venerdì 12 luglio 2019

Un letto per due di Beth O’Leary, recensione

Ciao Crazy,
Stasera vi parlo di Un letto per due di Beth O’Leary, uscito il 4 Giugno per Mondadori. Come si fa a dividere un letto, a convivere nello stesso appartamento senza incontrarsi per mesi? Se volete scoprirlo dovete leggere questo libro e alla fine vi ritroverete a pensare che non è una cosa così impossibile.

Titolo: Un letto per due

Autore: Beth O’ Leary

Editore: Mondadori

Data: 4 Giugno 2019

Genere: Contemporary Romance

Categoria: Coinquilini

Narrazione: Prima persona, Pov Alternato

Finale: Conclusivo






Dopo il naufragio della sua storia d'amore, Tiffy Moore ha assolutamente bisogno di trovare una nuova sistemazione. E alla svelta. Peccato che il suo stipendio da junior editor sia poco compatibile con gli affitti stellari di Londra. Ma Tiffy non si dà per vinta e, spulciando le inserzioni, decide di rispondere a un annuncio singolare: dividere appartamento, camera, e soprattutto l'unico letto della casa, con Leon, un infermiere che fa i turni di notte. Una convivenza ideale: Leon occupa la casa di giorno, mentre Tiffy rientra la sera ed esce prima che lui torni. Unico scambio: un via vai di messaggi sul frigo. All'inizio formali, poi ironici, infine affettuosi... Due perfetti sconosciuti e una amicizia affidata a bigliettini di carta.
Ma quanto passerà prima che a Tiffy e Leon non venga la curiosità di vedersi?



In questa epoca di copertine assolutamente lontane dalla trama ma che a quanto pare vendono lo stesso, io sono una delle poche che ancora si fida prima di tutto della trama nella scelta di un libro.
Ora per quanto la copertina di questo libro in realtà sia adattissima alla storia, quello che davvero mi ha convinta a sceglierlo è stata proprio la trama.
Ero proprio curiosa di capire come si può far funzionare una convivenza così particolare, neanche tanto sulle tempistiche visto che sono chiare, rapportate ai lavori dei due protagonisti. Ma proprio come si possa riuscire a vivere nella stessa casa senza incontrarsi mai.
Ovviamente certo che alla fine Tiffy e Leon si incontrano, anche perché non sarebbe potuta nascere una vera storia d’amore altrimenti. Ma vi meraviglierete di quanto sia riuscita a costruire bene la storia l’autrice rimandando il loro incontro per molto tempo, direi che per quasi metà del libro i due non si incontrano.
Bisogna aspettare un po’ per vedere finalmente il primo incontro tra i due protagonisti, le loro storie viaggiano in parallelo e si incrociano solo attraverso questi bigliettini che si lasciano ogni giorno.
Attraverso questi biglietti i due imparano a conoscersi e li conosciamo meglio anche noi.

Passo le dita sui bigliettini che si sono accumulati. C’è così tanto qui. Battute, segreti, racconti, il lento aprirsi di due persone le cui vite stanno cambiando in parallelo, o, non saprei, in sincrono. Momenti diversi, stesso posto.

Neppure per un attimo ho trovato noiosa o pesante questa prima parte del libro.
Sicuramente il doppio punto di vista alternato aiuta ad avere il quadro completo della storia, e a seguire questi due binari paralleli che alla fine si incrociano.
Le caratterizzazioni dei due protagonisti sono talmente interessanti da trascinarti nella storia senza problemi e portarti nelle varie evoluzioni con molta naturalezza.
Tiffy è un vero concentrato di energia che è impossibile non amare, ma nonostante questo nasconde un lato fragile e tantissima sofferenza che non mi sarei mai immaginata all’inizio.
Leon è davvero adorabile, un ragazzo di gran cuore, che fa l’infermiere accanto ai malati gravi; particolarmente timido e introverso, è bello vedere come comincia ad aprirsi già dai primi messaggi di Tiffy.

Lui sorride. Ricevere uno di quei sorrisi timidi è come vincere una partita che non ero consapevole di giocare.

Le due storie parallele iniziali permettono anche di conoscere meglio i mondi dei due protagonisti e grazie a questo abbiamo la possibilità di scoprire diversi personaggi secondari che arricchiscono tantissimo la storia. A partire dai pazienti di Leon, fino a suo fratello e dall’altra parte abbiamo gli amici e i colleghi alla casa editrice di Tiffy.
Il modo in cui questi due mondi, verso la metà, entrano in collisione e si fondono è una delle cose più belle del romanzo.
Lo stile della scrittrice è fresco e immediato, mi hanno un po’ stupito i dialoghi in “stile copione”, cioè dei discorsi molto diretti solo con il nome e la battuta del personaggio. Ma alla fine mi hanno convinta anche questi, perché hanno reso la lettura davvero veloce e scorrevole.
Sono davvero contenta che la Mondadori abbia portato in Italia questo libro, visto che purtroppo non sono tanti i romance che pubblica. Quelli che pubblica però sono sicuramente di qualità, perciò non potete perdervi questo ultimo romanzo che la casa editrice ha scelto per noi.

Un bacio,
Patty





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