto. L’amore spesso è lo strumento più crudele per distruggere qualcuno e Vincent farà di tutto per spezzarla, lacerarla, umiliarla e infine prendersi la sua rivincita su di lei.
Vincent non è lo stesso uomo che abbiamo conosciuto in Nikolaj. Il codice che contraddistingue la sua Famiglia l’ha sempre guidato e grazie a questo ha sempre incontrato un limite nelle sue azioni. Eppure l’arrivo del tormento che non gli fa chiudere occhi da sei anni lo spegne. Spegne la sua umanità, le sue emozioni, i suoi istinti. Lo muove l’odio e la vendetta e allo stesso tempo la ricerca di redenzione per qualcosa che, uscendo fuori dal suo controllo, ha distrutto la sua vita. E così assistiamo a due lotte tra due persone spezzate dagli stessi demoni. Mariana chiede perdono per un crimine che non ha commesso, e Vincent chiede vendetta non realizzando che la prima persona da perdonare è proprio se stesso. Redenzione, colpa, vendetta, amore, odio sono tutti i fili che intrecciano la stessa storia e, intrecciandosi tra loro, non permettono a nessuno di avere quello che si cerca: la pace. La fine del tormento. Il perdono.
Se Nikolaj era un falco pronto a lanciarsi all’ultimo secondo sulla sua preda, Vincent è il drago cattivo che incontriamo in tutte le storie. Spietato, brucia tutto quello che vede al suo passaggio e calpesta tutto quello che incontra. Se Niko si era addolcito grazie alla luce emanata da Izabella, Vincent odia la purezza di Mariana e più lei accetta il dolore che le viene inferto e non reagisce, più lui è pronto a spingersi fino oltre il limite per distruggerla.
Vincent di Kristen Kyle è questo. Un romanzo lacerante, sporco, crudele. Prima di prenderlo in mano bisogna mettersi uno scudo intorno al cuore e aspettarsi di essere ferite nel processo. Mariana rappresenta tutte noi. Noi donne innamorate di un uomo che ricordiamo buono, autentico, pronto a venerarci e così, quando si trova davanti uno sconosciuto, il suo cuore non vuole sentire ragioni: lo amava nel bene e lo ama anche adesso, nel male e dentro l’inferno che lui stesso le ha creato. Mariana è il cuore e il respiro di questo romanzo. Talmente vera e autentica da non sembrare neanche il personaggio di un libro. Piangi con lei, incassi ogni colpo, ogni parola, ogni crudeltà come se la stessero infliggendo a te. E come lei, ami e odi quello che è adesso il suo Vincent. Non puoi perdonarlo, ma non puoi evitare di non amarlo. E’ un amore massacrante, forte, da spezzarti le ossa e il cuore, non riuscendo a rimettere insieme i pezzi una volta che lui ha finito con te.  La narrazione si sviluppa da subito in un susseguirsi di colpi di scena e annoiare il lettore è pressoché impossibile. Di sequenza in sequenza si passa dal provare una miriade di emozioni con un risultato esplosivo.  Passione, odio, amore e crudeltà fanno da padrone alla storia. Entri nel romanzo e ne esci distrutto, con il cuore a pezzi e gli occhi lucidi.
Kristen Kyle riesce, anche con questo secondo romanzo, ad entrarti dentro, sottopelle, amandola e odiandola un po’ per l’intensità dei sentimenti che ti fa provare. Leggendo ho odiato, amato, mi sono spezzata e poi tornata intera e quando un romanzo ti scombussola a tal punto allora ha assunto pienamente al suo dovere.
Vincent di Kristen Kyle è un romanzo che cattura la tua anima e si deposita nel cuore e di questo non possiamo che esserne grati.

Federica











2 commenti:

  1. Parole giustissime quelle della recensione.
    Appena ho letto le sue prime parole in Nikolaj ho voluto conoscere Vincent. Certo, non mi aspettavo una storia così forte, ma è stato fantastico soffrire e sperare insieme a Marianna.

    RispondiElimina
  2. Per le amanti del genere, Vincent è un romanzo da non perdere. La coerenza dei protagonisti, la scorrevolezza nella narrazione, dura ma estremamente equilibrata, me lo hanno fatto letteralmente divorare.

    RispondiElimina

f
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...