mercoledì 29 agosto 2018

Resta con me di Tami Oldham Ashcraft, recensione

Buongiorno crazy,
Oggi vi parliamo di Resta con me di Tami Oldham Ashcraft. Il libro è stato pubblicato lo scorso 4 luglio dalla casa editrice HarperCollins ed è in uscita al cinema da oggi 29 agosto diretto da Baltasar Kormákur, con Shailene Woodley e Sam Claflin nel ruolo dei protagonisti! Resta con me ci racconta la vera storia di Tami e Richard che per quarantuno giorni si trovano dispersi in mezzo al mare per colpa di una tempesta tropicale che ha colpito la loro barca. Siete pronte a scoprire come faranno i nostri personaggi a sopravvivere?





Titolo: Resta con me

Autore: Tami Oldham Ashcraft

Editore: HarperCollins

Data: 4 luglio 2018

Genere: Contemporary Romance

Narrazione: 1 persona, pov femminile

Finale: No cliffhanger







Giovani, innamorati e con un roseo futuro di fronte, Tami Oldham e il suo fidanzato Richard Sharp hanno trascorso alcuni mesi a visitare le isole polinesiane a bordo di una piccola barca a vela. Sono skipper provetti, e la proposta di portare l'Hazana, un modernissimo yacht a vela, fino al porto di San Diego è per loro un'occasione imperdibile che accettano con entusiasmo. Quando salpano da Tahiti il cielo è limpido e azzurro, ma a poco più di due settimane dalla partenza scoprono che un violento uragano sta facendo rotta su di loro, e avanza così velocemente che non c'è modo di sfuggirgli.
È una delle tempeste più violente della storia, e i due giovani si ritrovano ad affrontare pioggia battente, onde alte come grattacieli e venti che soffiano a quasi 260 chilometri all'ora. Tami scende sotto coperta, e proprio mentre si sta assicurando con una cima sente Richard gridare. Un rumore assordante, e poi il buio. Tami rimane incosciente per ore. Quando si risveglia l'imbarcazione è semidistrutta. Non ci sono navi né terra in vista, solo una sconfinata distesa d'acqua tutto intorno.



La storia di Tami e Richard inizia a Tahiti, dove una coppia d’inglesi gli assume per portare la loro barca a vela, l’Hazana, a San Diego. Giovani e innamorati decidono di partire per un viaggio nel Sud del pacifico e della nuova Zelanda. Quando una tempesta tropicale, chiamata Raymond, decide di abbattersi su di loro non lascia scampo a nessuno. Richard costringe Tami ad andare sottocoperta, mentre lui cerca di tenere il controllo della barca. L’ultima cosa che sente Tami è l’urlo di Richard prima di svenire. Una volta finita la tempesta, Tami si sveglia e scopre che Richard non c’è più, il motore e le radio non funzionano e la barca è quasi distrutta. Come farà Tami a sopravvivere in questi quarantuno giorni?

Con lui stava bene ovunque, persino nel bel mezzo di un mare agitato.

Richard lo possiamo conoscere solo attraverso gli occhi della protagonista. Di lui sappiamo che ha trentacinque anni, è nato in Inghilterra ed è uno skipper. E’ proprietario di una nave il Mayaluga. La vera protagonista di questo romanzo è Tami. Una ragazza sempre pronta all’avventura, che una volta diplomata decide di andare via dalla sua città natale per andare incontro a nuove avventure. Questa storia ci racconta di com’è riuscita a sopravvivere per quarantuno giorni da sola in mezzo al mare. Tami è riuscita a superare il suo intenso dolore, la solitudine ed è andata avanti da sola nonostante le sue ferite fisiche e psicologiche. Ha ripreso in mano l’Hazana ed è riuscita a mettersi in salvo.
A mio avviso un’altra protagonista importante di questa storia è “La voce” una sorta di aiuto interiore che accompagna Tami per i quarantuno giorni in cui è dispersa. E’ una sorta di coscienza se cosi vogliamo chiamarla, che cerca di far ragionare la protagonista senza farla mai sentire sola.
Volete la verita? Mi aspettavo molto ma molto di più da questo libro. E, infatti, sono rimasta delusa da questa lettura e ora vi spiego il perché.

Perche? Perché non mi ero resa conto che eravamo vulnerabili, che uno di noi, o entrambi, sarebbe potuto morire li, in mezzo all’oceano?

Il libro è scritto molto bene, ma ho trovato la scrittura dell’autrice molto descrittiva e prolissa. Le troppe descrizioni mi hanno fatto perdere l’interesse nella storia portandomi a non provare emozioni per una storia cosi intensa. Un’altra pecca secondo me sono gli improvvisi flashback della protagonista, dove racconta un po’ della sua storia con Richard. Avrei preferito che la scrittrice dividesse i capitoli tra passato e presente. Il libro contiene anche un glossario perché è pieno di termini nautici. La cosa che mi è piaciuta di questo libro è come l’autrice riesca a far prendere le redini in mano alla protagonista in una situazione cosi difficile. Nonostante la situazione complessa non la fa mai arrendere. Consiglio questo libro a tutte quelle persone che vogliono partire all’avventura insieme a Tami e Richard.
Ovviamente ora non vediamo l'ora di scoprire se la trasposizione cinematografica sarà più o meno bella del libro, ormai è questione di ore!

A presto,
Alessia









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