giovedì 24 settembre 2020

The King di Tiffany Reiz, recensione

Care Crazy,
In previsione dell’imminente uscita di The King nella versione italiana, Naike vi ripropone la sua recensione della versione originale a questo volume 6 della Original Sinners, nata dalla penna di Tiffany Reiz, pubblicata nel 2014 in inglese e che ha come protagonista Il re, ovvero Kingsley the Edge, lato essenziale del triangolo più longevo del romance erotico. 




Titolo:
The King

Serie: Original Sinners #6

Autore: Tiffany Reisz

Data: 25 novembre 2014

Genere: Erotico

Categoria: bdsm, male to male, ménage

Narrazione: terza persona, vari pov

Finale: Conclusivo





Bellissimo, brillante e dissoluto. Questo è Kingsley Edge.
Pagato profumatamente sia in denaro sia in altro tipo di benefici, passa di letto in letto, ma nulla riesce a contrastare la sua apatia autodistruttiva.
L’unico che potrebbe farlo, l’uomo che King ama senza limiti o rimpianti, l’uomo grazie al quale è rinato, è anche la sola persona che King non potrà mai avere: Søren.
Quando Kingsley progetta di aprire il più grande club BDSM del mondo – un parco giochi segreto per l’élite di New York – affiancato da Sam, la sua nuova assistente, giovane e determinata, dovrà vedersela con l’enigmatico reverendo Fuller, un nemico che potrebbe rovinare il suo sogno, e non solo.
Due missioni sacre, due uomini in lotta tra di loro, un solo vincitore.




Ci sono delle cose certe nella vita: la pioggia dopo avere lavato la macchina, la punta dell'ombrellone nuovo che rimane nella buca sulla spiaggia, i capelli che puzzano di fritto dopo avere mangiato gli involtini primavera e sospiri prolungati durante la lettura di questo volume sei scritto da Tiffany Reisz. 
Adesso, penserete che sono innamorata di questa autrice e che quindi tutto quello che scrive per me è stratosferico, invece è esattamente il contrario. 
Proprio dall'amore più profondo nascono le delusioni più forti e ammetto di non avere, per esempio, apprezzato le novelle erotiche The Red, le confessioni di Marcus Stearns e di avere bocciato l’autrice dopo avere concluso l’undicesimo volume della serie intitolato The Priest ( p.s. delusione assoluta e ragione per cui la Reisz dovrebbe mettere un punto definitivo alla serie per lasciarci un ottimo ricordo senza scivoloni del genere). 
Da parte mia, quindi, l'asticella di Tiffany Reisz è mostruosamente alta e con The King, devo ammettere con gioia che è riuscita nell’impresa. 
Kingsley, da accessorio condiviso tra Nora e Søren, finalmente diventa protagonista di un intero volume e lo fa in modo tale che il triangolo da isoscele diventa equilatero. Il rapporto con le Prêt, nato da quando erano ragazzini si svela agli occhi delle lettrici, al punto che finalmente abbiamo anche un nuovo punto di vista dal quale osservare Marcus Stearns.
Il racconto di come diventa Re del modo sommerso, di come nasce l’ottavo circolo, di come i sentimenti tra lui e l’amore di sempre si cementificano, rendono questo volume sei magistrale e indimenticabile. 
Il doppio passo tra i racconti del passato e del presente è resa lineare e completa dalla capacità di un’autrice tra le poche in grado di rendere la terza persona al passato incisiva tanto quanto la prima. 
Lo show don’t tell tipico della scrittura della Reisz rende l’intero scritto perfetto e completo senza bisogno di descrizioni prolisse. 
I dialoghi taglienti e il ritmo narrativo veloce, marchio di fabbrica dell’autrice, danno la giusta armonia a tuta la storia. 
Lo consiglio a chi senza dubbio è arrivato fino al primo volume degli anni bianchi, a chi ama l’erotico e le storie con protagonisti poliamorosi. 

Naike



Nessun commento:

Posta un commento

f
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...