domenica 7 aprile 2019

Il Corvo di A. Zavarelli, recensione

Ciao ragazze,
oggi Naike Ror vi parlerà de Il Corvo il primo volume della Serie La Malavita di Boston di A. Zavarelli il volume primo di una serie di autoconclusivi ambientati nella zona buia di Boston dove i cattivi ragazzi sono davvero cattivi e dove le ragazze, be’ le ragazze non sono da meno. 




SeriLa Malavita di Boston

1. Il corvo, 28 marzo 2019
2 Il mietitore, 24 aprile 2019
3 Il fantasma, prossimamente

Autrice: A.Zavarelli
Editore: Grey Eagle publication 
Genere: Dark Romance
Categoria: Mafia romance
Narrazione: prima persona, pov alternati 
Finale: no cliffhanger 



Lui è un assassino. Un mafioso.
L’ultimo uomo al mondo con cui vorrei stare. Non perderò la testa solo perché è sexy, irlandese, e sfoggia un malizioso accento.
È una delle poche piste nella scomparsa della mia migliore amica, e non mi fido di lui.
Così, ho in mente alcune regole, quando si tratta di avere a che fare con Lachlan Crow.
1. Rimanere lucida e non distrarmi.
2. Fare ciò che è necessario e non dimenticare mai perché sono qui.
3. Non innamorarmi mai, e sottolineo mai, di lui.
Quarta ed ultima regola?
Gettare via tutto il libro. Perché non si applicano regole, quando si ha a che fare con la mafia irlandese.
Doveva essere solo temporaneo, ma ora Lachlan crede di possedermi. Dice che non mi lascerà andare.
E io gli credo.


Sarò veloce e concisa come Mac lo è nell’intro del libro. 
1. questo non è un dark romance (c’è forse qualche venatura, ma definirlo DARK anche no, no, no…)
2. questo è un mafia romance con tutti i cliché possibili e immaginabili però devo dire che in questo volume della Malavita di Boston i cliché oltre che necessari (è un mafia romance e i mafia boys non sono boyscout quindi se cercate il principe azzurro tra queste righe, schizzate lontano) sono stati strutturati bene: lealtà, legami di sangue ecce cc sono ben definiti anche se a mio avviso avrei speso qualche parola in più sul passato di Lachlan.


Niall e io ripetiamo il segno della croce, recitando il codice che Carrick 
a rispettato negli ultimi trent’anni. Lo stesso codice che tutti noi rispettiamo.
“Famiglia, lealtà, onore e sangue. Le uniche cose che contano.”


3. Se non ci sono principi azzurri non ci sono principesse. Voto 10 al personaggio di Mack, davvero ben strutturato e portante. Devo dire che, in genere, le femminucce di questa categoria non sempre ci fanno una bella figura, spesso sono figlie date in spose, mogli che scappano, mentre qui abbiamo a che fare con una guerriera che vuole affrontare a testa alta il suo obiettivo, quindi almeno in questo Il Corvo differisce in parte dai restanti mafia romance.

Sembra che non riesca a decidere se strangolarmi o prendermi qui sul posto.
Nessuno mi ha guardata come sta facendo lui in questo momento.

4. Difetto del libro: comprendo che sia un primo volume, lo capisco anche troppo ma, a un certo punto, tra tutti i nomi degli irlandesi, i soprannomi, i russi, i nemici dei russi, gli armeni, gli italiani, le spie, le ragazze del club ecce cc ecc dall’80% in poi, nelle scene dove l’azione è prevalente e i protagonisti in scena sono più di tre ho faticato e non poco. Purtroppo, mi sono trovata a tornare alle pagine iniziali per avere un minimo di riferimento perché davvero non avevo idea di chi fosse tutta quella gente intervenuta. Chiedo venia, probabilmente è un mio limite ma questo è anche un limite in cui inciampo spesso dei primi volumi: troppi personaggi da presentare e troppi nomi che presentati all’inizio del libro magari sbucano fuori all’improvviso alla fine e parliamo comunque di un libro di molte pagine. 
Questo è un punto invalidante assieme alla traduzione non perfetta; mi dispiace dover dire che ho trovato all’interno del testo, oltre a dei refusi, anche delle frasi, seppur corrette in italiano, legnose e fin troppo meccaniche e le ho trovate in scene dove il ritmo narrativo è alto per cui hanno storpiato la mia lettura soprattutto alla luce delle molte descrizioni che intervallano pagine e pagine di descrizioni. 

In definitiva, questo è un buon mafia romance, buona esecuzione del background e scene erotiche anche se spinte mai volgari (alcune mi farebbero propendere sull’aggiungere addirittura erotic al mafia romance). Buono anche il personaggio maschile, anche se non è proprio in cima alla lista dei miei preferiti. 
Avrei preferito, anche se il motore della storia nasce da Mack, un approfondimento maggiore attorno alla storia del nonno di Lachlan, attorno ai passati dei protagonisti, ma forse ci sarà nei prossimi volumi della serie, non saprei. 
Per il resto, mi incuriosisce sapere cosa sarà del migliore amico di lui nel volume secondo in uscita ad aprile. 

Naike



1 commento:

  1. questo libro è un grosso BOH, l’idea è carina ma è scritto in maniera piuttosto approssimativa.
    I personaggi non sono niente male ma la trama è secondo me alquanto sconclusionata.
    Mack cerca la sua amica che è scomparsa, per farlo si intrufola fingendo di avere disperato bisogno di un lavoro in un locale gestito da un clan mafioso irlandese in cui la sua amica lavorava prima di sparire.
    Nel posto conosce Lach, capo branco, gestore, intrallazzatore, assassino che conquista e da cui si fa conquistare.
    Ora è questa la parte che non mi convince, già all’inizio Lach fa indagini su di lei, sa che è la figlia di un pugile ucciso dai russi e sa anche chi è il colpevole, quindi la affronta chiariscono che a lei la vendetta non interessa e si va avanti quindi, perché quando scopre che in realtà è entrata nel giro per scoprire che ne è stato della sua amica tutto diventa così tragico?
    O forse non sono stata brava io a leggere tra le righe? La vendetta era comunque nei piani di Mack anche per suo padre?
    E poi il “clamoroso” colpo di scena di Mandy e Donny!!! Suvvia!!!
    Francamente la trama mi sembra forzata, un voler dare un aspetto dark con una motivazione che di dark non ha assolutamente nulla!!
    E poi le scene di sesso, sono fini a se stesse, banali, buttate lì in momenti veramente inopportuni, solo per riempire dei vuoti di trama.
    È un peccato perché se ci fosse stato un lavoro più accurato di traduzione ed editing secondo me ne sarebbe uscito un libro molto più carino, così invece…sembra incompleto, raffazzonato, caotico specialmente da metà libro.
    Nonostante tutto voglio dare una possibilità a questa serie, leggerò il secondo, Ronan mi intriga, poi si vedrà.

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